8.

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Mi siedo al tavolo, poggiando il vassoio ricolmo di cibo davanti a me,mentre cerco di ascoltare attentamente la storia di Sally sulla sua riconciliazione con Bryan. Già, si sono rimessi insieme. Mi ha spiegato che per lui è stato solo un momento di debolezza e che la ama davvero. Io stento a crederci e glielo dico apertamente, ma lei si ostina a credergli e questa cosa la distruggera'. Appena finisce il suo lungo discorso decido di sfogarmi con lei su Ed e sulla sottospecie di cotta che ho per lui. La vedo in un primo momento titubante, ma si riprende quasi subito dicendomi che non è il ragazzo giusto per me e blablabla. Cose che già sapevo anche prima di prendermi una cotta enorme per lui, ed è proprio questo che mi spaventa. Mentre mangio mi perdo di nuovo nei miei pensieri, cosi' decido di reprimere tutto e di chiuderla anche con Ash. Vorrei divertirmi per un po di tempo e soprattutto rimanere single. Finisco il pranzo in fretta e insieme alla mia amica raggiungiamo gli altri che oggi non avevano lezioni. Arriviamo mentre sono nel bel mezzo di una discussione, l'argomento? Halloween nella casa sul lago di Amanda! Sono tutti molto emozionati, me compresa e dobbiamo iniziare ad organizzare tutto il viaggio. Mancano solo 3 settimane! Decidiamo di incontrarci stasera in un bar per discutere di tutto ciò e accettiamo quasi tutti, tranne Dylan che non potrà venire. È sempre stato un ragazzo molto riservato, e con lui non ho mai parlato...ma mi dispiace ugualmente, è sempre parte del gruppo. Verso le tre del pomeriggio li saluto e chiamo Ash per chiedergli di incontrarci all'entrata del mio dormitorio. Dopo 10 minuti lo vedo arrivare in tutta la sua bellezza e quasi mi dispiace friendzonarlo, ma è ciò che va fatto. Faccio un sorriso forzato e lo saluto con un bacio sulla guancia. -Allora.. perchè mi hai chiamato? Ti manco già ?- mi dice dopo un lungo silenzio facendomi un occhiolino -Beh no, in realtà ti ho chiamato per.. perchè ti devo parlare.- -Dimmi, mi stai facendo preoccupare- si morde il labbro ma io continuo a guardarlo negli occhi.- Senti Ash, tu sei davvero un bel ragazzo, gentile e molto intelligente, solo che..- deglutisco a fatica- solo che.. io ti vedo solo come un amico per ora. Non posso darti di più, anche se vorrei tanto. Meriti qualcuno che ti sappia amare davvero, e io.. non ti amo.- butto fuori tutto il fiato trattenuto , come se mi fossi liberata da un grosso peso. Lo guardo sbattere le ciglia più volte sotto shock, non se lo aspettava. Vedo nei suoi occhi balenare dei lampi di tristezza,rabbia e infine delusione.- Ah capisco. Beh sono felice che tu non mi abbia illuso, anche se non lo sono altrettanto della tua decisione. Mi piaci davvero, ma se per te non è lo stesso.. possiamo.. sì, rimanere amici- mi sorride flebilmente e io lo abbraccio forte. -Grazie Ash, non sai quanto significhi per me. Non ti voglio perdere.- sussurro al suo orecchio. Subito dopo mi stacco e gli sorrido, prima di salutarlo per entrare in camera. Sono molto soddisfatta di come sono andate le cose, mi fa davvero piacere mi abbia capita.. Mentre canticchio una canzoncina svuoto la mia borsa e sistemo i libri negli appositi ripiani. Stasera cosa mi metto? Sarà un bar normale spero, e quindi  un jeans e una maglietta potrebbero andare bene. Proprio mentre finisco di vestirmi appare in stanza come un miracolo Sally, seguita subito da Becky. Sono vestite anche loro in modo molto semplice e tiro un sospiro di sollievo. Mi trucco un po' , metto delle scarpe col tacco in tinta con la mia camicetta nera e sono pronta. Mi dirigo insieme alle altre nel parcheggio per poi entrare nelle macchine dei ragazzi. Arriviamo, dopo 20 minuti circa, in un piccolo, anzi piccolissimo bar in centro citta'. Scendiamo tutti e ci sediamo in un tavolino nella terrazza, da cui si intravede anche la costa. Ordiniamo degli hot dog e iniziamo a parlare del weekend favoloso che ci aspetta, quando sentiamo un telefono squillare. Vediamo la figura slanciata di Becky alzarsi per rispondere, per poi ritornare 5 minuti dopo nera di rabbia - Scusate ragazzi, purtroppo devo andare. Mia madre ha avuto dei problemi. Ci vediamo domani pero', ok? - dice in fretta per poi dirigersi verso la macchina. -Aspetta ti accompagno- dice Zack vedendo Ed tranquillamente seduto al suo posto. - No tranquillo, la macchina te la riporto domani al parcheggio.- gesticola nervosamente prima di salire in auto e sgommare via. Dopo qualche minuto di silenzio in cui finiamo gli hot dog decidiamo di fare un giro per la citta', data la bella serata.  