Avevo appena letto il messaggio di Blake nel quale diceva di farmi trovare pronta tra poco piú di un'ora.Ero abbastanza ansiosa, non riuscivo a stare ferma neanche per un secondo. Mi stavo torturando il labbro inferiore con i denti e a breve avrebbe sanguinato.
Avevo deciso di non dire a nessuno fatta eccezione di April e Taylor dell'appuntamento, non perché mi vergognassi o altro semplicemente preferivo lasciare la cosa solamente per me in modo tale da poterla vivere il più serenamente possibile. Infatti, se l'avessi detto a mia madre lei stessa sarebbe venuta fino al ristornate per accertarsi che il ragazzo che mi avesse invitato all'appuntamento fosse adatto a me, per non parlare di Cole, lui mi avrebbe tartassato di domande e mi avrebbe raccomandato mille volte sempre sulle stesse cose.
Perciò presi la decisione di non condividerlo con nessuno fatta eccezione delle mie migliori amiche.Stavo pensando troppo perciò scossi la testa per allontanare la miriade di pensieri che invadevano la mia mente per poi dirigermi verso l'armadio e scegliere un qualcosa di carino da indossare.
Blake mi aveva rassicurato nel dirmi che sarebbero bastati un paio di jeans e una maglietta (preferibilmente femminili); perciò optai per un semplice jeans chiaro, un maglione rosa cipria di circa due taglie più grandi della mia e le converse bianche.
Sistemai i miei lunghi capelli in una treccia laterale, avevo indossato i miei occhiali neri ed ero scesa come una furio di sotto in salone.
Pochi minuti dopo il rumore del campanello rimbombò nella stanza, mi alzai velocemente dal divano dove mi ero seduta pochi minuti prima, feci un respiro profondo come per scacciare tutti i pensieri negativi dalla mia mente ed aprii la porta.
"Ciao Amy!" Disse Blake salutandomi dolcemente con due baci sulle guance.
Sorrisi dolcemente, il mio accompagnatore mi tese la mano che presi per poi condurmi fino alla sua macchina.
Salii e lui fece lo stesso. Non vi era tensione nell'aria anzi era piacevole l'atmosfera che si era creata.
"Amy, non ti dispiace se ho invitato anche un'altra coppia al 'nostro appuntamento' vero?" Chiese il ragazzo lanciandomi una veloce occhiata per poi sorridere leggermente.
"Assolutamente no! Tranquillo e poi più siamo meglio è" dissi giocherellando con i miei capelli raccolti in una treccia.
"Perfetto" esultò lui contento.
Il tragitto in macchina durò poco e fu molto piacevole. Avevamo parlato molto per di più di cose abbastanza stupide ed insensate.
La macchina accostò di fronte a un luminoso ristorante (probabilmente italiano dato il suo inusuale nome che di americano non aveva nulla). Blake scese dalla macchina per poi venire verso di me aprimi lo sportello facendomi poi cenno di scendere dall'auto.
"Ma che gentiluomo" ridacchiai scuotendo la testa, ricevendo un'occhiataccia dal diretto interessato.
"Volevo solo essere gentile!" Rispose lui mettendo il broncio al che io risi (di nuovo) ricevendo una gomitata scherzosa da parte sua.
Eravamo in sintonia. E non potevo desiderare cosa migliore.
"Bene, ora ho fame perciò entriamo" urlò lui facendo girare diverse persone nella nostra direzione.
Alzai gli occhi al cielo e poi lo seguii dentro al locale.
Quando entrammo un profumo di pizza mi inebriò completamente. Adoravo la pizza.
"Salve e benvenuti da Mario's pizza! Avete una prenotazione?" ci chiese un cameriere di giovane età, vestito con giacca e cravatta e con uno strano accento.
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È solo una stupida storia d'amore
RomanceLa sfortuna perseguita Amy Walker dall'inizio dei suoi tempi. Evidentemente al destino piace complicare le cose alla giovane sfortunata, proprio per questo, dopo che la sua casa prese fuoco 'accidentalmente' fu costretta a trasferirsi per un period...