3 - Nuove amicizie.

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È vero, è vero. La prima cosa che vi ho detto è che non avrei mai più avuto relazioni basate solo sul sesso o di circostanza, ed è davvero quello che penso, ma non ho saputo trattenermi ed onestamente non me ne pento. È anche vero però che se mi chiederà di farlo di nuovo non accetterò. Ci siamo usati per una notte e fin qui lo accetto, ma non di farlo nuovamente perché sono una persona che mette il cuore in tutto ciò che fa, sempre, e so per certo che perderei la testa insieme ad esso, perché mi è già capitato.

Sono al mare, sola ed è mezzogiorno mentre mi gusto un bicchiere di vino rosso sulla sdraio. Decido di chiamare Mare, non l'ho sentita per niente oggi.
"Pronto?" dice biascicando, stava dormendo.
"Ehi, sei viva?"
"Si, stavo dormendo. A te tutto bene? È successo qualcosa?"
"Va tutto a meraviglia!" ridacchio e lei capisce che nascondo qualcosa.
"Okay, io la mia seconda notte ad Ibizia mi sono portata a letto uno spagnolo, e lo sai, ma tu che hai combinato? Non ti avevo detto di tornare a casa subito dopo?" sentivo Jeremias dal telefono che ridacchiava. La mia migliore amica aveva capito tutto ancor prima che io potessi aprire bocca.
"Ed infatti era quella l'intenzione, poi ho incontrato Nathan..." ed immediatamente mi interrompe "Aspetta... Nathan il barista newyorkese? Quello che ci stava provando con te?"
Annuisco ma lei non può vedermi, così le dico "Si, proprio lui. Abbiamo fatto sesso nel suo bar.".
Qualche secondo di silenzio e poi scoppia a ridere "Bene, diciamo che tutte e due ci siamo date da fare. E quindi, ti è piaciuto?"
"È praticamente un Dio del sesso, Mare." e lei sospira "Ti capisco, sai quella frase stupida che ti ho detto ieri notte, del fuego che arde dentro? Beh, seppur stupida, era dannatamente vera."
Scoppio a ridere, è così vera e limpida, mi parla tranquillamente nonostante lui è al suo fianco e sta sentendo tutto.
"Bene, dopo ci racconteremo meglio. Ora sono al mare, tu fatti un secondo round anche per me. Ciao baby."
Riattacchiamo e ritorno a prendere il sole, quella mattina avevo optato per un costume intero nero poco coprente per essere intero, ma mi sta molto bene, lo adoro. Ho aggiunto anche degli enormi occhiali da sole rigorosamente neri per nascondere le borse sotto gli occhi a causa delle poche ore di sonno.

Quando finisco il mio bicchiere di vino il mio telefono trilla.
Un messaggio da un numero non memorizzato, poi leggo il contenuto "Sono Diego. Dove sei?"
Non ha perso tempo a farsi sentire. Rispondo "Al mare, buongiorno a te."
Dopo pochi secondi un nuovo trillo: "Scusami, buongiorno. Posso raggiungerti?" indugio un po' ma mi fa piacere se viene a farmi compagnia quindi "Certo. Il mio ombrellone si trova sotto il primo bar. Ti aspetto."

Nel frattempo Brenda mi porta degli stuzzichini a base di pesce, la ringrazio dato che il mio stomaco sta cominciando a brontolare.

Dopo dieci minuti Diego arriva. Lo vedo camminare per la spiaggia e devo dire che è proprio un bel ragazzo, biondo cenere, alto quanto basta con un fisico palestrato, ha delle braccia davvero enormi e sono tutte ricoperte di tatuaggi, così come il petto, la schiena ed anche un po' le gambe. Chissà se si tatua da solo e se ricorda esattamente il numero dei suoi tatuaggi, perché forse non mi credete ma sembra davvero una cartina geografica.

"Buongiorno, ginger." sorrido al suo nomignolo. Ginger è una bevanda analcolica ma significa anche "capelli rossi".
"Ciao Diego." lo saluto con un bacio sulla guancia e si siede sulla sdraio accanto alla mia.
"Vuoi sapere una novità?" mi domanda ed io annuisco, "Carmen, la mia ex, stamattina mi ha messaggiato. Le hanno detto di avermi visto al Mucho Calor con una rossa molto attraente."
Comincio a ridere "Che sono io, immagino."
Annuisce e ride "Mi ha fatto una scenata di gelosia tipica di lei, e poi ha continuato dicendo che le manco, che ci vuole riprovare e che ha capito che senza di me non può stare."
"E tu cosa hai risposto?"
"Che non voglio più avere niente a che fare con lei."
Rimango stupita e gli sorrido "Sono fiera di te, hai fatto la cosa giusta per tutti e due, per voi, intendo.."
Non volevo che fraintendesse le mie parole.
"Certo, ma se tu non mi avessi fatto quel discorso ieri sera molto probabilmente ci sarei ricascato, ma stavolta no."
"Sono contenta per te, Diego, davvero." gli dico sinceramente, nessuno dovrebbe trovarsi in situazioni del genere.
"Dobbiamo festeggiare, andiamo a buttarci in acqua." dice ma in due secondi è già lì che si immerge. Strano modo di festeggiare ma lo assecondo.

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