The bargirl

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Scritto con DadaNin ♥️




"Anna! Dov'è il rum?" Chiese il suo capo, Max.
"L'ho messo vicino al Molinari." Rispose lei.
"Trovato! Grazie!" Esclamò l'uomo.
"Ehi, mi dai due birre?"Domandò Jill poggiando il vassoio sul bancone.
"Subito!" Disse lei, riempiendo i bicchieri della bevanda e passandoli all'amico.
"Merci, cheri" le sorrise il giovane.

Era un turno tranquillo, niente di strano e nessuno di troppo ubriaco, fattore che tranquillizzava molto la ragazza.
Quella sera, inoltre, c'era la sua playlist in sottofondo e quindi canticchiava le canzoni a lei familiari, con l'accenno di un sorriso in volto.
Lavorava in quel bar dall'inizio dell'estate, anche se all'insaputa di tutti eccetto Diana, ma le piaceva e la rilassava il lavoro.
Non prendeva molto, a essere sinceri, ma non le importava.
Quello che aveva le bastava per i mezzi pubblici, le sigarette, qualcosa di nuovo e dei regali migliori per i Cuthbert.
Aveva trovato il lavoro grazie a Jill, il fratello maggiore di Jerry, che ora era anche suo collega.
Tra il ragazzo, Anna, Laura e i proprietari si era instaurato un bel rapporto e lei ne era molto felice...era uno dei suoi posti sicuri, dove poteva essere un po' più Anna Shirley e un po' meno Anna Cuthbert.
Si sentiva nel suo elemento.

"Cheri, stasera la spazzatura tocca a te." La avvertì il francese.
"Lo so." Sbuffò la ragazza.
"La porti fuori adesso?" Domandò Max.
"Posso fumarmi una sigaretta?" Chiese lei.
"Certo, tanto non c'è molta gente, fai cinque minuti." Le sorrise l'uomo.
Lei annuì e prese il sacco di spazzatura dal cestino, lo chiuse e uscì sul retro.
Sistemata la busta, prese il pacchetto dalla tasca dei jeans e tirò fuori una sigaretta e l'accendino.
Mise le cuffie nell'orecchie per darsi il tempo e accese la musica.
Seduta sugli scalini, si godette il momento di pace, mentre counting stars le riempiva il cervello.

Intanto una buffa coppia di giovani uomini era entrata nel bar.
Uno di loro aveva la pelle scura e i vestiti piuttosto pesanti per l'autunno, mentre l'altro era pallido e indossava un maglioncino leggero.
Si misero a sedere al bancone e ordinarono due birre scure.
"Devi togliertela dalla testa." Ripetè Bash.
"Non sei d'aiuto, amico." Sbuffò Gilbert.
"Eddai, ci sono tanti pesci nel mare." Lo riprese l'uomo.
"Che frase cliché!" Esclamò il ricciolo, scoppiando a ridere.
"Le vostre birre, ragazzi." Disse Jill, porgendogli i bicchieri.
"Grazie, quanto vengono?" Chiese Bash.
"Otto dollari." Rispose lui.
L'uomo dalla pelle scura gli allungò dieci dollari e il ragazzo andò a prendere i due di resto e lo scontrino.
"Tieni pure il resto." Disse l'uomo, prendendo solo il foglietto.
"Merci, amico." Sorrise il ragazzo.
"Ehy, scusa se te lo chiedo, ma tu conosci un certo Jerry Beinard?" Domandò allora Gilbert, avendo notato la somiglianza con l'amico di Anna.
"Si, è mio fratello minore. Sei un loro amico?" Chiese Jill.
"Loro? Abbiamo un'amica in comune." Rispose il ricciolo.
"Di Anna e Jerry." Ridacchiò il ragazzo.
"Si, effettivamente è Anna l'amica in comune."Ammise lui.
"Ti è andata bene, allora. Stasera abbiamo il turno. Ora vado, ciao." Gli Disse il francese, prima di allontanarsi.
"Quella ragazza è ovunque nella tua vita..." Constatò Bash allibito.
Il ricciolo annuì consapevole e prese qualche sorso di birra.
"Che intendeva con mi è andata bene secondo te?" Chiese allora Gilbert.
"Non lo so. Magari spunterà dal nulla. Sarebbe incredibile...ora capisco perché non puoi non pensarla." Lo canzonò l'uomo.
Il giovane sbuffò, prese un'altro sorso di birra e si alzò.
"Vado a prendere una boccata d'aria." Annunciò allontanandosi.

Perché il destino lo odiava? Perché innamorarsi di una ragazza che non gli parlava? Che non lo guardava? Con cui al massimo litigava!
Sapeva di non essere l'unico al mondo con un problema del genere, ma gli sotterrava comunque l'umore.

Andò sul retro del locale e intravide una figura femminile ai piedi della porta, che fissava il nulla e fumava una sigaretta.
Era avvolta in una felpa molto grande e i capelli, che parevano essere di un rosso scuro, erano raccolti in uno chignon.
I suoi occhi erano azzurri, il viso tempestato di lentiggini e il corpo magro.

Oltre ogni aspettativa di AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora