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Ero pronta da dieci minuti, ferma davanti allo specchio con la divisa della scuola.

Iniziai a chiedermi cosa stesse succedendo: la mia vita era cambiata continuamente, ma per la prima volta mi sentii appartenere a qualche cosa.

Legai i capelli rossi in una cipolla e feci per togliere il piercing, quando mia sorella esclamò «Tienitelo. Fa parte di te. Ah, i capelli lasciali sciolti, non voglio che si rovinino dopo averci messo tre ore per asciugarteli!»

Era appoggiata allo stipite della porta e mi guardava sorridendo. Risposi al sorriso e feci ciò che aveva chiesto.

«Grazie, Cat. Sono solo nervosa... Sai, dopo la scuola devo andare da Stark» sospirai. Dieci minuti prima avevo trovato un messaggio da un numero sconosciuto che mi "raccomandava" di raggiungere Tony alla Stark Tower, con allegato l'indirizzo.

«Andrai bene, sei una tosta. Vieni qui» aprì le braccia e mi invitò ad abbracciarla.

Le andai incontro e la strinsi forte. Ho sempre avuto paura di perdere anche lei, l'unica che non mi aveva abbandonata.

«Charlie, sei la più tosta della nostra famiglia e lo sai. Riuscirai a superare tutto, credimi.»

Respirai a fondo, chiudendo gli occhi.

«Lo spero, Cat. Lo spero davvero.»

***

«Questo è l'orario di Lunedì, questo di Martedì, questo di Mercoledì e così via. Ha capito, signorina Smith?» ripetè per la terza volta il bidello.

«Sì, certo. Lunedì, Martedì, Mercoledì e così via. L'ordine dei giorni della settimana l'ho imparato da un po'» risposi, prendendo il foglio di carta che mi stava porgendo.

Feci per andarmene, cercando la classe di Matematica, la prima materia, quando la campanella suonò e fiordi di ragazzi entrarono dalle porte. La confusione che avevo visto nelle settimane trascorse all'interno della scuola per ambientarmi era davvero minima.

Vidi da lontano Ned, il ragazzo che avevo conosciuto, accompagnato da un altro ragazzo, alto e magro, con i capelli scuri e gli occhi nocciola. Stavano ridendo, lanciandosi un aereoplanino di carta, quando una ragazza della mia età, anche lei alta e con i capelli scuri, li raggiunse. Non sorrise ma era chiaro che dovevano essere amici.

Rimasi per troppo tempo a fissarli, come un magnete attratto da un frigorifero, quando Ned mi beccò a guardarli, mi riconobbe e mi salutò.

"Oh merda" pensai.

Mi girai di spalle e corsi verso l'ala est dell'edificio, cercando disperatamente il laboratorio di Matematica.

La campanella suonò di nuovo e tutti gli studenti si allontanarono dagli armadietti e si diressero verso le aule.

"Oh merda" ripetei nella mente, cercando di mischiarmi tra la folla.

Acchiappai una gomma da masticare alla fragola dallo zaino viola, seguendo il movimento dei ragazzi.

Scienze, Chimica, Inglese... di Matematica neanche l'ombra.

«Sei nuova?» chiese poi improvvisamente una voce timida alle mie spalle.

Mi girai e vidi il ragazzo che parlava con Ned. Era più alto di quanto sembrava (non che io fossi chissà quale gigante) e anche più muscoloso di quanto pensassi.

Annuii qualche istante dopo, sistemandomi i capelli dietro le orecchie.

«Allora Ned non scherzava quando diceva di aver conosciuto una nuova ragazza durante l'orientamento! Io sono Peter. Peter Parker» si presentò, allungando la mano.

La guardai, senza stringerla. «Mi chiamo Charlotte Smith. Charlie.»

Tirò fuori dallo zaino un foglio tutto stropicciato, con scritti sopra dei nomi.

«Charlotte...»

«Ho detto Charlie.»

«...Charlie, sei stata assegnata ad un tutor per questo primo mese. Ciò significa che sarai sempre nelle sue classi.»

Sbuffai, aspettandomi di non riuscire a rimanere da sola. Gli strappai il foglio dalle mani, cercando il nome del mio tutor.

La colonna di fianco al mio nome segnava proprio quello del ragazzo davanti a me.

Alzai lo sguardo con aria triste.

«Già, sono io il tuo tutor. Mi dovrai sopportare per tutto un mese. Vieni, andiamo, la professoressa di Matematica odia i ritardatari!»

"Dio ti prego, se riesco a sopportare questo mese, non uccidermi mai più" pensai tra me e me, seguendo sconsolata il tale Peter Parker.



angolo autrice :3
fa un po' caga' ammettiamolo
tornare a scrivere questa storia è stato più difficile del solito, ma considerando che sto facendo la ciclette in palestra merito un premio.
come staaaate?? tutto bene?? spero di sì.
io sto abbastanza bene dai, a parte greco che mi distrugge.
buon halloween a tuttii
lov u all
-sof

The Invisible Girl - A Marvel StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora