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Daniel's pov.

Mi sta fottutamente mandando fuori di testa.
È irritante vederla così altezzosa.
La amo proprio per la sua semplicità e invece oggi ha deciso di sfidarmi e farmi incazzare. Devo solo mantenere la calma in mezzo a questi rincoglioniti. Se non ci fosse stata Rosie lì presente prima, probabilmente avrei sbattuto la porta in faccia a tutti o avrei cercato una scusa per togliermeli dalle palle.
È invece eccoci qui in un locale del cazzo dove tutti hanno deciso di fare le solite cose: bere, ballare, scopare e vomitare per poi dormire.
Ma sta volta non mi metterò a fare la guardia di turno ad ognuno di loro;
mi interessa solo di Rosie. Non è nemmeno abituata a bere così..
Però potrei approfittarne tra poco, quando comincerà a sentire l'effetto dell'alcol, per potermela portare via e tornare a casa.
Gli shott sono ancora lì, sotto il suo mento. Tutti gli altri invece se li sono già scolati.. Li guarda come se si stesse chiedendo "Devo davvero berli in un solo sorso?" come se avesse paura di non riuscirci. È proprio quando fa così che mi ricorda perché la amo.
A volte cerca di essere trasgressiva e fare cose che fanno le altre ragazze della sua età normalmente, ma che lei non ha mai fatto.. Per poi vederla impacciata, ingenua, così innocente.
Beve gli shott senza intoppi anche se ne cade qualche goccia sulla sua maglia. Strizza gli occhi e si pulisce gli angoli della bocca con le dita.
Ecco. È diventata tutta paonazza.
Quanto è bella cazzo..
<< Sono tutti a ballare. Vieni con me?>>
Chiede ridondante.
<< No, non ballo. Hai bevuto e fatto ciò che volevi, ora possiamo andarcene?>>
Scuote la testa e si scioglie la coda.
Daniel cazzo stai calmo.
<< Non ho fatto ancora tutto ciò che volevo. Perché non vuoi ballare con me?>>
Canzona strusciandosi addosso a me.
È vestita più di quanto un'uomo si aspetti in una discoteca, eppure riesce ad essere sexy senza fare nulla.
<< Perché fai sempre l'opposto di ciò che ti chiedo.>>
Afferro le sue spalle e le faccio prendere distanza.. Se continua a strusciarsi così non sa a quali danni potrebbe andare incontro.
Mi guarda rattristita ma si rimette subito dopo a ridere. È già andata..
<< Lo so. Va bene, allora faccio così:
Potresti farmi altri due di questi per favore?>>
Ma che cazzo fa? Vuole bere ancora?
<< Vorrei ricordarti che domattina dobbiamo alzarci presto per andare a vedere l'appartamento del tuo pianista, ma se hai cambiato idea perfetto, non volevo altro.>>
Mi viene da vomitare se penso al fatto di avergli ricordato di questo impegno.
Il barman le consegna gli shott e lei batte le mani come una bambina.
<< Non darle più nient'altro, nemmeno se te lo chiede.. Chiaro?>>
Avverto il tizio dietro il bancone.
<< Sei un guastafeste, dovresti rilassarti. Io vado a ballare con le tue ex fidanzate.>>
Mi viene voglia di tirarmela per un braccio ma mi sfugge sotto gli occhi.
La squadro mentre raggiunge la pista e gli altri.
Cazzo sta seriamente ballando. Le mie narici si dilatano e non posso stare qui fermo a vedere come se la spassa, potrei scazzare a chiunque. Devo prendermi almeno una birra.

Trascorrono 5 minuti e sembrano cinque ore. La mia bottiglia di birra è ancora mezza piena.
Non riesco a fare altro se non tenere fermi gli occhi su Rosie.
So che in fondo si sta comportando così per tutta una serie di ragioni.
In realtà non ha alcun diritto di essere ancora arrabbiata con me dato che è lei che sta lì a ballare e farsi notare dagli altri, per giunta ubriaca.
<< Gheller!>>
Vorrei bestemmiare quando sento la voce di Melissa dietro la mia nuca.
