//capitolo uno\\

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-Beth, tesoro, grazie a Dio sei arrivata, mi devi dare il cambio. Ho male al polso e la vedo dura fare serata con un polso dolorante e...-

-Tranquilla Tania, ho capito, non ti preoccupare.-

-Grazie, grazie, grazie. Io ora scappo a casa vista la situazione e ne approfitto per studiare altrimenti l'esame non lo passo neanche morta!-

Disse Tania ridendo e nel mentre metteva tutte le cose che le servivano nel suo borsone. Se lo mise in spalla, schioccò un bacio sulla guancia di Elizabeth, che per comodità si faceva chiamare semplicemente Beth e uscì velocemente dal locale.

Beth ne approfittò e provò a vedere se c'era tanta affluenza e sì, c'erano tantissimi uomini e persino donne. Si rassegnò, mai quel locale aveva fatto una serata vuota, senza clienti, aveva sempre almeno una ventina di uomini ad assistere agli spettacoli delle ragazze.

Beth finì di prepararsi, ritirò i trucchi nella sua trousse e finalmente era pronta. Trovava molto fastidioso il perizoma di quella sottospecie di divisa. Provò a non pensarci e infilò le sue scarpe con un tacco vertiginoso e uscì per fare il suo spettacolo ancora una volta.

Camminava come solo lei sapeva fare, alcune delle ragazze la trovavano inadatta a fare quel lavoro solo perché era lievemente più bassa delle altre e di conseguenza non aveva di certo delle belle gambe lunghe come quelle di Camilla, ma aveva molto altro da offrire agli occhi dei clienti.

Ci teneva abbastanza alla sua forma fisica e proprio per questo andava a camminare al mattino presto, ma ci teneva molto anche alla buona cucina e questo si vedeva abbastanza.

Camminava con passo quasi felpato, imitando un gatto aggraziato, chiuse le mani attorno al palo e si sollevò per poi aggrappasi ad esso con le gambe, il tutto sempre con molta grazia ed eleganza.

Tra gli uomini che assistevano al suo spettacolo quella sera c'erano di nuovo anche i ragazzi che lei conosceva bene, gliene avevano parlato le ragazze dello strip. Erano ricchi quasi da far schifo per dei ragazzi poco più che ventenni, in più erano tutti molto belli, sempre parola delle ragazze.

Erano nei tavolini davanti alla sua postazione e la stavano guardando quasi come si guarda un'opera d'arte. Il rosso le fece segno di avvicinarsi e così lei fece, sempre con molta grazia e sensualità. Aveva in mano una banconota da cinquanta dollari, così lei come da copione in fondo, si abbassò lentamente e lui gliela infilò in quella sottospecie di reggiseno striminzito che aveva addosso.

Tornò al palo e continuò, impegnandosi a danzare, a muovere i fianchi e a incantare i ragazzi. Axl disse qualcosa all'orecchio di Izzy ed egli si alzò per andare chissà dove, Beth scese piano piano per poi finire in una spaccata.

Duff prese un sorso della sua birra e Beth si rialzò con molta grazia. Lui era come rapito, era così preso dalla ragazza che non si accorse nemmeno che Axl lo stava chiamando. Si voltò verso l'amico.

-Allora, hai preso la decisione?-

Chiese Duff ad Axl che era sempre lui ad avere l'ultima parola su molte cose.

-Sì, lei!-

Disse indicando Nikki, nonché Beth, ma tutte le ragazze del locale avevano una sottospecie di nome d'arte. Duff ne era contento e subito dopo arrivò Izzy e dietro di lui c'era il proprietario del locale, Nick.

Era un uomo di mezza età, con la pancia da birra e un riporto troppo evidente che faceva notare ancora di più il fatto che perdeva i capelli e che si stava stempiando.

-Dobbiamo parlarti Nick.-

-D'accordo, ma nel mio ufficio.-

Disse lui preoccupato, andarono tutti tranne Duff che si era perso ancora una volta a guardare Beth e nel mentre continuava a sorseggiare la birra.

𝑨𝒑𝒑𝒆𝒕𝒊𝒕𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒔𝒆𝒅𝒖𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora