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( Qualche giorno dopo)

<<.. Non credevo avessi preso qui l'abito. Una cosa che non ti ho mai chiesto infatti è: dove hai trovato il tempo di venire a Baltimora ad organizzare  tutto quanto il matrimonio?>>
Domando alla bellissima Kelly che si guarda adorante attraverso lo specchio di questo atelier.
Io mi trovo invece buttata a peso morto sulla poltrona dietro di lei a gustarmi quest'orrore di aperitivo pagato un mucchio di soldi.
Meglio un fast food, dopo ci farò un salto.
Ma per il momento mi accontento, lo champagne è pessimo ma ho bisogno di berne un po'. Io che dico che lo champagne è pessimo.. la me di qualche settimana fa non mi riconoscerebbe. Infondo che cosa ne posso sapere io di champagne.
<< Beh non ho fatto proprio tutto da sola, ho assunto una wedding planner per i dettagli, ma per il resto non ho idea di come ci sia riuscita, ti assicuro però che è divertentissimo. Un giorno mi dirai la stessa cosa.>>
Si..un giorno le dirò la stessa cosa.
<< Questa sera ci saranno tante persone? La cena prima del matrimonio è una novità per me. A dirla tutta anche i matrimoni lo sono.>>
Kelly sbuffa in una delicata risata che la fa arrossire.
Si volta verso di me e mi raggiunge a sedere.
<< Sarà piuttosto intimo, all'incirca 60 persone, quelle a noi più care. Ah,ti ho fatto spedire il vestito rosso, è arrivato questa mattina. Tuo padre quando lo ha visto.. gli è scesa una lacrimuccia nel sapere lo avresti indossato per il matrimonio.>>
60 persone? Se 60 persone sono poche non mi stupisce se al matrimonio ci sarà tutto il paese.
Sorrido al pensiero di mio padre che si commuove. In questi tre giorni sono riuscita a trascorrere del tempo con lui, è stato come ritornare indietro nel tempo.
Abbiamo parlato della mamma, di Kelly e anche della nonna. Sembrava solo un po' titubante quando gli ho parlato dell'idea di convincere la nonna a trasferirsi a New York.
Strano. Insomma hanno sempre avuto un bel rapporto, troncato però da quando la mamma ci ha lasciati.
<< Non vedo l'ora di essere la tua damigella d'onore, sul serio.
Sono felice perché sono certa che questo matrimonio sia un nuovo capitolo per tutti.>>
Le confesso. Sarà un nuovo capitolo, e credo che la mamma per prima accetterebbe.
Kelly ha gli occhi lucidi e allunga le sue braccia per stringermi in un caloroso abbraccio.
Ricambio perché mi sembra di conoscerla da sempre, è una persona eccezionale.
D'improvviso il mio cellulare squilla.
Mi ritraggo dall'abbraccio per prenderlo.
<< Vai, rispondi pure. Io vado a domandare se si può fare una piccola modifica sul corpetto. Sono ingrassata e non riesco a crederci..>>
Scoppio a ridere e mi allontano per rispondere.
<< Pronto?..>>
Faccio a voce tirata.
<< Rosie? Sono Bonnie!>>
Risponde la mia amica.
<< Bonnie? Con quale numero hai chiamato? E soprattutto, perché urli, sento un chiasso pazzesco, tutto bene?>>
Mi tappo l'altro orecchio per sentirla meglio e mi dirigo fuori dall'atelier.
<< È di Mike il telefono, il mio ha deciso di morire 10 minuti fa. Siamo al cinema ed è affollato per il nuovo film ecco perché senti il chiasso. Io tutto bene, piuttosto tu, come stai? Scommetto che te la stai spassando a Baltimora nella tua piccola fuga romantica. Anche se posso immaginare che oggi termini in vista del matrimonio di domani. Insomma nessuno sa di voi..>>
Per un attimo cesso di respirare.
Controllo intanto che non ci sia nessuno intorno a me.
<< Piccola fuga romantica??..>>
Domando come se non avessi capito.