Perché cazzo urla?
<< Che c'è, ancora non ti sei scopata nessuno?>>
Mi afferra la maglia per poi mollarla.
Il suo tocco mi dà fastidio, eppure prima mi piaceva, o meglio, mi limitavo a chiudere gli occhi e godere.
Non so perché la tratto così. Non potrei tollerare qualcuno che parli in questo modo a Rosie. Il solo pensiero mi fa prudere le mani.
<< No. La tua principessa si è proprio scatenata sta sera.. Quasi quasi comincia a starmi simpatica.>>
La osserva con il capo inclinato.
<< Puoi evitare di guardarla così? Non te lo chiederò due volte>>
Le sgrido, anche se con tutta questa musica a palla sembra tutto tranne che un'incazzatura.
<< Che vuoi? Le cose belle sono fatte per essere guardate.>>
Se non fosse una donna adesso la sua faccia sarebbe sfregiata.
<< Si ma non Rosie.>>
Oppongo. Mi da il tormento il fatto che venga guardata da altre persone oltre me.
Prima di conoscerla non mi sarei nemmeno girato per strada a guardarla.. Così candida, pura. Tutto l'opposto dai miei canoni.
Guardo Melissa e mi chiedo come cazzo ho fatto tutto questo tempo a scoparmi una come lei.
<< Non puoi addirittura essere geloso. E poi una volta ti piaceva pensare di fare una cosa a tre.>>
Dice afferrandomi il laccio della mia felpa. Di nuovo.
<< Smettila di toccarmi.>>
Mi alzo dallo sgabello e bevo un po' della mia birra ancora intatta.
Non sarei dovuto venire in questa bettola, devo solo beccare il momento giusto per andare dritto da Rosie e prendermela, punto.
<< E tu smettila di fare lo stronzo. Siamo sempre tuoi amici, non puoi trattarci come se fossimo merde adesso che ti sei fidanzato.>>
Il tono di Melissa è diverso dal suo solito. Sembrava addirittura essere seria.. Non me ne fotte un cazzo comunque, voglio solo che Rosie facc..
Dov'è finita??!
<< Mi sembra di parlare con il muro.. Per tua informazione sono ancora sobria.>>
Avverto l'offesa di Melissa ma non le presto attenzione.
<< Ti ho sentito. Non vedo più Rosie cazzo.>>
La cerco disperatamente tra la gente da lontano.
Come ho fatto ad avere smesso di guardarla per due secondi e averla persa di vista subito?
<< Non può essere scappata rilassati. Sarà sicuramente qui.. O magari in bagno..>>
È la parola "rilassati" che mi fa incazzare.. Lei non ha qualcuno come Rosie quindi non può sapere cosa significa averci a che fare.
<< Non è in sè, e se le fanno del male? Vado in bagno a controllare.>>
Non riesco a concepire qualcuno che le faccia del male.. Finirei per trascorrere l'ergastolo.
Mi sento vicino nel lanciare la birra per il nervosismo, però mi ricordo di non essere a casa mia quindi cerco di darmi una calmata.
<< No fermo, non puoi andare al bagno delle ragazze. Ci sono i buttafuori e Rosie te la puoi scordare.>>
Cosa?? E chi cazzo se ne importa dei buttafuori?
<< Vado lo stesso.>>
Sto per rialzarmi quando ad un certo punto vedo al bancone antistante da dove sono io una folta chioma bionda che conosco.
E... con chi cazzo sta parlando Rosie? Il ragazzo vicino a lei, troppo vicino a lei, le sorride sfiorandole un braccio.
Mi si gela il sangue nelle vene.
Rosie ad un tratto, sbronza da paura, mi punta addosso uno sguardo infuocato.
Ah ora pretende anche di incazzarsi? E per cosa poi, dato che mi snobba da quando siamo arrivati??
Sento ridacchiare la mia EX compagna di scopate.
<< Si dà da fare la ragazza. E tu sei qui come un coglioncello a fartela fare sotto i baffi.>>
Mi trattengo a stento dal rovesciarle addosso il drink che ha in mano.
