<<Ti sei coperta bene?>>
<<Si mamma>>
<<Il cappello?>>
<<Lo indosso da un quarto d'ora in caso non te ne fossi accorta>> sbuffo pronta ad uscire di casa
<<Non è il caso di fare del sarcasmo signorina. In nottata le temperature si sono abbassate molto e ti ricordo che noi non viviamo ai Caraibi, ma a Londra. Ed è novembre inoltrato!>> ribatte imbronciandosi <<Adesso vai, i tuoi amici ti stanno aspettando>>
Dopo averle lanciato un bacio volante raggiungo Kevin e gli altri, ovvero Amber ed Elly, che si sono offerte di darci un passaggio visto che mio fratello non ha ancora preso la patente.
Dopo esserci salutati partiamo e in poco meno di due minuti siamo diretti verso il punto d'incontro stabilito con i ragazzi. Richmond Park.
È abbastanza distante dalla nostra zona, ma Justin e Andrea sono stati irremovibili. Per le loro foto artistiche necessitavano di un luogo altrettanto artistico e selvaggio, testuali parole, e non è stato possibile avanzare altre proposte. Da questo loro atteggiamento mi sembra di capire che tengono molto a questa loro passione e sono curiosa di vederli all'opera.Detesto ammetterlo, ma mamma aveva dannatamente ragione. Fa un freddo boia.
Menomale che mi ha costretta a vestirmi pesante, altrimenti a quest'ora sarei senza dubbio un cubetto di ghiaccio.
<<Allora...chi saranno i vostri re e regine questa volta?>> chiede Amber rivolgendosi a Justin e Andrea.
La guardo interrogativa. In che senso re e regine?
<<Devi sapere Grace>> interviene Blake <<Che questi due esaltati ogni volta, ad estrazione, scelgono un re o una regina a testa come soggetti delle loro fotografie. L'altra volta è toccato a me e ad Amber. Oggi staremo a vedere. Ma ti posso assicurare che è davvero una rottura di coglioni>>
<<E gli altri intanto che fanno?>> chiedo ingenuamente <<Intendo, cosa fanno mentre loro scattano le foto?>>
<<Beh, di solito noi "esclusi" ci facciamo un giretto o molto più semplicemente ci sediamo da qualche parte e chiacchieriamo. Il nostro ruolo sostanzialmente è quello di fornire loro supporto morale>> spiega Alex in un sospiro.
<<Del resto l'amicizia è anche questo no?>> interviene Amber <<Sostenersi anche in queste stronzate>>
Andrea e Justin, che sono rimasti in silenzio fino ad ora, mettono al centro del nostro cerchio uno di quei contenitori in plastica degli ovetti kinder, non so se avete presente, quelli gialli che racchiudono la sorpresa e chiedono a qualcuno di noi di estrarre due bigliettini dall'interno.
<<Mi è sempre piaciuto fare queste cose>> interviene subito Kevin facendosi avanti <<Insomma ragazzi, mi sento il padrone del mondo, tipo King Kong o Godzilla. Una suspence tale che...>>
<<Smetti di fiatare e pesca>> lo zittisce Eleanor, strappandomi una risata
<<Guastafeste di merda>> borbotta lui, prima di pronunciare il nome di Alex e...il mio.
<<Io?>> strabuzzo gli occhi, aprendo bocca dopo quella che mi sembra un'eternità <<Non penso sia una buona idea, insomma, vengo sempre di merda nelle foto. Posso rifiutarmi vero?>>
<<No cara>> ridacchia Andrea <<Andiamo>> mi incita, afferrandomi per un polso e conducendomi lontano dagli altri, che, dopo avermi assicurato che non ne sarei uscita viva, si siedono in cerchio ai piedi di un albero.
<<Allora, venendo a noi, visto che la scorsa volta ho lavorato con Amber, oggi il mio soggetto sarà Alex>>
<<Na botta de vita insomma>> si lamenta il diretto interessato
<<Smettila con questa storia dell'artista depresso>> ribatte Andrea fulminandolo con un'occhiataccia, ottenendo in risposta una sonora risata
<<Di conseguenza>> interviene Justin per evitare forse che cominci una discussione <<Mi tocca stare con te>>
Il tuo entusiasmo è contagioso, veramente.
A questo punto Andrea ed Alex vanno da una parte, Justin mi chiede di seguirlo da un'altra.
Anzi no, non me lo chiede affatto.
Semplicemente si gira e se ne va, costringendomi indirettamente a venirgli dietro.
Ho già detto quanto lo trovi insopportabile?<<Cosa devo fare?>> gli domando abbastanza imbarazzata una volta fermatici in una zona del parco con una vegetazione particolarmente fitta
<<Niente>>
<<Come niente?>>
<<Grace...>> sospira <<Io non voglio che ti metta in posa per me. Il mio obiettivo è quello di rappresentarti per quello che sei veramente. Niente filtri. Niente maschere.>> afferma severamente
<<Capisco>> sussurro dopo averci pensato su <<Quindi dovrei stare qui a girarmi i pollici fino a quando non ti viene l'ispirazione e pensi che sia arrivato il momento di scattare una foto?>>
<<Esattamente>> conferma armeggiando con la sua macchina fotografica senza degnarmi, per l'ennesima volta, di un'occhiata.
Ma chi me l'ha fatto fare?
Scuotendo la testa, comincio a guardarmi intorno. Non ho intenzione di farmi rovinare la giornata dalla sua arroganza ed indifferenza. Non mi capita spesso di venire a Richmond Park e voglio sfruttare al massimo questa occasione.
Ignoro Justin, la sua fredda presenza e il motivo per cui mi trovo qui e mi siedo a terra, fra le foglie morbide, incrociando le gambe. Sollevo lo sguardo verso le cime di questi alberi imponenti e osservo il loro movimento ondeggiante determinato dalle delicate raffiche di vento. Ormai è inverno, il Natale si avvicina e già mi viene ansia al pensiero di tutti i regali che dovrò fare.
Spesso non ci facciamo caso, ma il tempo scorre davvero veloce.
Le ore, i mesi, gli anni...passano tutti in un battito di ciglia. E quando te ne rendi conto spesso ti assale il terrore di non aver fatto abbastanza, di non esserti goduto quei momenti appieno, e daresti qualsiasi cosa pur di tornare indietro, pur di rivivere determinate esperienze ancora una volta e renderne il ricordo vivido nella mente, per non rischiare di perderlo mai. Ma, a meno che non si è Hermione Granger e non si è in possesso della Giratempo, tornare sui propri passi non è possibile. Il tempo è una di quelle cose che proprio non possiamo controllare. È ciò che sta sopra tutto e tutti, ed è così da sempre.
Scuoto la testa, dopodiché mi porto i capelli su una spalla e sistemo il cappellino della Vans.
Solo dopo mi accorgo che in tutto questo Justin non ha fatto altro che scattarmi foto e questa consapevolezza mi fa arrossire e distogliere lo sguardo dalla sua figura. Come me è seduto a gambe incrociate ed è completamente concentrato in quello che fa. Il vento gli scompiglia i capelli castani, che si riversano in un buffo ciuffo sulla parte destra del suo viso, solleticandogli gli occhi. Ma non se ne cura. I suoi scatti sono più importanti di qualsiasi altra cosa.
Mi prendo qualche minuto per osservarlo attentamente, ora che è immerso nel suo ambiente, se così vogliamo dire.
Avvolto in quel montgomery nero sembra quasi uno di quei modelli di Burberry.
Peccato che sia così scontroso e insopportabile.
Mi piacerebbe davvero essere sua amica.
Probabilmente si accorge che lo sto fissando perché abbassa la sua Canon, o quello che è, e per qualche secondo i nostri sguardi s'incrociano. Non riesco a capire cosa stia pensando, ma posso assicurarvi mai prima d'ora mi aveva guardata in quel modo.Tornando verso i ragazzi cerco d'intavolare un discorso ma senza successo.
Sembra così immerso nei suoi pensieri.
Siamo a pochi metri dagli altri, Alex e Andrea hanno già finito da un pezzo; ridono e scherzano, e sembrano tutti così spensierati. Così felici. Amber ed Eleanor ridono rumorosamente per via di Kevin probabilmente, che fa l'idiota come al solito, seguite a ruota da Blake e gli altri.
Sono la personificazione della Giovinezza e di tutto ciò che questa dovrebbe comportare.
<<Sono bellissimi>> affermo con un sorriso sulle labbra
Prima che possa rendermene conto Justin ha già messo mano alla sua macchina fotografica e catturato questo momento per sempre. Inaspettatamente mi rivolge la parola, con l'attenzione fissa su quest'ultima fotografia:
<<Nell'amicizia non c'è niente di falso, niente di simulato e tutto ciò che vi è è vero e spontaneo*>>*Cicerone, Lelius de amicitia
ANGOLO AUTRICE:
Ciao🌹
Come state? Soprattutto con questo tempo di merda che sta causando problemi ovunque:(
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GRACE
RomanceGrace Apple Ollie Butler non è mai stata ritenuta una ragazza normale. Affatto. Le persone la considerano un po' come la strana della situazione, il pagliaccio di turno, ma nessuno si è mai preoccupato di conoscere a fondo le molteplici sfaccettat...