<< Certo Rosie, e dai sappiamo tutti la persona offensiva che è Daniel ma almeno ti avrà portato in qualche bel posto.>>
Se non fosse per il bene che le voglio chiuderei questa chiamata subito.
<< Daniel? Daniel..chi?>>
Il mio "sarcasmo" se così si possa definire, fa sì che Bonnie resti per qualche secondo in silenzio.
<< Non sono sicura di aver capito bene.. non sembri in te Rosie.>>
Faccio un lungo sospiro.
<< Ti sei già risposta quando hai detto che sappiamo tutti della persona offensiva che è Daniel.>>
Avverto a distanza i pensieri di Bonnie e le sue sopracciglia alzate.
<< Qualcosa mi dice che non è lì con te.>>
Non lo è mai stato.
<< Non preoccuparti, va tutto alla grande comunque. Sinceramente i miei pensieri adesso vanno solamente al matrimonio di mio padre ed è questa la mia priorità.
Ora devo andare, ma ti manderò una foto del mio abito domani come promesso. >>
Bonnie non la butta giù.
<< Mhh, dovrai lo stesso raccontarmi prima o poi. Mi raccomando fatti sentire, già ne risento della tua assenza. Con Melissa è impossibile parlare, o è ubriaca o è impegnata a letto con qualcuno.>>
Rido immaginando Bonnie logorroica con Melissa.
<< Almeno ci provi, io devo ancora capire il perché le sto antipatica, anche se tutti dicono che non è così.>>
Non ho molto interesse nel saperlo in realtà, lei è proprio l'ultimo dei miei pensieri.
<< Vuole farti credere che sia così, ma non è vero. In un vaghissimo discorso ha anche osato prenderti le difensive..
A volte sembra soffrire di personalità multipla quella ragazza.
Ora ti lascio sul serio, il film sta per cominciare, fai tanti auguri per le nozze e fatti sentire presto.>>
Ci salutiamo e chiudo la chiamata.
Mi ricompongo e torno da kelly che nel frattempo si è tolta di dosso l'abito da sposa.
<< Era Bonnie, vi fa tanti auguri.>>
Riferisco con il miglior sorriso che riesca a fare.
<<Che tenera, dovresti invitarla a pranzo quando torniamo a New York.
Sono proprio curiosa di conoscerla.
Magari per Natale? Saremo noi, tua nonna e Bonnie con Alex se sono d'accordo, ovviamente che non abbiano nulla già in programma.>>
<< Mi aveva detto che forse sarebbe stata con delle sue zie, ma non era sicura. Glie lo chiederò al più presto.
Come sai di Bonnie e Alex?>>
Chiedo cercando di non sembrare indiscreta.
<< Oh tesoro, sarò anche un'adulta, ma non sono poi così estranea alla vita di mio figlio. A proposito, dovrebbe arrivare in tempo per la cena. Io proprio delle volte non lo capisco. Arriverà stanco dal viaggio.
Perché diamine non è partito questa mattina! O meglio, perché non è venuto direttamente con te! >>
Ingoio un malloppo di saliva che stenta a scendere giù..
<< L'idea di farvi una sorpresa, quindi venire qualche giorno prima, è stata mia. Voleva unirsi a me, ma aveva alcune cose da sbrigare all'università nonostante avrebbe voluto esserci davvero, non è colpa sua.>>
Non so per quale vaga motivazione abbia deciso di coprirlo, comunque ad ogni modo non lo sto facendo per lui ma per Kelly.
<< Già, hai ragione. Forse sono solo nervosa per lui che dovrà accompagnarmi all'altare. So cosa potrebbe provare mettendomi nei suoi panni..>>
Riflette mentre dice quest'ultima cosa.
S'incanta con gli occhi. Apro la bocca per rispondere ma fortunatamente non mi fa nemmeno iniziare che dice:
<< Non voglio pensarci, sarà meglio che andiamo a mangiare qualcosa, che ne dici? Questo aperitivo fa pena, so che lo pensi anche tu.>>
Nella nostra telepatia io e Kelly mangiamo meravigliosamente in una semplice pizzeria nei dintorni.
