Qualche giorno dopo tornai a casa, ero finito all'ospedale per degli accertamenti ma quando capirono ciò che avevo preso mi mandarono a casa, suggerendo a mia madre di chiamare uno psicologo.
Uno psicologo no, ci manca solo questo.
Ero seduto vicino a Matt, in prima fila, a scuola. Era una giornata come le altre, la mia vita era monotona, ridondante nella mia testa e nella mia anima.
Mi sentivo vuoto dentro.
Mi ero messo a disegnare sul quaderno quando il professore si piazzò davanti a me per fissarmi. Tutti si girarono a guardarmi.
«signorino Stadler, che sta facendo?»
«em, niente prof.»
«e quella cosa che le pende dalla tasca che sarebbe?»
«non ho niente in tasc...» mi fermai quando sentii qualcosa dentro la mia tasca destra, era un barattolino di pillole.
«me le faccia vedere.»
«non sono mie, glielo giuro!»
«me le faccia vedere ora.»
«no, non sono cose che la riguardano.»
«vada dal preside, immediatamente!»Che vita di merda.
Nel tragitto dalla classe alla presidenza pensai a chi poteva avermele messe in tasca, e soprattutto, come!?
Una volta entrato dissi tutto quello che potevo per non finire nei guai.
«mi hanno incastrato, non uso alcun tipo di pasticche, quelle che sono state trovate nella mia tasca non sono mie.» dico porgendogli il barattolo incriminato.
«io le credo signorino Stadler.»
«davvero?????»
«a meno che lei non voglia rimanere incinto.»
«che cosa?»
«sono anticontraccettivi signor Stadler.»
«dice davvero?!?»
«A quanto pare... »Mi diressi verso il corridoio per far passare il resto dell'ora e nel frattempo pensai a chi diavolo potesse avercela così tanto con me da farmi una cosa del genere.
Questo è tutto gente. Tornerò con nuove storie e se volete il seguito di questa con altri 13 capitoli basta che mi lasciate un commento.
Ciaoooooooooo
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Любовные романы(Boyxboy) Chris vuole vivere la sua vita con leggerezza e per farlo deve affrontare molte cose come la sua omosessualità, il suo amore e il suo nemico, la sua famiglia e molte altre.