<< Sta' zitta.>>
Ci manca solo la sua presa per il culo. Io cerco di ragionare e fare la cosa giusta e lei mi istiga ad essere me stesso.. Quindi: andare lì, tirare un pugno al tizio, caricare Rosie sulla spalla per poi andarcene da questa merda di posto.
Rosie ogni tanto mi tira un'occhiataccia e siccome sembra che a lei piaccia farmi arrabbiare, ride falsa al tizio pelato con lei.
È pelato, ma soprattutto non sono io. Allora perché ci parla? Che cosa si staranno dicendo?
Basta. Lascio Melissa che ordina altre cose da bere e vado dritto da Rosie.
Supero la folla facilmente per fortuna, altrimenti mi toccava ammazzarli tutti.
<< Daniel!! Che piacere vedere che hai deciso di stare con la tua ragazza piuttosto che li seduto a non fare un bel nientee!>>
Cristo, è davvero troppo fuori di sé.
Il tizio accanto a lei arretra vista la mia faccia da pazzo furioso.
<< Rosie>>
L'avverto ma lei mi guarda esasperata coprendosi le orecchie con le mani.
<< So cosa stai per dirmi, vattene.. Però non prima di averti presentato il mio nuovo amico Rupert. Rupert lui è il mio noiosante ragazzo.>>
Non riesce nemmeno a dire parole che abbiano un senso.
Questo Rupert, fatto come una pigna, mi porge la sua lurida mano, ma io mi limito a fargli un cenno. Non vale la pena fare una scenata, avendo a che fare con un'alcolizzata e un tossico. Sarebbe come litigare con i tavoli di questo fottuto bar.
<< Non credi di stare esagerando?>>
Le dico visto che sta ancora bevendo.
Butta giù uno shott di quello che sembra essere whisky.
<< Senti, mi hai stufata. Sono giovane, e ho bisogno di svagarmi anche io ok? Se tu hai deciso di essere vecchio non è colpa mia. Poi dopo tutte le cattiverie che mi hai fatto è il minimo lasciarmi fare quello che voglio.>>
Cerco di ignorare le merdate che mi lancia contro anche se so che ha ragione.
<< Starai male.>>
Le dico.
<< E allora? Che ti importa? Mi aiuterà il mio nuovo amico. Lo sai che è un produttore cinematografico??>>
Sbuffo. Nemmeno presto attenzione a quello che dice, a stento riesco a capirla.
<< Basta. Andiamo.>>
La tiro per un braccio e lei inaspettatamente si lascia portare.
<< Ciao Rupert! Scusalo per la sua antipatia!>> Urla nel vuoto, dato che tanto il tizio è nel suo bel mondo affogato dal rossore dei suoi occhi.
Ad un certo punto in mezzo alle persone che ballano, Rosie si dimena e si libera dalla mia presa. Cazzo, già non si vede niente in mezzo a questi sciroccati..
Mi ritrovo di fronte una Rosie mai vista in vita mia così. Comincia a ballare di fronte a me. È sudata da morire, i trucco le cola e i capelli sono appiccicati sulla sua faccia. Una visone spettacolare.
È una pessima ballerina ma mi eccita lo stesso vederla muoversi così, per me. Per quanto vorrei riacchiapparla non ci riesco, sono troppo preso dal movimento dei suoi fantastici fianchi.. Cazzo.. Devo tornare in me e perseguire quello che stavo facendo.
Ma si avvicina e ballando, si struscia sulle mie gambe. L'alcol le infonde coraggio.
<< Non mi piace il fatto che tu lo stia facendo qui in mezzo alla gente quando potresti darmi l'esclusiva a casa. >>
Le dico in tono di ordine, ma in realtà è una preghiera.
<< Ma ora siamo qui, rassegnati. Nemmeno puoi scoparmi.>>
Dice divertita ma poi si copre la bocca rendendosi conto delle sue inaspettate parole. Mi viene da ridere.
<< Ti piace farmi vedere che anche tu puoi avere controllo su di me così? Brava, ma ora smettila.>>
Cerco di afferrarla ma continua a sfuggirmi scostandosi.
