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Quel giorno festeggiamo ignari di ciò che ci avrebbe riservato il fato.
Era l'ultimo giorno a noi concesso prima del tuo arruolamento, ricordi?
Avevamo appena finito il nostro Love Yourself : Answer tour quando giunse quella lettera che tanto disprezzai.
Quel mandato che avrebbe mandato a rotoli il nostro futuro.All'inizio lo nascosi, cercando di nascondere con esso anche la realtà che avrei dovuto affrontare.
Purtroppo, non durò a lungo. Infatti, neanche un mese dopo tu lo venni a scoprire rivolgendomi uno sguardo accusatorio.Finimmo per litigare.
Tu non capivi le motivazioni che mi spinsero ad agire in tal modo e io ne ero d'altra parte totalmente ignaro.
Non parlammo per un giorno intero.
Cosa abbastanza rara per noi, tant'è che se ne accorsero pure i ragazzi.
Hoseok é sempre stato il sole del nostro gruppo, ricordi?
E infatti, non sopportando la tensione che si venne a creare fra noi, ci propose di trascorrere l'ultimo giorno come gruppo.Affittammo una baita dove decidemmo di passare una notte.
Portammo con noi bibite e spuntini vari. Insomma, le solite schifezze.
Noi due eravamo completamente all'oscuro del piano dei ragazzi.
Questi decisero di lasciarci soli con la scusa di andar a raccogliere della legna per poter accedere del fuoco nel camino.
Tra una parola e l'altra ci ubriacammo perdendo la cognizione del tempo.
«Cos'è che ti infastidisce così tanto, Nam?»
Mi chiedesti allora, buttando giù un altro bicchiere di soju.
«Insomma, l'abbiamo sempre saputo che i Bangtan, una volta giunto il mandato, si sarebbero sciolti.»
Ti guardai quasi senza parole.
Mi alzai barcollando.
Sei sempre stato incerto riguardo al tuo aspetto. Sostenevi davanti alle camere di possedere una bellezza disarmante ma quando ti ritrovavi di fronte ad uno specchio non osavi sollevare lo sguardo sulla figura che ti fronteggiava.
Chissà se sei cambiato ora.
Allora, continuasti a guardami confuso mentre avanzavo verso di te.
Quando fui di fronte a te mi abbassai poggiando una mano sul tuo viso.
Anche allora, non mi fermasti.
E questo mi incoraggiò.Notando il tuo consenso, poggiai le mie labbra sulle tue esprimendo con gli atti ciò che avrei dovuto a parole.
Non ti dissi mai esplicitamente di amarti ma penso di avertelo dimostrato quella notte.
Fuori vi era una bufera di neve eppure il mio corpo non fu avvolto da nient'altro che calore.
Quella notte pensai che il fato nonostante avesse separato i nostri sentieri, fosse dalla mia parte. Cazzo, ero riuscito dopo sei anni a dichiararmi e tu sembravi ricambiare.
Ma non avrei mai immaginato che una volta messo piede fuori da quella baita tu avresti rinnegato il tutto.
Non avrei mai pensato che la società sarebbe riuscita ad imprigionarti all'interno dei suoi insensati stereotipi.
Ma d'altronde eri sempre stato terrorizzato dell'opinione altrui. Pur di rientrare nei canoni imposti dalla società, saresti stato disposto ad abbandonare qualsiasi cosa a te cara, perfino la tua persona.
Tuo, Kim Namjoon.
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ℒ ᵉ ᵗ ᵗ ᵉ ᴿ ⓢ ⋆ namjin. [In revisione.]
FanfictionNamjoon iniziò a scrivere delle lettere per Seokjin dopo quella notte. Una notte dove furono lontani dalla realtà mondana. Dove poterono essere semplicemente se stessi.