Quella giornata era fin troppo fuori dagli schemi e l'emicrania di Mathias stava diventando insopportabile; come se non bastasse, quando si era finalmente convinto che, dopo essere attaccato dagli alieni e aver scoperto verità quasi sconcertanti riguardo Will e sulla madre scomparsa, ora avrebbe dovuto far fronte a quella donna che tanto gli ricordava una guerriera amazzone.
William si affrettò a risponderle:-Sono io e questo -continuò, riferendosi al ragazzo- è Mathias Collins.
La donna scrutò entrambi. -Da quando su Midgard i figli prendono il cognome dalle madri? Non che abbia qualcosa in contrario, ma ero sicura che...
-Oh, mia cara Sif!- esclamò una voce familiare alle loro spalle, interrompendola. -Che strana coincidenza trovarti qui, non credi?
La diretta interessata, in risposta, sbuffò. -Loki- pronunciò il nome con tono sorpreso, come se non si aspettasse di vederlo lì, eppure non fece domande.
Quando Will e Mathias si girarono, lo videro mentre si avvicinava a loro con poche falcate, sorridendo in modo compiaciuto. Il ragazzo non potè far a meno di chiedersi che cosa stesse tramando.
-Ancora tu...- borbottò William leggermente spazientito: si era illuso di esserselo finalmente tolto di torno, di poter continuare a indagare su chi aveva rapito Emily e, tra le altre cose, salvare l'intero Universo, quando invece, probabilmente, non li aveva mai davvero lasciati soli. Avrebbe dovuto aspettarselo.
Sif aveva assunto a un tratto un'aria pensierosa, come se stesse ragionando sul modo più efficace per ucciderli tutti; un secondo dopo, sorrise soddisfatta e il giovane Collins cominciò a temere per la propria vita e per quella di Will. -Ma certo...- mormorò infatti la donna.
Loki sogghignò. -Non sembri entusiasta di rivedermi, Mitchell... Peccato, qualcosa mi dice che, invece, avrai la fortuna di avere a che fare con me per parecchio tempo- replicò lui serafico.
Lady Sif allora decise di aver perso fin troppo tempo con loro e finse di tossire. L'attenzione adesso era completamente su di lei. -Premetto che non sono qui per fare un favore allo SHIELD, bensì con il solo scopo di aiutarvi nella vostra missione- spiegò, rivolgendosi a Mathias e a William; il dio norreno stava leggendo un libro dall'aria rovinata, comparso come per magia. -Sono su Midgard esclusivamente perché ho ricevuto l'ordine di consegnarvi personalmente un oggetto tanto antico quanto potente.
Detto questo, trafficò per qualche minuto per sfilare da un dito un anello a cui prima non aveva fatto caso, per poi consegnarlo al ragazzino, che lo accettò incerto; era in oro, o almeno, un materiale molto simile all'oro, e vi erano state incise dei piccoli simboli dai contorni spigolosi. Intuì che si trattassero di rune norrene e si chiese quale fosse il loro significato; se non fosse stato per quei dettagli, si sarebbe tratto di un comune anello... Cosa lo rendeva tanto speciale, quindi?
La donna accennò un sorriso di incoraggiamento. -Nonostante tutto, mi è stato riferito che sei anche un ragazzo giudizioso, Mathias Collins... Non ho avuto modo di constatare la veridicità di tali voci, ma voglio fidarmi, sperando che tu abbia preso da Emily- esordì lei, mentre questi cercava di capire dove volesse andare a parare con un discorso del genere: cos'aveva contro suo padre? Perché tutti tranne lui sembravano averlo conosciuto?
-Ti servirà per capire quanto sei distante dal tuo obiettivo.- continuò con un'espressione che pareva imperturbabile. -Usalo con cura.
E poi, senza altri convenevoli, voltò loro le spalle, ritornando alla sua stravagante navicella spaziale. Perfino Loki rimase a guardarla mentre quella luce quasi insopportabile la avvolgeva, facendola sparire nel nulla.
-Allora, cosa facciamo?- chiese con tono ingenuo il dio degli inganni.
William alzò gli occhi al cielo, spazientito. -Sono ore che lo ripeto e, se non vado errato, tra le tue capacità dovresti avere quella di conoscere i pensieri altrui, giusto?- replicò quindi a denti stretti.
A Mathias cominciò a girare la testa: in così poco tempo, erano successe fin troppe cose che lui non era ancora riuscito a metabolizzare e si sentiva stremato e confuso insieme. Cominciò a vedere dei punti neri appannargli la vista, mentre le gambe iniziavano a cedergli, non reggendo più il suo peso; si sentiva debole come quando aveva la febbre, o forse di più. Crollò a terra prima ancora che Will e Loki potessero rendersene davvero conto.La prima cosa che Mathias notò non appena riprese i sensi fu che era tutto incredibilmente, stranamente luminoso.
Era sdraiato su un letto dalle lenzuola candide e profumate; tutto intorno a lui era immacolato e, non essendoci finestre, l'unica fonte di luce era una lampada che sembrava scolpita nel ghiaccio ed era stata appoggiata sul comodino in legno chiaro vicino al letto.