Cosi' paghiamo il conto e ci incamminiamo. Tra risate e scherzi arriviamo a organizzare il viaggio dettagliatamente: partiremo giorno 30 mattina (giovedi'), per poi ritornare la sera del 3 novembre. Fortunatamente non perderemo nessun giorno di studio, grazie alla direttrice che ha deciso di darci un periodo di pausa, e ci godremo 4 giorni di spensieratezza e divertimento, solo tra amici. La casa sul lago di Amanda si trova in una parte periferica di San francisco, per la precisione in mezzo ai boschi. Ad Halloween. Mi sentite gia' urlare dalla paura? Decidiamo inoltre, che le camere non dovranno essere miste, sotto le proteste delle coppiette, e per evitare gravidanze indesiderate Louis stesso si occupera' del controllo delle stanze.  Ovviamente sappiamo gia' che queste regole non verranno rispettate, ma fingiamo tutti di essere d'accordo e lo assecondiamo. Mentre cammino beandomi dell'aria pungente di ottobre mi sento tirare da un braccio e salto in aria.- Ragazzi voi andate, noi vi raggiungiamo subito- sento dire dalla voce roca che mi ha completamente fottuto il cervello. Inizio a protestare contrariata, decidendo di continuare a fare l'offesa, ma mi zittisce e mi porta dietro un vicolo al quanto isolato. Il mio cuore inizia a battere velocemente senza neanche un'apparente motivo.- Che c'e'- dico cercando di sembrare sicura e indifferente alla situazione. -Noi due dobbiamo parlare.- dice sollevandomi dolcemente il viso con la sua grande mano. -Non c'e' niente di cui parlare, dai raggiungiamo gli altri.- cerco di divincolarmi dalla sua presa ma mi blocca totalmente.- Louis ha detto che stamattina mi cercavi.- incolla i suoi occhi ai miei e sento le gambe tremare. -A quanto pare.- Cerco di concentrarmi sul lampione dietro di lui pur di non guardarlo. Non mi piace l'effetto che mi fa, soprattutto se non e' reciproco.
-Andiamo Mads, non fare l'offesa. Perche' mi cercavi? - vedo la sua mascella guizzare fuori e capisco che sta iniziando a perdere la pazienza. - Niente di che, volevo solo... chiederti se avevi visto Ash.- cerco di sviare la conversazione ma senza risultato - Mads, guardami, secondo te sono cosi' stupido da non capire che di Ash non te ne frega proprio niente?- continua a bassa voce quasi in modo affannoso. - Che vuoi che ti dica eh, Edward? Che ero venuta per rimangiarmi cio' che avevo detto nella grotta? Che magari ti credevo diverso, e che per la prima volta ho pensato di poter piacere a qualcuno per quella che sono? O che dopo tanti anni, la mia prima storia d'amore , l'avrei voluta iniziare con te? Perche' se davvero vuoi che io ti dica la verita' eccotela:  tu sei uno stronzo e io me lo sarei dovuta aspettare. - dico strattonandolo un'ultima volta. Questa volta pero, e' lui a mollare la presa, quasi ferito e incredulo delle mie parole. -Tu cosa? Mads io.. non lo sapevo. - -No tu non potevi saperlo, giusto. Ma tranquillo, questione risolta. Non ho piu' intenzione di stare con un coglione che il giorno prima dice di provare qualcosa per me e il giorno dopo ritorna dalla troietta di turno. Potrai dire che sono ingenua per aver creduto alle tue parole, questo si, ma mai che sono stupida. Ora lascia...- vengo zittita dalle sue labbra sulle mie e io rimango interdetta per un primo momento. Non e' un bacio dolce... ma e' prepotente, pur essendo semplicemente a stampo. E' pieno di rimorso e di rabbia. Ma mi trasmette lo stesso mille emozioni, una diversa dall'altra. Nonostante cio' decido di staccarmi da lui,non volendo farmi ingannare ancora. E ,anche piu' arrabbiata di prima, gli mollo un ceffone. Come si permette a zittirmi con un bacio? - Grazie per il tuo bacio di circostanza, ma non ne ho proprio bisogno. Ora puoi pure tornare dalle altre ochette a cui tutto cio' sta bene.- lo guardo per l'ultima volta mentre mi guarda mortificato senza dire una parola. Avro' esagerato? Nah se lo meritava. Mi ripeto raggiungendo gli altri che si sono fermati per prendere un gelato. Non vedendo Ed ritornare Louis decide di chiamarlo per capire che fine abbia fatto. E indovinate dov'e'? E' andato da una certa Rebecca, un appuntamento a cui non poteva dire di no. Stronzo. Rimaniamo in centro fino alle 12 di sera e poi ritorniamo stanchi e assonnati. Siamo proprio un gruppo di vecchietti. Dal mio canto appena arrivo in stanza mi lascio andare in un urlo liberatorio pieno di rabbia. Fortunatamente Becky non c'e', mentre Sally mi sprona a raccontarle tutto. Passiamo tutta la notte a parlare e a consolarci a vicenda, mangiando patatine e guardando film sdolcinati. Decidendo gia' che l'indomani avremmo saltato la prima ora.

SALVE RAGAZZI,
SONO TORNATA, SCUSATE SE SONO STATA ASSENTE, MA ESSENDO AL TERZO LICEO SONO SOMMERSA DAI COMPITI. NEL CAPITOLO TROVERETE SPESSO AL POSTO DEGLI ACCENTI GLI APOSTROFI... QUESTO PERCHE' WATTPAD HA DECISO DI NON FARMI METTERE GLI ACCENTI.. SPERO CHE QUESTO PROBLEMA SI RISOLVA PRESTO.  DETTO QUESTO COME PROCEDE LA STORIA? VI STA PIACENDO ? SE SI METTETE UNA STELLINA O UN COMMENTO! CIAO AMORINE

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