Capitolo 17

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<<Cristian adesso devo andare. >> dice mio padre vedendomi in silenzio.

Il fatto è che non riesco a capire se ho fatto la scelta giusta oppure no,quindi sono immerso nei miei pensieri affogando la mia mente da mille dubbi,incertezze,paure ed angoscia.

<< Va bene. >> rispondo in tono freddo.

<< Ci sentiamo allora? >> domanda lui.

A quella domanda sto fermo li a pensare per qualche secondo prima di rispondere:

<< Non ti prometto nulla. >> ammetto.

Vedo il suo volto un po' affranto,ma credo che lui capisca che mi serve del tempo per metabolizzare il tutto.Mia madre e Paul mi guardano cercando di capire a cosa io stessi pensando precisamente in quel momento.

<< Ti capisco,io ti aspetto tutto il tempo che vuoi,ciao Figliolo. >> risponde lui abbracciandomi.

In quell'abbraccio sento che forse veramente è pentito,ma allo stesso tempo penso sempre a quel maledetto passato trascorso.

<< Ciao papà. >> rispondo.

Mio padre esce dalla stanza lasciandosi alle spalle la speranza di un mio riavvicinamento.

<< Cristian come ti senti? >> mi domanda mia madre.

<< Sto bene mamma,tranquilla,so quello che faccio. >> rispondo.

<< Lo so, lo so, per questo ti lascio fare,ormai sei grande, non hai bisogno che io ti dica cosa fare. >>

Sono felice che mia madre capisca quello che sto facendo,ma so bene che non le mancherò di rispetto perdonando così facilmente l'uomo che la fatta soffrire per anni.

Guardo Paul che in silenzio sta in disparte senza dire niente.

<< Amico ci sei? >> dico sorridendo.

<< Si, ci sono. >> risponde lui sorridendo.

<< Ascolta Paul,scrivi un biglietto per Sasha,scrivi che la amo anche io e che non vedo l'ora di vederla per abbracciarla.>> chiedo in tono calmo.

<< Va bene Cristian,ormai sto diventando un postino a furia di portare lettere. >> dice Paul sorridendo.

<< Perche trovi il modo per essere sempre più scemo? >> domando ridendo insieme a lui.

Paul sorride mentre scrive quello che gli ho chiesto in un biglietto.E' vero, non vedo l'ora di vedere Sasha, mi manca così tanto, voglio sentire il suo profumo,le sue braccia che mi stringono forte quasi da farmi mancare il respiro, i suoi baci, i suoi capelli, i suoi occhi, voglio lei al mio fianco adesso.

Penso che forse questa nostra disavventura possa servirci in un certo senso, servirci a capire se quello che proviamo è vero, oppure è solo una semplice infatuazione,io sono certo dei miei sentimenti nei suoi confronti,spero vivamente che anche per lei sia lo stesso.

<<Mamma quando è ora di mangiare? >> domando a mia madre sorridendo.

<< Ancora sono solo le 11.00 Cristian. >> risponde sorridendo anche lei.

<<Mi sembra di non mangiare da secoli. >> rispondo.

In effetti sono stato in coma, quindi ho mangiato solo tramite flebo per un mese.

Lo squillo del telefono mi distoglie dal pensiero di mangiare, vado per vedere lo schermo e non credo a quello che leggo.

<< Ciao Cristian,so che ti sei svegliato, ti prego scrivimi quando puoi, ho bisogno di sentire che tu stia bene, Teresa. >>


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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 10, 2018 ⏰

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