Lanciò una rapida occhiata all'anello che Lady Sif gli aveva dato, curioso di vedere se si stesse illuminando, o comunque desse segno della sua potenza; un po' deluso, si accorse che non era cambiato nulla.
Com'era arrivato lì? Per quanto tempo era rimasto svenuto? E dov'erano andati a cacciarsi William e il dio norreno?
La risposta all'ultima domanda non tardò ad arrivare.
-Sei un irresponsabile!- esclamò la voce dell'uomo mortale. -Devi assolutamente dire a...
Il ragazzino non riuscì a sentire il resto della frase. Decise di provare ad alzarsi, ma il primo tentativo gli procurò solo un forte mal di testa.
Chiuse gli occhi e si concentrò, cercando di captare qualsiasi informazione utile.
Infatti, venne il turno di Loki di parlare. -No, che cosa penserebbe di me? Saper leggere nella mente degli altri è da sempre un'arma a doppio taglio.- ribatté con decisione. Poteva quasi immaginare come si stesse svolgendo la discussione tra i due: Will che perseguiva i suoi ideali di giustizia e onestà -gli stessi che, in qualche modo, il giovane aveva fatto propri-, mentre l'altro... L'altro era semplicemente il dio degli inganni.
Eppure non riusciva a comprendere il nocciolo della questione. Inoltre, raramente il compagno di sua madre alzava la voce: cosa stava succedendo?
Lentamente, Mathias si alzò dal giaciglio; in un'altra occasione, avrebbe cominciato a ficcanasare ovunque, ma, al momento, aveva altro a cui pensare. Si diresse verso la porta in legno chiaro e, senza esitazione, la aprì.
Davanti a lui, si presentò una scena quasi comica: Will che gesticolava animatamente, ripetendo che non era corretto, mentre il dio norreno sbuffava, comodamente seduto su un'elegante poltrona dorata, divertendosi ad assumere le sembianze di personaggi famosi per infastidirlo; la stanza era in tutto e per tutto simile a quella in cui si era risvegliato, solo un po' più ampia e con un'enorme finestra che dava su un prato verde che sembrava estendersi all'infinito. Il cielo era così limpido che, per un attimo, ebbe la sensazione di trovarsi in un cartone animato per bambini.
Quando si accorsero di lui, entrambi cambiarono subito espressione e William lanciò un'occhiataccia a Loki, il quale lo ignorò.
-Ehm... Cosa sta succedendo? Dove siamo finiti?- chiese Mathias, scrutando entrambi.
-Sei svenuto-. A quelle parole, Mathias rimase stupito: era la prima volta che gli capitava di svenire.
Loki si mise in piedi. -Sei su Alfheim, il regno degli elfi della luce.- gli spiegò quindi. -Non vengo qui da... Molto tempo, però è il primo posto che mi è venuto in mente. È tranquillo, oltre ad avere una biblioteca ben fornita che, in effetti, si è rivelata utile per la nostra ricerca...
Mathias gli rivolse uno sguardo interrogativo. -Nostra? Avevo capito che non ti interessava...
Will si schiarì la gola e, per qualche motivo, fece sorridere il dio.
-Ho rivalutato la mia posizione.- si limita a rispondere, poi aggiunge di avere un piano.
Mathias guardò Will, poi inarcò un sopracciglio: certo, Loki li aveva salvati, ma era pur sempre il dio dell'inganno... Che cosa avrebbe garantito loro che non li avrebbe traditi, qualora gli facesse più comodo stare dalla parte di chi aveva rapito sua madre?
A quel punto, Loki prese la parola. -I tuoi dubbi sono più che leciti, Mathias.- esordisce, mettendo a disagio il ragazzino, che per un attimo aveva dimenticato le abilità del dio norreno; si diede mentalmente dello stupido. Will, dal canto suo, alzò gli occhi al cielo: per quanto si sforzasse e si convincesse che lo faceva solo per Emily, sopportava a malapena il comportamento dell'irritante divinità.
-Ma ti assicuro che ho come unico fine quello di salvare tua madre.- giurò Loki, per poi rivolgersi ad entrambi:-Vi chiedo un po' della vostra fiducia, però, perché bisogna trovare alcuni peculiari oggetti affinché il mio piano funzioni: sarà un lungo viaggio, ma, per vostra fortuna, dispongo del Tesseract.
E mentre pronunciava quelle parole, con un gesto fluido delle mani fece apparire dal nulla un luminoso cubo azzurro.***
Perfetto, ci siamo! Sono tornata con un po' di ritardo, ma spero ne sia valsa la pena...
Buona giornata :3
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To Find You (SOSPESA)
Fiksi PenggemarMathias ha sempre pensato di essere un ragazzo normale con una vita normale, proprio come tutti i suoi coetanei. Ma quando sua madre scompare nel nulla, tutto cambia e cominciano le ricerche con Will, il suo patrigno. E se intervenisse anche un cert...