Le ore trascorrono in fretta tra trucco e parrucco, ed io sono quasi pronta.
Indosso un top  con le maniche lunghe in pizzo nero ed una semplice gonna a jeans con la vita alta. Semplice, comoda e raffinata al punto giusto.
Infilo gli stivali in tessuto opaco e prendo la mia piccola pochette prima di andare.
Ho un po' di ansia, lo ammetto.
Forse perché so di dover incontrare Daniel.
E chissà con quale faccia avrà il coraggio di guardarmi.
Esco dalla mia stanza e raggiungo l'autista fuori l'hotel.
Arrivo al ristorante poco dopo. È a soli pochi Km da qui.
Percorro un grande giardino dai numerosi cespugli e una bellissima piscina messa in risalto da un'illuminazione a Led.
Kelly e mio padre sono già lì ad accogliere gli ospiti all'entrata.
È un posto a dir poco fantastico, vicino la costa tra l'altro.
Gli invitati sono così eleganti!
Papà me lo aveva detto, ma non credevo si presentassero in abito da sera. Il matrimonio in fin dei conti è domani, non oggi.
E.. tutti questi fotografi? E le guardie?
A volte dimentico chi sia mio padre.
<< Non sono vestita adeguatamente non è vero?>>
Dico speranzosa ai promessi sposi.
<< Sei bellissima tesoro, non ti azzardare a sentirti inadeguata. Sei mia figlia e puoi venire anche in tuta e scarpe da ginnastica se lo desideri.>>
Abbraccio mio padre e regalo a Kelly un bel sorriso.
<< Sei arrivata giusto in tempo, voglio presentarti a delle persone.>>
Annuisco ed entro con una certa disinvoltura con la mano di papà sulla mia spalla.
Non è vero, scherzavo. Sono piuttosto in frenesia.. odio essere fotografata tra l'altro.
L'arredamento di questo posto è quasi medievale, ma con un tocco di modernità.
Kelly voleva un castello per le sue nozze.
Solo che la cena di questa sera si terrà in una stanza, mentre quella di domani fuori all'aperto.
Raggiungiamo il resto degli invitati che si trovano in piedi a scambiare chiacchiere tra di loro. E menomale che dovevano essere circa 60 persone.
Ce ne sono almeno un centinaio.
<< Ei Tom!>>
Papà chiama un uomo di fronte a noi alto sulla sessantina affiancato da una bella signora in tiro vestita di blu.
<< William amico mio! Tanti auguri ancora a te e la tua signora>>
Dice con un calice in mano.
<< Grazie di cuore a entrambi di essere qui. Questa è mia figlia Rosie.
Rosie, questo grand uomo di fronte a te è il marchese Renaldi e sua moglie Cindy.>>
Ci presenta e il marchese mi fa il bacia mano mentre, sua moglie una leggera stretta.
Arrossisco per un attimo dalla timidezza.
<< Molto piacere.>>
Dico a voce strozzata.
È invitata anche la regina Elisabetta?
<< Il piacere è tutto nostro, tuo padre ha parlato molto di te e della vostra riconciliazione. Will perbacco, non mi avevi mai detto che ti assomigliasse  così tanto. Hai un incanto di figlia.>>
<< In realtà ha preso tutto da sua madre.>>
Ribatte papà. Kelly mi accarezza la schiena e mi lancia uno sguardo comprensivo.
<< La ringrazio marchese. Però posso confermare che il carattere è tutto di mio padre.>>
Sbuffiamo tutti in una risata leggera.
<< Hai stoffa da vendere allora ragazza. Prenderai le orme di tuo padre?>>
Proprio quando sto per rispondere papà mi anticipa.
<< Non proprio, a prendere le mie orme sarà Daniel, il figlio di Kelly. Rosie vuole laurearsi in musicologia. Nel prossimo semestre farà un audizione che potrebbe farla accedere alla Julliard.>>
Ho raccontato della Julliard a papà in questi giorni.
Ma dopo quello che è successo con Clark dubito su tutto quanto..
<< Beh, incrociamo tutti le dita per te.
Se ti può interessare, nostro figlio Jason insegna alla Julliard. Potrebbe darti qualche dritta, anche se sono sicuro non ne avresti bisogno.>>
Spalanco gli occhi di colpo.
<< Oh davvero? Accetterei volentieri qualche dritta, infondo chi è che non ne ha bisogno. Sarebbe molto importante per me.>>
Sembro quasi disperata ma è tutto ciò che mi serve qualche consiglio.
<< Oh cara, Jason sarà più che felice di aiutarti. Eccolo lì.. Jason!>>
La moglie del Marchese, Cindy, chiama suo figlio che si trova a soli due metri da noi voltato di spalle.
Si gira sentendosi chiamare e posa immediatamente gli occhi su di me.
Ha i capelli lunghi e scuri, buttati all'indietro con un po' di gelatina, occhi chiari e fisico tonico e slanciato.
Il ragazzo, liquidando con delle scuse la donna con cui stava parlando, ci viene incontro.
<< Jason, lei è Rosie, figlia di Will.
Sai, andrà alla Julliard, magari potresti aiutarla..>>
Dice il Marchese al figlio.
Jason mi guarda attentamente da capo a piedi, porgendomi un bel sorriso.
<< Perché no, molto volentieri.>>
Ho perso il conto di tutte le volte che ho arrossito da quando sono qui.
Jason sembra simpatico.
<< Benissimo. Nel frattempo che voi giovani vi conoscete meglio, noi vecchi andiamo a bere qualcosa prima di mangiare.>>
Annuncia Kelly facendomi l'occhiolino.
<< È stato un piacere.>>
Dico ai Marchesi e vengo immediatamente ricambiata.
Nel momento in cui si allontanano resto con Jason.
<< E così a stento so come ti chiami ma abbiamo già una cosa in comune, promette bene.>>
Commenta con voce limpida a tratti rauca.
<< Già. Davvero insegni alla Julliard? Credevo che ai figli di nobili in questa gioventù piacesse navigare nella ricchezza.
Scusami, non volevo essere superficiale.. Una battuta riuscita un po' male..>>
Come mi è venuto in mente.
Mi mordo fortemente la lingua per aver già fatto la prima figuraccia di questa sera.
<< Non hai motivi di scusarti, lo penso anche io questo, senza presunzione, ovvio.>>
Facciamo piccoli passi a vuoto quando la cameriera -che indossa abiti più eleganti dei miei- ci porge due bicchieri di vino.
<< Comunque si, insegno alla Julliard da circa due anni dopo essere stato studente. Tu..studi lì? Non mi sembra di averti mai vista, non avrei mai dimenticato il volto di una ragazza così carina.>>
Porto i capelli dietro un orecchio per l'imbarazzo. Jason sembra un ragazzo dolce.
E senza peli sulla lingua.
<< Non ancora, studio alla Columbia University musica ma il rettore della mia università mi ha proposto un'audizione.>>
Assume un espressione a dir poco sorpresa.
Ma non quanto la mia dopo aver realizzato che ho ancora due giorni per finire di scrivere la mia canzone.
<<  Parli delle audizioni di Gennaio, per le candidate alla borsa di studio?
Quale strana coincidenza.. sono uno dei giudici.>>
Il vino mi va quasi di traverso.
<< O mio Dio, sul serio? Scusa l'esaltazione, ma l'ultima cosa che mi sarei aspettata questa sera è proprio quella di conoscere chi giudicherà in parte la mia audizione.>>
Stranamente la notizia non mi porta ansia o angoscia, ad essere sinceri sono contenta.
Non mi aspetto assolutamente di essere carina con lui così da poter passare l'audizione, non sarebbe proprio nella mie più lontane intenzioni.
Non mi precludo però di farci "amicizia", non conosco proprio nessuno qui.
Beh, proprio nessuno no.
Eccolo lì.
Sapete quella sensazione di quando state sott'acqua e cercate di risalire per prendere l'aria?
Ecco. Questo è l'effetto che mi fa  rivedendo Daniel, dritto di fronte a me, con lo sguardo cupo posato sui miei occhi.

Uncover.    #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora