~pov Claire~
<Cosa è successo?> mi chiese Isaac quando giunsi in auto.
<Non lo so, la situazione è degenerata, sono entrata e mi hanno bloccato quasi subito , per fortuna che papà ha pensato alla storia della lettera. Ma perché quel ragazzo ci stava aspettando lí fuori?>
<Non sappiamo ancora chi è, non lo ha detto. Siamo entrati nei dormitori ma erano vuoti. Papà ci ha detto di venirvi a trovare visto che Dallas non ha risposto al messaggio.>
<È strano però>
<Vedremo, dai ti lascio guidare a te la macchina fino a casa>. E mi tirò le chiavi della macchina.Arrivammo a casa e vidi il corpo di quel ragazzo essere portato in braccio da due soldati, non aveva ancora ripreso i sensi.
Andai a cercare mio padre per avere delle risposte.
Mentre stavo per entrare nell'edificio mi fermò il comandante Khavo.
<Claire, sei stata molto brava. È ora che tuo padre ti lasci fare più missioni. Sei stata coraggiosa, continua così>
Lo ringrazia e andai avanti per la mia strada.
Girai per i corridoi ed entrai nella camera di mio padre.
<Ben tornata> mi abbracciò.
<È andato storto qualcosa> gli dissi.
<Ci aspettavamo di trovare tutti... e invece non c'era nessuno...solo quel ragazzo con altri pochi uomini>
<Avete capito chi è lui?> domandai.
<Non ancora, quando si sveglierà lo interrogheremo, abbiamo dei sospetti su chi possa essere, ma penso che sia solo una nostra fantasia>
<Chi è?>
<Dal suo aspetto somiglia alla descrizione del generale Centineo, ma non avrebbe senso. Un pezzo così grosso lasciato da solo?>
<Per questo non lo abbiamo ucciso, al contrario di tutti gli altri?>
<Se è veramente lui, potrà esserci utile, ci può aiutare. E se poi non si dovesse rivelare ciò... probabilmente...>
<Ho capito, ma volevo parlarti di un'altra cosa ancora>
<Non ricominciare con la stessa storia, Clae> aveva capito di cosa volevo parlare.
<Non mi puoi più impedire di andare con loro, io sono nata per questo e non mi importa se morirò, lo avrò fatto per una buona ragione>
<È troppo pericoloso, ogni volta che andiamo lì fuori, c'è sempre qualcuno che muore, è morta tua madre, ora vorresti privarmi anche di te, lasciandomi solo?>
<Papà sei l'unica persona che amo, ma io devo andare, devo farlo>
Arrabbiato mio padre uscì dalla porta sbattendola, ormai ero maggiorenne, prima dei 18 anni papà non mi autorizzava ad andare fuori dal nostro cavò, ma ormai non poteva fare niente, poteva solo sperare che tornassi viva a casa.
Rimasta sola nella stanza, andai alla libreria e presi il libro di fotografie ormai ingiallito. Sfoglia le foto e accarezzai le immagini della mia mamma con indosso la divisa, del mio stesso colore, colore del sangue, con il sorriso sulle labbra e mano nella mano con papà. Lo chiusi e me ne andai, mamma era morta per quello in cui credeva e io combatterò per lei.~pov Noah~
Sentivo il collo dolorante, non so da quanto tempo la mia testa penzolava.
Cercai di muovere le mani per spostarmi i capelli dagli occhi ma ero bloccato.
<Si è svegliato> sentii dire.
La vista era appannata, mi aveva drogato, quella ragazzina era riuscita a mettermi KO.
<Chi sei?> mi chiese un uomo sollevandomi il viso con una sua mano
<Il vostro nemico> dissi con voce roca.
<Voglio il tuo nome>
<E io vorrei ucciderti in questo stesso momento, ma purtroppo nessuno dei due può ottenere quello che vuole>
<Ma che bel bambino viziato che abbiamo qui> un altro uomo si avvicinò, lo riconobbi, era l'uomo che mi aveva detto di allontanare la ragazza da me.
Dell'acqua ghiacciata mi cadde addosso, bloccandomi il respiro.
<Dicci il tuo nome>
<Non sarà una doccia a farmi parlare>il mio corpo cominciò a tramare, avevo freddo, ma sopportai ben di peggio durante gli anni di addestramento.
<Tu non capisci la situazione, ti abbiamo in pugno, abbiamo dei sospetti su chi tu possa essere, perché anche se la destra cerca di non far conoscere i nomi e le facce di chi governa e di chi ha il potere... alcuni nomi sono celebri.>
<Quindi mi sta dicendo che forse sono famoso?Mi dispiace deluderti, ma non ho mai riempito stadi e non sono mai stato ospitato alla notte degli Oscar>
<Forse ci sbagliamo, ma vedi...Centineo, se forse questo è il tuo nome, la sinistra ha degli uomini dentro di voi, uomini che in questo momento staranno facendo girare la voce che alcuni soldati la notte scorsa sono caduti vittime di un'incendio, che sfortunatamente è stato appiccato da una guardia che non ha visto bene dove ha gettato la sigaretta . Nessuno sa dove sei e se non ci sarai utile... sarai cibo per vermi. Portatelo via>
Le manette che avevo alle mani mi vennero tolte e venni sollevato di peso, prima di poter fare qualsiasi cosa, un uomo che si trovava dietro di me mi infilò un ago nella gola facendomi ricadere per la seconda volta a terra.
🏹spazio autrice🏹
Comandante Khavo
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Ciò che ci divide ~Noah Centineo~
FanfictionNoah Centineo e Claire Bluer sanno di essere i migliori, sanno per cosa devono combattere e sanno che niente potrà cambiarli. C'è solo un problema... sono nemici.