<< Bla, bla, bla, bla..>>
Scuote la testa coprendosi di nuovo le orecchie. Si sta comportando da bambina e il mio fegato non ce la fa più.
<< Sei arrabbiato con me?>>
Chiede di punto in bianco.
Rosie mi getta le braccia al collo e si solleva per baciarmi un orecchio.
Nonostante sia piacevole mi scosto.
<< Sempre.>>
Mi mette il muso.
<< Beh anche io sono sempre arrabbiata con te. Non ti degni neanche di fare la cosa giusta per me, nemmeno una volta. Mi hai fatto rovinare il rapporto che cercavo di costruire con mio padre. E tutto solo perché sei un'egoista. Dovrebbero darti il premio Nobel per la pac.. No, volevo dire per l'odio.>>
Ride istericamente.
Quando parla così si avvale della facoltà di farmi sentire uno schifo.
Penso di meritarlo, quasi sempre.
Però è una stronza per farmelo pesare ogni volta. Voglio cambiare, migliorare per lei. E sembra che non capisca che ci sto realmente provando. A volte penso che la cosa giusta da fare sia lasciarla vivere la sua vita senza che io la intralci.
Ma ha ragione: sono fottutamente egoista e non lo farò mai.
<< Lo sai che mi dispiace, non ne avevo l'intenzione. Volevo solo proteggerti.>>
Mi sento spintonato, ed è difficile mantenere la calma. Soprattutto se poi Rosie mi accusa senza essere pienamente cosciente.
<< Si che ne avevi l'intenzione. Volevi a tutti i costi rendermi di tua proprietà portandomi via da casa e non hai colto occasione migliore di sta mattina.>>
Urla a squarciagola da avere il fiatone.
<< Vorrei ricordarti che tuo padre voleva cacciarti di casa.>>
Mi pento subito nel momento in cui vedo sua espressione cambiare radicalmente..
Però se lo merita, deve capire che non è sempre colpa mia cazzo.. Will è stato veramente un pezzo di merda a trattarla così. Se non fosse stato suo padre probabilmente sarebbe finita male lì sul momento.
<< Si ma a causa tua. Anzi a causa nostra. Che importa, tanto vinci sempre tu non è vero? Mi hai avuta.
Sono di tua PROPRIETÀ come ti piace pensare. Probabilmente nemmeno mi ami..>>
Eh??
Che diavolo le sta prendendo?! Perché fa crollare tutte le certezze che aveva?
Il mio subconscio mi ricorda che è ubriaca e che non dice sul serio, ma ogni parola fa male cazzo.
<< Quindi è questo quello che pensi?! Che non ti amo?!>>
Come le viene in mente una cosa del genere???!
Ha sbattuto la testa cazzo, dovrebbe averlo capito ormai che senza lei non posso stare.
<< No. Secondo me no. Tu mi desideri, ma non mi ami. Ti sei infratuato di me.. Ehhhhmm.. Volevo dire infatuato.>>
È arrivata al culmine.. Tra poco non si reggerà nemmeno più in piedi.. Ma non me ne frega più niente a questo punto.
Come si permette di mettere in discussione il mio cazzo di amore per lei??!!
Mi gonfio il petto prima di sparare la cazzata più grande che potessi dire.
<< Mi sa che hai ragione.. Già. Non ti amo.>>
Mi guarda come se avesse visto un cadavere.. È ancora sbronza ma ha la faccia di chi cerca di capire cosa stia succedendo.
<< Bene ora che hai scoperto la verità ti lascio al tuo auspicato divertimento.>> Aggiungo da arrogante quale sono.
Non mi sembravo convincente a dirla tutta, e comunque non sarei riuscito ad esserlo pur volendo.
Ma capisco da quando si chiude a riccio che le mie parole hanno fatto effetto.
Come diavolo ha fatto a crederci veramente?
Non lo so ma devo allontanarmi da lei prima che ci ripensi e la consoli tra le mie braccia, dicendole migliaglia di volte che è la cosa migliore che mi sia mai capitata.

Uncover.    #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora