Parola del capitolo: unicorno
Era il trentuno di ottobre, i primi due mesi di scuola (insieme a una miriade di test) erano passati tranquillamente, Taylor era cambiata veramente e avevamo instaurato un bel rapporto.
April, nonché la mia migliore amica si era parecchio arrabbiata non volendo che "quella baldracca di Taylor frequenti il nostro gruppo".
Ma dovette ricredersi, infatti poco tempo dopo erano riuscite (con qualche difficoltà) ad instaurare un legame d'amicizia.
Con Bryan non era successo assolutamente nulla, a parte qualche litigio.
Ora 'lo scimmione' aveva una relazione stabile con una nuova ragazza che aveva preso il posto di Taylor nel gruppo delle 'Dive'.Sharyl era letteralmente impazzita dopo lo sconvolgente cambiamento della sua "migliore amica", aveva perfino detto al padre di Taylor ciò che era successo tra suo padre e la madre della mia nuova amica. La conseguenza di questa azione fu un netto separa mento tra l'azienda della famiglia McCall e quella di Sharyl.
Cole era diventato come un fratello per me, ci vedevamo ogni giorno e parlavamo di tutto. Non vi erano barriere fra di noi.
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"Am, ti sta d'incanto" disse gioiosamente la mia migliore amica che poco dopo fu concordata da Tay.
Mi avevano letteralmente obbligata a provare dei vestiti per la festa che si sarebbe svolta la sera stessa, sebbene, io non avessi alcuna voglia di partecipare.
"No! È parecchio corto e questo colore non mi dona per niente" esclamai io alquanto irritata dalla situazione.
"Mi vuoi far ridere Am?" Chiese April guardandomi di sottecchi.
"Am, finalmente siamo riuscite a convincerti a partecipare a una festa. Per favore non mandare tutto a rotoli." Concluse Tay sorridendomi leggermente.
"Tecnicamente voi mi avete costretto a partecipare a questo strazio inoltre preferirei indossare un jeans con una maglietta" dissi sperando di convincerle.
La loro risposta fu chiara e con un tono così serio da non poter ribattere.
"vorresti sembrare un secchio dell'immondizia Am? Sicuramente la risposta è no perciò indossa questo dannato vestito" avevano proferito testuali parole, così mi arresi e non obiettai.
Tay si era vestita con una tutina nera, con un ampio scollo dietro la schiena e dei tacchi leggermente alti anche essi neri.
April aveva indossato una maglietta corta bordeaux e una gonna leggermente attillata e anche lei con dei tacchi bordeaux.
"Wow ragazze siete spettacolari" esclamai felice.
"Grazie baby" disse Tay facendomi l'occhiolino al che scoppiammo tutte e tre a ridere.
"Bene, la festa è iniziata oramai da- April si interruppe un attimo osservando l'orologio da polso per poi continuare il discorso- mezz'ora perciò non perdiamo altro tempo in chiacchiere futili e incamminiamoci verso casa di Amber."
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo per poi seguire le mie amiche.
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La casa di Amber non distava molto da casa Evans perciò nonostante avessimo i tacchi riuscimmo ad arrivare sane e salve in meno di dieci minuti.
Bussammo alla porta aspettando che qualcuno venisse ad aprire.
Ripetemmo l'azione un paio di volte finché una ragazza minuta, dai corti capelli color pece ci aprii accogliendoci con un caloroso sorriso.
"Benvenute ragazze, divertitevi!" Disse facendoci l'occhiolino per poi dileguarsi in mezzo alla folla di adolescenti con gli ormoni a mille.
"Andiamo a prendere da bere?" Chiese Tay urlando cercando di sovrastare l'assordante musica.
"Voi andate pure io mi siedo lì" dissi sorridendo e indicando un divanetto di pelle nera posto vicino alle scale che portavano al piano superiore.
"Sicura?" Chiese April, io annuii semplicemente e poi mi incamminai verso il divanetto.
Queste feste erano parecchio noiose e soprattutto monotone, ci si ubriacava ci si scambiavano effusioni e poi la mattina seguente non si ricordava nulla.
Un ragazzo che ricordavo di aver visto da qualche parte si sedette accanto a me, sospirò leggermente e poi si girò a guardarmi.
"Ciao" disse sorridendomi leggermente.
Non era ubriaco perciò mi sembrava parecchio strano che un ragazzo della sua portata di fosse rivolto a me.
"Ehi sto parlando con te!" Disse ridacchiando leggermente e passandomi la mano davanti alla faccia.
"Em.. si scusa stavo pensando. Dicevi?" Chiesi sorridendo imbarazzata, sinceramente non sapevo come comportarmi con un ragazzo così attraente anzi in realtà non sapevo come comportarmi con nessun ragazzo al di fuori di Cole.
"Piacere Blake Morris" disse allungando la mano verso di me.
"Piacere mio, Amy Walker" dissi prendendogli la mano e stringendola con la mia.
Questo ragazzo mi ricordava vagamente qualcuno.
📌N.A:
Ciao a tutte, scusate di non aver aggiornato per così tanto tempo ma ho avuto parecchie cose a cui pensare e a cui dedicarmi. Spero possiate perdonarmi. Questo capitolo continuerà con una seconda parte in cui ci saranno diversi avvenimenti interessanti, importanti per il corso della storia è anche parecchio divertenti. Spero che questa specie di salto temporale vi sia piaciuta. Mi sembrava brutto descrivere giorno per giorno perciò ho deciso di descrivere gli avvenimenti importanti per il corso della storia.
Spero vi sia piaciuto.
Un bacione!
-Alice
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È solo una stupida storia d'amore
RomanceLa sfortuna perseguita Amy Walker dall'inizio dei suoi tempi. Evidentemente al destino piace complicare le cose alla giovane sfortunata, proprio per questo, dopo che la sua casa prese fuoco 'accidentalmente' fu costretta a trasferirsi per un period...