15.

2.6K 82 0
                                    

Rientriamo dentro dopo 1 ora trascorsa seduti sul molo, dove poi siamo stati raggiunti dai nostri amici. Oggi dovremmo andare a visitare la cittadina chiamata Summysville, un piccolo paesino che, secondo Amanda, è molto caratteristico. L'unica cosa positiva è che al ritorno passeremo da un enorme centro commerciale, che è famoso in tutta la California per i suoi negozi e per i prezzi stracciati, potremmo chiamarlo un outlet. Quindi saliamo per prepararci e noto con piacere che tutti evitano Becky, che è sdraiata sul divano con il cellulare in mano. Vorrei provare pena ma no... se lo merita.

Usciamo dalle stanze 30 minuti dopo, sistemati e profumati. Ho deciso di mettermi dei jeans neri con un semplice top rosso e, ovviamente, non poteva mancare il mio cardigan preferito, nero con le ciliegie rosse. Ho messo giusto un filo di mascara e poi sono scesa per raggiungere le ragazze. Appena entrata in salone il mio sguardo viene subito catturato dalla figura di Madeline, che è vestita in modo totalmente indecente. Indossa una minigonna rossa che le arriva appena sotto il sedere e un top/reggiseno nero, inoltre ha delle calze a rete dello stesso colore. Sembra che stia andando ad una sfilata di intimo sexy e non a visitare un paesino in periferia.

Alzo gli occhi al cielo quando mi guarda dall'alto al basso e la sorpasso uscendo fuori dalla casa, per poi dirigermi verso il parcheggio dove i ragazzi ci stanno aspettando. Cammino e cammino fino a quando non scorgo le macchine dei ragazzi, così mi avvicino e mi fermo solo quando sono accanto a loro. Mi accorgo che nel gruppetto manca Ed e quindi chiedo loro dove sia. -È sul retro..sta parlando al telefono mi pare- dice Louis facendo spallucce e io lo ringrazio annuendo.

Mi guardo intorno e vedendo che ancora le altre non sono arrivate, mi dirigo verso il retro della villa. Scorgo subito Ed che grazie al suo metro e novanta, è molto più che visibile. Noto anche che è appoggiato ad un albero, con il telefono all'orecchio ed un'espressione non proprio serena. Mi accosto al muro, curiosa di sentire la conversazione, e mi mordo il labbro cercando di aprire le orecchie il più possibile. So che quello che sto facendo è sbagliato ma al momento mi interessa solo sapere il perchè di quell'espressione arrabbiata e so per certo che lui non me lo direbbe.

-Lexy, non mi sembra davvero il momento.- dice e io quasi non mi affogo con la mia stessa saliva. Quante ragazze conosce? E perchè diamine lo vogliono tutte? Mi sembra abbastanza evidente il perchè risponde al posto mio la mia coscienza e purtroppo non posso darle torto. -Sono in vacanza con i miei amici e..- si interrompe -Sono vicino Summysville e no, non puoi venire fin qua. Appena rientro verrò a trovarti, te lo prometto.- dice girandosi verso di me e io indietreggio lentamente, inciampando però su un piccolo ramo (che non avevo visto prima) e facendo un sacco di rumore. Proprio in questo momento lui si accorge della mia presenza e chiude la chiamata senza nemmeno salutare "Lexy". Si avvicina a me con passo svelto e io,colta in fragrante, abbasso lo sguardo. -Non ti hanno mai detto che origliare è maleducazione? - sussurra alzandomi il viso e sento le guance diventare rosse. - Non stavo origliando.- dico in mia difesa, mentendo spudoratamente. -Ah no? A me sembrava proprio di si. In ogni caso, non lo fare più.. non sono cose che ti riguardano- dice acidamente prima di superarmi e io lo seguo a passo svelto. Ma che gli prende? È così acido di prima mattina e..okay che stavo facendo una cosa sbagliata ma non mi sembra il caso di trattarmi così, almeno..non dopo ieri. Ritorniamo nel parcheggio e vedo che le ragazze sono appena arrivate, tutte tranne Becky che ha deciso di rimanere a casa. Mi accosto a Sally e Amanda ed entro con loro nella macchina di Louis, non ho voglia di entrare in quella di Edward e non mi interessa se al posto mio ci sarà Madeline.

Ci sediamo sui comodi sedili della Range Rover di Louis e iniziamo a cantare a squarciagola diverse canzoni e per un momento mi scordo di tutto ciò che mi è successo. Dopo 30 minuti circa sento la macchina fermarsi e, guardandomi intorno, mi accorgo che siamo arrivati. Scendiamo lentamente dalla macchina e tutti insieme ci dirigiamo all'interno del paesino che ci viene mostrato da Amanda. Mentre camminiamo per le strette stradine ci racconta la storia del posto che in realtà è molto interessante. Summysville è un paesino creato da alcuni contadini nel 1800, è molto caratteristico perchè è un complesso di casette variopinte che si trovano sulla riva del grande lago che arriva fino alla casa di Amanda . Proprio sul lago vi è un molo con diverse barche, anch'esse colorate.

Mad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora