JUSTIN POV'SStropiccio gli occhi, dopodiché, sbadigliando, sollevo lentamente il busto.
Dopo aver visto la scena pietosa che vige nella stanza crollo nuovamente sul divano in uno sbuffo.
Che tristezza.
Ieri, dopo la figura di merda di Kevin con Elly, io, Andrea e i fratelli Butler siamo rimasti nel salotto a parlare del più e del meno.
Più o meno.
Effettivamente quella di ieri sera non può essere considerata una vera conversazione.
Kevin infatti steso sul divano piangeva a dirotto, abbracciando un inquietante pupazzo a forma di fenicottero e lamentandosi di aver messo definitivamente a repentaglio la sua relazione con Eleanor. Ogni tanto implorava l'assistenza della sorella, che tuttavia è rimasta impassibile mentre lo osservava con un certo compiacimento contorcersi sul sofà. In tutto questo io ed Andrea siamo rimasti a guardarli, commentando ogni tanto la scena con battute e mezze risate. Gli altri poco dopo ci hanno raggiunti e il resto della serata l'abbiamo passata raccontando aneddoti sul nostro gruppo e sulle nostre "avventure", se così vogliamo chiamarle, per rendere anche i nuovi arrivati partecipi delle nostre idiozie. Intorno alle tre siamo crollati tutti.
Silenziosamente mi alzo e cercando di non dare fastidio a nessuno raggiungo la cucina.
Per poco non mi viene un mezzo infarto quando vedo una figura sbucare da sotto l'isola della stanza.
<<Oh Maria Vergine>> esclama Grace non appena si accorge della mia presenza, facendo cadere a terra un pacco intero di biscotti e combinando, come al solito, un grande casino. Maldestra e impacciata pure di prima mattina.
Sbuffo infastidito e noncurante mi dirigo verso il frigo, in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
<<Sai, sei un gran maleducato>> sbotta lei a mezza voce mentre le do le spalle <<Prima mi spaventi e poi neanche ti offri di aiutarmi a sistemare questo macello, di cui, se vogliamo dirla tutta, sei il principale responsabile>>
La ignoro e facendo finta di niente mi verso un bicchiere di latte.
Elly non ha un cazzo in frigo, come al solito. Mannaggia a lei e alla sua dieta vegetariana del cavolo.
<<No sai che c'è? Sei proprio uno stronzo. Ci può stare che non ti sto simpatica ma mi sembra decisamente esagerato il tuo atteggiamento. Non voglio costringerti ad essere mio amico, ma un minimo di rispetto da parte tua lo pretendo>>
Continuo ad ignorarla.
È possibile che in questa casa ci siano solo due carote e un cartone di latte?
<<Insomma...perché ce l'hai così tanto con me? Che ti ho fatto?>> mormora dopo qualche istante di silenzio.
Vedendo tuttavia che non rispondo borbotta seccata <<Fa niente, ci rinuncio >>
Mi volto nella sua direzione, sbattendo la porta del frigo, vuoto più del mio conto in banca al momento.
<<Sei irritante, disordinata, sbadata, lunatica, goffa e per finire in gran bellezza decisamente strana. Ti basta come spiegazione?>> ribatto sarcasticamente incrociando le braccia al petto.
<<Sinceramente no>> risponde mentre sollevata sulle punte dei piedi tenta di rimettere i biscotti a posto nella credenza <<Kevin è come me, forse peggio. Eppure non mi sembra che tu abbia tutti questi problemi con lui>>
<<Uh ho dimenticato>> aggiungo togliendole il pacco di dolci dalle mani e sistemandolo al posto suo <<Sei anche incredibilmente bassa>>
<<E questo sarebbe un insulto?>> ridacchia puntando il suo sguardo nel mio
<<Oh si>>
<<Io non credo. Sai che le ragazze basse sono più apprezzate dai ragazzi?>>
<<E questa stronzata chi te l'avrebbe detta?>>
<<Beh, si sa>> ribatte imbronciandosi
<<Si sa?>> ridacchio scuotendo la testa
<<Si sa, si>> afferma convinta, sollevando il mento quasi a sfidarmi di dimostrarle il contrario
<<Come vuoi>> scrollo le spalle, desideroso di chiudere il discorso <<Senti non c'è niente per la colazione, esco a comprare qualcosa. Dillo te agli altri>> aggiungo prima di andare a cambiarmi e uscireGRACE POV'S
Insopportabile.
Cafone.
Bipolare.
Se mi chiedessero di descrivere Justin in tre parole, probabilmente sarebbero queste quelle che utilizzerei.
Io e Kevin siamo tornati da poco a casa e ancora non riesco a togliermi dalla testa la discussione che ho avuto in mattinata con quel becero. Sono in conflitto con me stessa perché da una parte vorrei conoscerlo di più, dall'altra mi sento sempre così respinta da lui che alla fine abbandono ogni mia buona intenzione.
Resto stesa sul letto per un'altra mezz'ora, immersa in riflessioni di così alto spessore, fino a quando non sento il telefono vibrare. Visto che capita ogni morte di papa una cosa simile mi affretto a controllare di cosa si tratti.
Un sorriso spontaneo m'increspa le labbra; i ragazzi hanno creato un gruppo su telegram e hanno già cominciato a scrivere.Alex⚡️: Chi è il genio che ha creato questo orrore? Io vi avviso, se cominciate a mandare 2000 messaggi al minuto mi dileguo...
Amber🌴: Non rompere il cazzo. Questo gruppo è un'idea fantastica, anzi perché non ci abbiamo mai pensato? Siamo stati dei coglioni.
Elly: Foto del secolo per placare gli animi.Allega una foto di Kevin che dorme con la bocca aperta abbracciato ad Anacleto, il suo fenicottero. Scoppio a ridere. Devono avergliela scattata ieri notte nel sonno.
Bro: Elly okay che ti amo ma certe cose possiamo tenerle solo per noi?
Elly: Taci o mando pure quelle in cui hai la bavetta che ti cola dalla bocca.Kevin e Eleanor avviano una discussione virtuale a cui però non assisto visto che mamma ci chiama per la cena. Lascio il telefono sul letto e corro in cucina. Papà sta finendo di leggere le notizie del giorno dal suo quotidiano e come al solito non ci degna di un'occhiata.
<<Che si mangia stasera?>>
<<Pizza e patatine. Non avevo voglia di cucinare e poi è sabato>> sorride mamma prendendo posto a tavola, seguita a ruota da Kevin
<<O mammina, sei sempre la migliore>> mugugna ingozzandosi
<<Allora, com'è andata ieri? Io ed Harry abbiamo sentito la vostra mancanza >>
<<Parla per te>> interviene papà <<Io non stavo così bene da quando sei rimasta incinta Mary. Niente casino, nessun impiastro fra i piedi, tanto sesso>> sussurra infine lanciando un'occhiata maliziosa alla mamma
Ridacchio. È sempre bello assistere a queste loro scenate.
<<Ormai ho perso le speranze. Ragazzi confido in voi, non siate come vostro padre e soprattutto non imitatelo. È un pessimo esempio>>
<<Comunque, per risponderti, siamo stati bene. Abbiamo visto un paio di film, chiacchierato e poi ci siamo addormentati. Insomma niente di speciale>>
È stata l'esperienza più bella degli ultimi anni.
<<Sono contenta che vi siate divertiti. Uscite più spesso allora e se volete potete invitarli a casa>>
<<Che cosa?! No!>> sbraita papà quasi strozzandosi con la birra <<Mi bastano già queste due sanguisughe, altri adolescenti idioti in giro per casa non li voglio>>
<<Harry smettila una volta per tutte di fare il bambino. Se i ragazzi vorranno invitarli li inviteranno. Punto e basta>> lo zittisce la mamma puntandogli una fetta di pizza contro.
<<Non ce ne sarà bisogno >> interviene Kevin, con il telefono accanto al piatto <<Domani usciamo>>
<<Cosa? Perché?>> intervengo
<<Andrea e Justin vogliono fare delle foto. E gli altri hanno colto l'occasione per organizzare un'uscita>>
<<Ma...e con la scuola? Io lunedì ho un test. Devo studiare non posso prendere un'altra insufficienza >>
<<Sis, domani c'è la disinfestazione. Ma li leggi gli avvisi?>>
Scuoto la testa.
Se le cose stanno così non vedo l'ora che sia domani. Voglio integrarmi meglio. Mi trovo bene con tutti, ho legato abbastanza, soprattutto con Alex e Amber che di loro sono molto espansivi. Voglio però conoscere meglio anche Blake, Elly e Andrea, perché mi sembrano potenziali buoni amici. Con Justin neanche ci provo, è una causa persa in partenza. Non gli piaccio e non ho intenzione di costringerlo.
Finita la cena mi cambio e mi metto sotto le coperte. Leggo il resto dei messaggi e quando Kevin, non si sa per quale motivo, scrive che sto in coma sul letto, gli altri subito rispondono, rivolti a me, con un 'buonanotte'. È il primo che ricevo da qualcuno che non sia mia madre o mio fratello. Sorrido come un'idiota e rispondo ugualmente al loro saluto. Prima che metta via il telefono mi arriva un messaggio in chat privata.
Quando leggo il mittente per poco non mi viene un colpo. È Justin.
"Certo che sei proprio vecchia."
Inarco un sopracciglio. Avrà sbagliato persona sicuramente.
"Chi va a dormire alle dieci meno un quarto?"
Come non detto.
Evito di rispondergli perché so già che volerebbero insulti e non voglio rovinarmi la serata.
Così visualizzo e non rispondo, giusto per lasciarlo con l'amaro in bocca.
Razza d'idiota.Angolo autrice:
Eiii, che ne pensato fino ad ora? Fatemi sapere❤️
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GRACE
RomanceGrace Apple Ollie Butler non è mai stata ritenuta una ragazza normale. Affatto. Le persone la considerano un po' come la strana della situazione, il pagliaccio di turno, ma nessuno si è mai preoccupato di conoscere a fondo le molteplici sfaccettat...