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Qualcuno urla. Urla davvero forte e sinceramente non riesco concepire il significato di ciò che dice.. So solo che è una voce piuttosto assordante nonostante sia qui fuori la mia stanza.
Ma non me ne occupo, non ho nemmeno le forze per recuperare il cellulare e vedere che ore sono.
Il braccio di Daniel mi avvolge e anche se vorrei alzarmi una volta per tutte, decido di restare qui altri 10 minuti. Non riesco nemmeno ad aprire gli occhi, ho un sonno terribile.
Mi avvinghio ancora di più a Daniel, che mi coglie intrecciando le sue gambe alle mie.
Cerco di riprendere sonno ma non ci riesco. Cosa diavolo sta succedendo qui fuori?
Magari è un qualche vicino che si lamenta di una qualche stupidaggine o chissà..
Ad un certo punto però sento dei colpi alla porta che mi fanno sobbalzare.
<< Daniel>>
Bisbiglio preoccupata scuotendolo.
Fortunatamente apre subito gli occhi.
<< Ros..>>
Risponde con voce assonnata per poi richiudere gli occhi.
Cavolo no.
<< C'è qualcuno qui fuori, svegliati.>>
Lo scuoto ancora più forte.
....

<<Lo so che siete lì dentro!! APRITE!!!! >>
Mi viene quasi un attacco di tachicardia. Daniel spalanca gli occhi e mi fa segno di restare in silenzio.
Non ho mai avuto tanta paura in vita mia.. È per cosa poi? Per una sciocchezza.
Merda.
È mio padre che urla sfuriatamente.
In un attimo, un istante o forse una frazione di secondo, dopo vari tentativi di forzare la porta, questa si apre e tutto ciò che vorrei è sparire dalla faccia della terra.
Mi si ferma il cuore e fatico a respirare. Mi crolla il mondo addosso.
No, non sta succedendo veramente.
Io e Daniel siamo ancora qui nel letto, coperti dalle lenzuola e dalla vergogna, senza avere nemmeno il tempo di alzarci..
<< Cazzo lo sapevo!! Lo sapevo!!>>
Il volto impressionabile di mio padre, la faccia sconvolta di Kelly e l'espressione preoccupata di mia nonna sono tutte qui in piedi davanti il mio letto.
È finita. Cazzo è davvero finita.
<< Che ti dicevo?! Ne ero sicuro che ci nascondessero qualcosa!>>
Resto attonita, con la bocca aperta, non sono in grado nemmeno di battere ciglio. Mi sento improvvisamente debole fisicamente, la mente annebbiata.. La stessa sensazione di quando ti rendi conto di stare per svenire.
<< Daniel..>>
Pronuncia Kelly verso suo figlio con le lacrime agli occhi.
Mi manca l'aria..
Daniel si alza dal letto con sangue freddo e avanza verso i nostri genitori irrequieto. Come riesce a reagire? E perché io invece sento che il mondo intorno a me si è fermato?
<< Cosa?! Cosa mamma?! Che c'è, siete tutti sorpresi adesso?!>>
Esclama allargando le braccia.
Devo fare qualcosa.. Qualunque cosa.
<< Sorpresi?!!! Ti sei approfittato di mia figlia!! Ringrazia che sei il figlio di tua madre, o a quest'ora ti avrei messo le mani addosso! E tu!>>
Papà mi punta il dito.. Ed è come se fosse un coltello che sta per trafigermi lo stomaco. Fa male, malissimo.
<< Cosa diamine ti viene in mente?! Ti rendi conto della gravità della situazione? Tutto mi sarei aspettato, ma di certo non questo! Non da te Rosalinda!>>
Rosalinda.. Non mi ha mai chiamata in questo modo.
Non so cosa sia peggio.. Le urla di mio padre o la disperazione di Kelly.
<< Papà posso spiegarti..>>
Tento avvicinandomi ma Daniel si mette davanti a me come una corazza, come per proteggermi.
<< No Rosie, non ti azzardare. Non devi dare spiegazioni proprio a nessuno! Will, cazzo.. Ma ti senti quando parli? Sai bene che non mi sono approfittato di tua figlia. Non l'ho mai fatto! Me ne sono innamorato ok??! Se pensi che possa interferire con la tua carriera.. avanti, mettimi pure le mani addosso, ma sappi che non cambierà nulla tra me e Rosie.>>
Papà cammina velocemente avanti e in dietro con le mani sulla nuca, arrossito dalla rabbia, cerca di non cedere alla possibilità di saltargli addosso e picchiarlo.
<< Perché nascondercelo in questo modo.. Perché non dirci nulla?>>
Interviene Kelly che cerca di calmare le lacrime.
<< Lo avremo fatto Kelly, te lo giuro. Avevamo deciso di farlo oggi.
Non pensavamo di poter scatenare una reazione simile..>>
Dico io cercando di essere il più razionale possibile.
<< Una reazione simile?! Come pensi di poter reagire trovando tua figlia nello stesso letto con il figlio di tua moglie??!! Comee?!!! Dovevo immaginarlo. Che stupido.. Che stupido!>>
È fuori di sé, non lo riconosco più.
Me lo sentivo che sarebbe successo. Il mio sesto senso cercava di avvertirmi e io non gli ho dato retta.
<< Papà ascoltami. Hai tutte le ragioni del mondo e non riesco a biasimarti se adesso sei arrabbiato. Non era così che volevo andassero le cose, non era così che volevo lo scoprissi. Ma è vero, e Kelly, parlo anche a te.. Io e Daniel ci siamo innamorati.. Non vi chiedo di mettervi nei nostri panni, né tanto meno di far finta di niente. Ma solo di comprendere il fatto che poteva succedere a chiunque, in qualsiasi momento, in qualsiasi contesto.
Io e Daniel non siamo fratelli, papà.
E lo sai anche tu.>>
Non so proprio come abbia fatto a prendere la palla al balzo e tentare di calmare le acque. Non mi aspetto che mi perdoni, ma nemmeno voglio essere giudicata per i miei sentimenti.
Perciò se mi devo battere, lo farò.
<< No. Mi dispiace, ma io non la vedo in questo modo. Sono deluso, deluso da voi.>>
Risponde mettendosi a sedere sul pouf. Kelly ha un aria sbandata, intorpidita.
<< Will, sono ragazzi, siamo stati tutti giovani. Non credi di esagerare?>>
Commenta mia nonna in nostra difesa. C'è anche lei, me ne ero quasi dimenticata. Ma è una fortuna ad averla qui in questo momento.
Daniel si strofina le mani sul viso ma non si allontana da me neanche di mezzo passo.
<< Tu lo sapevi non è vero?>>
Sbotta papà alla nonna. Giuro di non averli mai visti parlare tra loro..
Lei un po' intimorita non si esprime, ciò fa capire a mio padre che io glie ne avevo già parlato. Non capisco che importanza abbia. Nonna non gli avrebbe mai spiattellato in faccia un mio "segreto", avrebbe dovuto metterlo in preventivo questo.
Non voglio che scateni la sua collera contro di lei adesso..
Daniel mi da una schicchera e mi scruta interrogativo. Non sa che mia nonna era informata, ma adesso non avrebbe senso prendere il discorso dato che è tutto il mondo a saperlo.
Papà sbuffa in una risata isterica e si rialza nuovamente camminando a caso per la stanza.
<< Will aspetta, Susan ha ragione.. forse è il caso di far parlare i ragazzi.>>
Kelly fortunatamente e inaspettatamente, cerca di mettere le buone insieme alla nonna.
Ma conosco mio padre..
<< Ho già sentito abbastanza. Non voglio sentire un'altra parola al riguardo.>>
Mi fanno talmente male le frasi di mio padre. Nemmeno riesce a guardarmi negli occhi. Come può non capire?
Perché prendersela così tanto? Io proprio non capisco.
<< Fai come vuoi Will, ora lo sai. Io e Rosie stiamo insieme, che ti piaccia o meno.>> Fa Daniel prendendomi la mano.
<< Dopo tutto quello che ho fatto per te, dopo tutte le volte che ti ho tolto dai guai.. È così che mi ripaghi? Mia figlia?!>>
Papà aumenta nuovamente il tono di voce e sta volta avanza verso Daniel che è pronto a qualsiasi cosa. Ma io cerco di mettermi nel mezzo, non voglio che finiscano per picchiarsi ed io soprattutto non potrei mai prendere le difese di uno di loro in questo caso.
<< Ma che bravo, quando la situazione ti è scomoda sai fare ciò che ti riesce meglio, ovvero rinfacciare. Ma sai che c'è? Se la metti in questo modo tolgo volentieri il disturbo da casa tua. Anzi togliamo il disturbo. Se pensi che io e Rosie vivremo in una merda di casa dove puoi screditarci gratuitamente te lo puoi scordare.>>
Daniel non migliora le cose in questo modo, ma lo lascio fare. Infondo sta difendendo la nostra relazione, e non potrebbe rendermi più felice.
<< Kelly, ma senti come parla tuo figlio?? Io non ti sto rinfacciando niente, perché ti voglio bene e non potrei mai farlo. Si chiama "puntualizzare" e se vuoi davvero andarte da casa allora sei libero di farlo, ma non ti permetto di decidere per mia figlia. Lei non andrà da nessuna parte.>>
Cosa? Ok, è il caso che gli dica adesso io come stanno le cose. Non ho più 11 anni e non può decidere adesso, a 18 anni, cosa devo fare io della mia vita.
Devo prendere la parola.
<< Papà, io andrò alla Juilliard al 99%.
Avevo già deciso di trasferirmi e Jason Renaldi mi avrebbe dato una mano in questo, si è offerto lui stesso. Mi ha anche proposto lì un lavoro.
Io e Daniel abbiamo parlato di convivenza proprio ieri..>>
Guardo Daniel negli occhi e gli accenno un sorriso.
Ecco la notizia bomba che sta per scoprire anche lui stesso.
<< E abbiamo deciso di andare ad abitare insieme. So che è l'ultima cosa che avresti voluto sentire. Ma è il caso che anche io decida cosa fare della mia vita. Mi dispiace dovermene andare, ma ciò non significa che il nostro rapporto termini qui. Verremo a trovarvi o verrete voi, non importa, ci vedremo.
È passato tanto tempo papà, ma non sono più una bambina, non sono più la bambina che hai lasciato 7 anni fa.
Spero che tu capisca.>>
Sapevo già, prima di iniziare a parlare, di trovarmi con le lacrime sulle guance, ma sento la mano di Daniel strofinarmi la schiena per darmi forza, sostegno.
Lo guardo e vedo che vorrebbe scoppiare dalla gioia per la mia decisione definitiva.
Ne riparleremo sicuramente tra poco.
Io in realtà non ho mai avuto dubbi, solo un po' di timore quello si. Ma ho sempre saputo di voler stare con lui, il più tempo possibile.
Papà è lì con le braccia conserte che pensa.
La nonna mi raggiunge parallelamente a Daniel, alla mia sinistra e mi abbraccia.
Kelly, anche lei è con noi, la sua espressione favorevole mi toglie già un peso dal petto.
<< Will. Posso parlarti due minuti qui fuori?>>
Domanda nonna a papà mezzo minuto dopo.
Papà non le risponde o meglio fa finta di non sentire.
<< Will. Per favore. È di mia nipote che stiamo parlando.>>
Puntualizza.
Mi chiedo cosa abbia intenzione di dirgli, è improbabile da immaginare.
Papà dopo un po' sbuffa a annuisce sconfitto.. E così con l'approvazione di Kelly con un cenno, papà e nonna escono dalla camera insieme.
Sospiro di colpo e abbraccio Daniel, ne ho bisogno. Nemmeno fossimo stati in guerra..
<< Tutto ok?>>
Chiede asciugandomi le lacrime con la mano.
<< Si credo. Non me lo aspettavo..>>
I singhiozzi si placano grazie a lui.
<< Lo so. Nemmeno io, ma meglio così. Ci siamo tolti il pensiero e vedrai che andrà tutto bene, fidati. Se non vorrà accettarlo sarà un suo problema.>>
Annuisco per dargli ragione.
In fin dei conti non posso rinunciare alla persona che amo per evitare discussioni o tensioni, o anche solo per rendere felice mio padre, non esiste proprio al mondo.
Kelly si raschia la gola per ricordarci di essere qui tra noi.
<< Avete combinato un bel casino voi due. Avreste potuto dirlo perlomeno a me, così che io potessi aiutarvi ad affrontare Will. È una testa calda, e tu lo sai bene Rosie..>>
Dice e nel frattempo Daniel mi sussurra all'orecchio:
<< Ora sappiamo da chi ha ripreso sua figlia.>>
Ma non gli rispondo essendo concentrata sulle parole di sua madre.
<< Lo so. Mi dispiace, non finirò mai di dirlo Kelly. Però permettimi di dire che di una cosa sola non sono dispiaciuta. Ovvero quello di provare qualcosa per una persona.
La gente mi ha sempre detto che bisogna seguire il cuore, qualsiasi contesto esso sia.>>
Kelly prende le mie mani tra le sue e mi guarda comprensiva.
<< Lo so tesoro, lo so. Io sono dalla vostra parte comunque.. Tuo padre ha solo bisogno di sbollire e realizzare. Non vi preoccupate.>>
Spero solo che Kelly abbia ragione..

Uncover.    #WATTYS2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora