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Mi risiedo al tavolo scossa, non sono abituata a questo tipo di cose e sono abbastanza nervosa. La cena trascorre tranquillamente tranne per la tensione tra me e Ed. Dopo aver pagato il conto facciamo una passeggiata per il grande giardino ed è tutto molto romantico. Facciamo andare avanti Betty e Ed mentre noi rimaniamo in disparte a parlare, non ci siamo quasi scambiati parola per tutta la sera. -Allora parlami un po di te- gli dico sedendomi su un tronco invitandolo a fare lo stesso. -Beh non c'è molto da dire... Ho 22 anni e vengo dal Kansas. Mi sono trasferito a San Francisco a 18 anni perchè mia mamma si è risposata con un uomo di qua e faccio parte del team di scacchi. Sono assolutamente single e... niente haha non credo ci sia altro.- dice facendo un mezzo sorriso - Wow, scacchi...io non ho mai imparato a giocare. Diciamo che mio padre non è fatto per queste cose e non ci abbiamo mai giocato.- sorrido pensando a quanto mi manchino. -Invece tu? Come mai sei qui alla UCLA?- si sposta il ciuffo dagli occhi verdi - Mhmh... allora sono venuta qui dal Canada perchè è la migliore università di medicina degli stati uniti, lasciando stare Harvard ovviamente. E sono davvero felice di avere fatto questa scelta, ho incontrato persone davvero meravigliose, tra cui anche te.- mi giro per guardarlo meglio negli occhi e vedo che si sta avvicinando sempre di più. Oh cavolo mi vuole baciare. Non credo che sia la serata giusta per farlo, anche dopo ciò che è successo con Ed, non me la sento proprio. Proprio quando è a un dito di distanza dalle mie labbra, lo interrompo - Ash, non mi sembra davvero il caso - mi alzo mettendo un po di distanza tra noi. -Oh scusami, io pensavo che..- dice diventando tutto rosso - Nono pensavi bene. Sei un bravo ragazzo e anche molto carino, ma ci dovremmo conoscere un po di più, capisci? - cerco di rimediare con un sorriso. -Certo certo. Allora ci rivedremo no?- dice con speranza. -Assolutamente! Basta che mi fai uno squillo e io sono pronta!- ridacchio nervosamente vedendo gli occhi di Ed puntati su di noi. Giro lo sguardo verso Ash che si è alzato e lo prendo per mano portandolo dalla coppia che ci aspetta a pochi metri di distanza. Li raggiungiamo e decidiamo di ritornare al campus. Dopo 20 minuti di silenzio imbarazzante arriviamo e salutiamo Ed scendendo dall'auto. Saluto anche Ash baciandolo nella guancia e salgo sopra seguita da Becky. Mi metto il pigiama, mi strucco e mi infilo dentro le coperte pensierosa. Avrò sbagliato ad essere così sfrontata con Ed? E a non baciare Ash? Queste domande mi tormentano, ma decido di metterle da parte per dormire un po e finalmente dopo 1 ora riesco a farlo. Domani mi aspetta un'altra giornata impegnativa.

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Esco di corsa dalla stanza perchè sono in ritardo per la prima ora, ho dormito così profondamente, che non ho neanche sentito la sveglia. Busso alla porta dell'aula di Fisica, ma non rispondono e quindi la apro silenziosamente credendo di farla franca. Mentre sto per richiudere la porta la voce della professoressa mi richiama - Signorina Stewart, quando arriva in ritardo non può, e ripeto non può entrare in aula. Ora esca subito. - dice con voce severa e io sussurro un mi scusi prima di uscire. È acida di prima mattina, ma dico io si può?! Non ho neanche fatto colazione quindi mi siedo al bar per prendere un cornetto al cioccolato in pace e tranquillità. Subito dopo ho biologia quindi apro il quaderno per dare una ripassata agli appunti sulla lezione precedente, ma vengo distratta dal rumore della sedia di fronte la mia che viene spostata. Alzo lo sguardo disinteressata e li spalanco riconoscendo nella figura di fronte a me Edward. -Ciao- mi dice con la voce roca che lo caratterizza -Ehi- dico io tenendo lo sguardo nei suoi occhi sforzandomi di mostrare indifferenza. Anche se in quegli occhi mi ci perderei per ore. Tipico effetto Edward. -Come mai qua?- mi dice guardando prima me e poi il bar in cui ci troviamo -Sono entrata in ritardo, la sveglia non è suonata.. tu ?- faccio un sorriso di rassegnazione -Oggi non ho lezioni- dice sedendosi -Ti va di fare qualcosa insieme?- continua -Sei pazzo? Non posso perdere altre lezioni.- -Dai Mads, le puoi recuperare domani visto che è il tuo giorno libero.- cerca di convincermi e io rimango stupita, si è informato anche sul mio orario. -Prima cosa domani volevo riposarmi, secondo come fai a sapere che domani ho il giorno libero?- indago -Ehm me l'ha detto Sally.- distoglie lo sguardo -Comunque dai, non ti va proprio di passare una giornata insieme a me?- fa il broncio e io mi metto a ridere. Dai perchè no...le lezioni potrei sempre recuperarle domani come ha detto lui..- e va bene.. sei uno stress.- dico alzandomi e invitando lui a fare lo stesso. -Perfetto, oggi andremo in un posto che scommetto, non hai mai visitato.- - Mh vedremo- dico sorridendo. Usciamo dal bar e andiamo verso la sua macchina insieme. È comunque sempre meglio di fare lezione. Mette in moto e partiamo. Passiamo mezz'ora cantando fino a quando non arriviamo di fronte ad una montagna... che cosa ha intenzione di fare? -Perchè siamo qui? - mi sento di chiedergli confusa- Vedrai- dice prendendomi per mano. Gesto che mi stupisce e non poco. Mi viene in mente la sera prima, quando era con Becky e la mano non gliela prendeva neanche per sbaglio. Arrivati davanti la montagna entriamo dentro una grotta illuminata da delle torce, come nei film. Camminiamo per un po in silenzio, sempre tenendoci per mano, fino a quando non sentiamo rumore di acqua. Mi giro per guardare Ed che è totalmente sereno e mi tranquillizzo anche io. Rallentiamo il passo quando vediamo la luce farsi più forte e il rumore dell'acqua aumentare. Raggiungiamo la fine della grotta e ciò che vedo è assurdo. Siamo dall'altra parte della montagna, e vi è uno spiazzo enorme di verde costellato di alberi e di ruscelli. Una grande cascata parte dalla montagna davanti a quella da cui siamo usciti, e finisce in un grande lago. L'atmosfera è fiabesca, il cinguettio degli uccelli e il fruscio dell'acqua creano una combinazione perfetta. Siamo totalmente soli e capisco che non deve essere un luogo molto conosciuto, e non fatico a capire il perchè. Siamo circondati da montagne, ed è un luogo totalmente protetto da luci e occhi indiscreti, sarebbe fantastico venire a fare un campeggio qui. Guardo Ed stupita e ciò che riesco a dire è solo -Wow- mi guardo intorno e mi avvicino al lago per vedere meglio i pesciolini. -Sapevo che ti sarebbe piaciuto- mi dice stendendo una coperta per terra e uscendo dei panini. Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli. - Sapevi già che avrei accettato?- sorrido -Nessuno mi dice mai di no, quindi non credo proprio che tu lo avresti fatto.- dice risoluto e il mio sorriso si spegne. Mi sta dicendo in altre parole che sono come le altre. Una delle tante che non gli sa dire di no. Vedendo la mia espressione aggiunge - Ho detto qualcosa che non va?- -Ciò che hai detto lo potevi anche risparmiare - dico girandomi verso il lago - Non capisco perchè ti ostini a portarmi in questi posti, per poi farmi sentire uno schifo e paragonarmi alle tue troiette- dico arrabbiata scostandomi da lui quando cerca di mettermi una mano sulla spalla -non mi toccare- -Scusami Mads lo sai come sono fatto, non ci rifletto. Non penso che tu sia una delle mie troiette. Sei l'unica che mi rifiuta!- dice pentito, e io annuisco distratta. Ha rovinato tutto come sempre. Prendo il panino, inizio a mangiare e lui inizia a fare delle battute che mi fanno subito sbollire. Odio questa cosa, non riesco ad essere arrabbiata con lui per più di 2 minuti. Dopo pranzo ci ritroviamo stesi a guardare il cielo -Perché mi hai portata qua?- -Non so perchè.. ma ho pensato subito che ti sarebbe piaciuto. Ci venivo sempre con i miei genitori prima della malattia di mio padre. Ora la situazione è degenerata.. non so come andrà a finire- si mette su un lato guardandomi - mi dispiace- dico mordendomi il labbro. Chissà qual è la sua storia. -Beh adesso mia sorella vive proprio sopra di me, sai e' stata cacciata dai miei genitori di casa a seguito di... - gli trema la voce e io mi affretto a dire - Non sei costretto a dirmelo. Ogni cosa a suo tempo- gli prendo le mano tra le mie. -Grazie. Sei l'unica che sembra capirmi.- - Parliamo di cose belle- mi metto a sedere di fronte a lui - allora parliamo di te- mi dice e io rimango perplessa - non scherzare dai, stai con Becky no?- dico con un sorriso amaro. -Quante altre volte te lo devo dire che non stiamo insieme? Non l'ho mai presa per mano, non l'ho mai portata in posti del genere e non le ho mai raccontato di mia sorella. Sei importante per me, non so in che modo, ma lo sei. E sei anche bella. Fottutissimamente bella. Quindi smettila di sottovalutarti e compararti a lei.- dice guardandomi negli occhi. E il mio cuore fa una capriola. Non può averlo detto sul serio. Sto sognando, penso mentre lo fisso a bocca aperta. -Ehm- mi schiarisco la voce-ti va di fare un bagno?- cerco di cambiare argomento guardando la sua espressione diventare seria -Non mi ascolterai mai vero?- dice corrugando le sopracciglia e io abbasso lo sguardo. Allora succede tutto in un attimo. Si alza velocemente e sistema tutto costringendomi ad alzarmi. -Bene, allora possiamo pure ritornare al campus- è totalmente fuori di se -Ed scusa, solo che non sapevo che dire. Sono felice che pensi questo di me ma...- mi affretto a dire ma vengo interrotta - Ma cosa? Senti forse è meglio che la finiamo qua. Qualsiasi cosa ci sia tra di noi.- si incammina verso la grotta e io lo seguo - Ed fermati! Noi siamo solo amici. Niente di più.- gli spiego scandendo le parole. - Questa me la chiami amicizia? Io non porto le ragazze in questi posti come gesto di amicizia.- si gira continuando a camminare ma poi si ferma subito. - Sai che c'è? Forse hai ragione tu. Siamo solo amici. Niente di più.- dice duramente contraddicendosi. Questo ragazzo soffre di bipolarismo acuto. -Bene.- gli rispondo cautamente raggiungendolo. Il mio cuore è devastato, ma è ciò che va fatto. Per Becky, ma anche per me stessa. Una storia con lui, non porterebbe a nulla di buono. Ho bisogno di mettere un po le distanze per capire cosa è veramente giusto e cosa no. Torniamo al campus in silenzio totale e mi rifugio in camera mia dove trovo Sally piangere disperatamente. -Ehi ehi Sally che succede- corro da lei preoccupata -Bryan.. Bryan - dice singhiozzando -Sh tranquilla, respira- cerco di calmarla - Bryan mi ha tradita.-

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