La tranquilla e mite abitazione di Chavington Road

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Enders si mise in viaggio. Non prese il bus, Chavington Road era vicina. Mentre camminava si ricordava di quando John era piccolo e si metteva sulle sue spalle mentre camminavano nei campi. Un giorno John cadette dalle spalle sicure del padre, e finitte pure in ospedale. Da quel giorno non lo fece più. Questi ricordi affollavano la mente di Dan, che era confuso e nervoso allo stesso tempo. Ma qualcuno con le idee chiarissime c'era. Il demone. Il mostro alle sue spalle. Camminava a 20 centimetri da terra,per non calpestare arbusti o fare rumore. Era sicuro che non sarebbe stato scoperto. Dopo dieci minuti di cammino, Dan si ritrovó nella parte centrale di Vinecity. Chavington Road. Camminó su e giù molte volte alla ricerca del 129,ma ovviamente non lo trovó. Sapeva che il 129 non esisteva. Ma pensava che ce l'avrebbe fatta e non si sbagliava. Infatti un biglietto casette dalla sua tasca. Un biglietto che ovviamente non c'era mai stato nella sua tasca, ma Dan sapeva già tutto. Era un uomo perspicace. Su quel biglietto vi era una freccia che indicava davanti a lui. Davanti a lui si trovava il numero 129 di Chavington road. Aprì la porta, non serviva nemmeno suonare il vecchio e malmesso campanello. Appena entró,la sua armatura da uomo di acciaio,perspicace ed abile, cadde,e fece vedere un uomo fragile,scioccato dalla morte di un figlio avvenuta 10 anni prima. Egli vide sul soffitto circa 100 o 200 foto raffiguranti il figlio. Si mise a piangere, si inginocchió a terra piangendo, e singhiozzó fra i rumori" scusami,John."Dan si sentiva responsabile, ma non sapeva perchè. Solo che mentre piangeva come un bambino senza giocattoli, avrebbe dovuto preoccuparsi di ció che accadeva sul pavimento. Questi era infatti imbevuto di benzina e altre sostanze infiammabili. Ma egli era preparato. E sentì il rumore dell'accendino che si accendeva nella stanza dall'altra parte della decrepita casetta. Fece un salto nella cucina della casa,mentre il corridoio venne travolto da una vampata di fuoco. Il fumo e le fiamme misero nell'aria un odore irrespirabile ed il fumo faceva faticare a vedere. Ma quello era solo un avvertimento. Sul tavolo della cucina vi era una maschera antigas e un coltello: il demone non voleva aggredire una persona senza dargli un'opportunità prima. Voleva testare le persone. E per il resto del racconto di questa vicenda sconvolgente,capirete che Dan Enders non è stato il primo a cadere sotto le grinfie di tutta questa grande festa di anime distrutte,bambini spariti,demoni assetati di sangue,e di uomini di metallo che combattono contro un male indistruttibile.

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