//capitolo quattordici\\

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Aprì la porta da sola visto che si era ricordata di portarsi dietro le chiavi e il primo che vide fu Axl a gambe all'aria sulla poltrona con i capelli che toccavano terra.

-Axl, ti vuoi far andare il sangue al cervello per caso?-

-Più che altro aspetto che ci vadano le idee e comunque non sapevo più come stare. Non trovavo una posizione comoda.-

-Seduto sarebbe meglio, secondo me.-

Axl si alzò con un po' di fatica e poi si stravaccò sulla poltrona.

-Non mi vengono idee...-

Disse facendo una faccia triste.

-Axl...magari è perché ci stai pensando troppo.-

Gli disse lei.

-Può anche essere, ma...non so, ho scritto ben poco per un'altra canzone.-

-E come la vuoi chiamare?-

-Sweet child o' mine.-

-Posso leggere?-

Chiese sendendosi sul divano.

-Certo! Io nel mentre vado a prendermi una birra e poi mi dici cosa te ne pare.-

Lei rispose con un sorriso e poi Axl sparì in cucina per qualche attimo. Beth iniziò a leggere e le piacque molto, trovava tutto molto dolce e le sembrava qualcosa che Axl avesse realmente provato e non un qualcosa di artificiale, giusto per scrivere qualcosa di un po' romantico.

-Che te ne pare?-

Chiese Axl sedendosi sulla poltrona e bevendo un sorso di birra fresca.

-È bellissima Axl. Posso sapere a chi hai pensato quando l'hai scritta?-

-Eh...beh...è una lunga storia e mi fa male quando penso a lei.-

-Oh. Mi spiace, ma quando vorrai raccontarmela sai dove trovarmi.-

Si sorrisero e poi furono interrotti da Duff con addosso solamente un asciugamano che gli stava anche corto visto la sua altezza.

-Ehi sugar, ben tornata!-

-Grazie! Quando dobbiamo andare dal veterinario?-

-Mi son lavato apposta! Mi vesto e poi sono pronto!-

-Va bene, allora ti aspetto qui.-

Dopo poco entrò di nuovo in cucina, però questa volta era vestito. Prese il coniglietto ancora dentro a una scatolina che gli aveva costruito lui apposta. L'aveva riempita con un pezzo di un asciugamano che Beth ormai usava per pulire quando rovesciava qualcosa, cosa che capitava milto spesso. L'aveva lavato lui stesso, un po' come gli era stato possibile.

Beth si mise alla guida e Duff si sedette sul sedile del passeggero a fianco a lei, con la scatolina sulle gambe.

-Sai, avrei tanto voluto prendermi un animaletto prima o poi perché mi sentivo sola e una volta ho incontrato un'anziana signora che aveva questo coniglietto tutto bianco sulle gambe che lo accarezzava e mi chiese se per caso l'avessi voluto prendere con me.-

Gli disse, era una cosa che voleva dire, ma aveva paura che poi l'avrebbero presa per una sciocca.

-Io invece una volta avevo un cagnolino, era un labrador e quando i ladri entrarono in casa per evitare che si mettesse ad abbaiare gli tagliarono di netto la testa, è stato da lì che mi son dato la colpa e non ho più preso un animale. Continuavo a pensare che se lo avessi tenuto con me in camera almeno sarebbe ancora vivo, ma poi ce l'ho fatta ad accettare la sua morte.-

𝑨𝒑𝒑𝒆𝒕𝒊𝒕𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒔𝒆𝒅𝒖𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora