Capitolo 36: The moment he knew he fucked up

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Capitolo 36: The moment he knew he fucked up

Rhys guardò la nuvola di polvere che copriva ormai tutto il lato di Roze e impediva di vederla- cosa diavolo...

Una fiammata di fuoco schizzò dalla nube fino al cielo. Phoenix aprì le ali mostrandosi nella sua forma di leggendario. Il terreno iniziò a tremare e dalla polvere uscì Peryton nella sua forma di leggendario con le corna di diamante, il terreno sotto di lui iniziò a germogliare spontaneamente. Hydra fece spuntare una testa dalla nube, poi un'altra, poi un'altra ancora finché l'intero corpo non uscì alto come un edificio a quattro piani e con più di mille teste già spuntate e pronte a mordere. Un tornado si creò nella nube e ne uscì con piume d'oro e pietre preziose Gryphon nella sua forma di leggendario pronto a usare i suoi artigli. Con un enorme grido dalla nube spuntò l'enorme Dracus che sorrise con i suoi affilati denti

"Pensi davvero che sia così facile farmi fuori? Non hai nemmeno metà del mio potenziale!" ruggì Dracus attaccando immediatamente il Drago del suo elemento facendogli seri danni

Phoenix si diede più fuoco prima di iniziare a colpire a raffica il drago di fuoco davanti a lui bruciandolo a ogni colpo.

Hydra si lanciò anche all'attacco e per quanto veloce il serpente d'acqua era, contro le sue mille teste era impossibile schivare tutti i colpi.

Gryphon attivò gli artigli prima di scagliarsi contro il leone alato dell'imperatore, strappandogli penne ogni volta che lo afferrava.

Peryton iniziò a caricare, certo la tartaruga era ancora molto più grossa di lui ma le corna e la potenza fisica di Peryton al mandarono in aria "ora si ragiona...vieni qui che ci faccio il brodo con te!"

Rhys guardò i famigli indietreggiare contro il crescente attacco di quelli di Roze- se lei è ko loro dovrebbero...- si mosse appena in tempo per salvarsi dal colpo. Davanti ai suoi occhi vi era una versione di Roze che nessuno pensava mai di vedere. Indossava l'armatura divina della Zona, una gonna spaccata ai lati formata da diamanti, oro e pietre preziose, il vestito era senza maniche o spalline e con un corpetto delle stesse pietre e decori in ossidiana. Ai piedi aveva delle scarpe con il tacco di diamante e oro, alle mani guanti dello stesso materiale. L'oro divenne in pochi secondi puro diamante, segno che era pienamente entrata nella zona, così come i suoi occhi totalmente neri. Alle sue spalle vi erano ali fatte di diamante con ogni piuma decorata da un diverso cristallo.

-Cosa...- iniziò Rhys

Lei sorrise richiamando a sé le sue sei katane che ora roteavano intorno a lei- mi spiace tesoro...ma hai sbagliato ragazza da far arrabbiare

Prima che Rhys potesse reagire cinque delle lame iniziarono ad attaccarlo mentre lei sfiorava la lama della sesta. La lama si illuminò con un'incisione e l'energia Lyr iniziò a scorrere lungo di essa

-Sa creare spade con Lyr?!- chiese Lord Matthew sporgendosi

Aaron alzò le spalle- sì...ha molte doti

Lui lo guardò- quella non è una cosa da poco...

Lui sorrise- è di Roze che parliamo...sa fare le spade e...- la guardò- è nella zona...

Roze fece ritirare le katane e colpì con una forte ondata di energia, utilizzando la nuova versione della sua katana, gli scudi di Rhys rompendone uno senza fatica.

Roze guardò la spada e poi Rhys. I suoi occhi completamenti e il sorriso che aveva erano dannatamente inquietanti. Prese un'altra katana incantandola come le altre e con un singolo colpo ruppe i restanti scudi.

Rhys non ebbe il tempo di accorgersene che i suoi cinque famigli vennero scagliati a terra e mandati in un istantaneo ko. Cosa che ruppe il legame di Lyr di Rhys costringendolo a usarne una parte maggiore nel tentativo di ricreare gli scudi per riprendersi dalla botta. Purtroppo per lui Roze lo colpì in fretta spedendolo con un singolo attacco a finire il suo Lyr per evitare un danno fisico. Da terra Rhys la guardava scendere piano e avvicinarsi semplicemente camminando, quasi non avesse nemmeno un dubbio che lui potesse scappare dalla sua presa. Come un ragno che lentamente si avvicinava alla sua preda.

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