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Ho saputo che ora dirigi un ristorante tutto tuo.
Seoul è sempre stata così.
Un labirinto agli occhi di uno straniero, un paesino a quelli dei suoi abitanti.
E come ogni paesino che si rispetti, le notizie circolano alla velocità della luce, si può dire.Dicono che il tuo sia il ristorante migliore della città e che non lo si possa resistere. Eppure, perché non vi ci sono mai recato? Perché ho fatto di tutto pur di evitarlo?
Ho paura, Seokjin.
Ho paura che la sola visione del tuo ristorante possa riaffiorare in me memorie che credo di aver rinchiuso forzatamente in un recondito luogo del mio cervello.
Ho paura che possa riaffiorare in me il desiderio del tuo corpo e della tua anima.
Ero così abituato al desiderio del corpo di una persona ma mai fui assalito dal bramare un'anima.
È una sensazione che non saprei spiegarti, sai?
È come se fossi intrappolato in un vortice, perso in un labirinto.
Ma immagino che tu non capirai queste parole, nè le emozioni che esse racchiudono.
Così, messo così, ignorai le voci evitando qualsiasi stradina conducesse al tuo ristorante.
Eppure non posi un limite alla mia immaginazione.
Al termine di ogni giornata estenuante, mi buttavo sul letto incrociando le braccia sotto la nuca e rivolgendo lo sguardo al soffitto lasciavo libera di navigare la mia fantasia.Sarà sicuramente un ristorante dall'aria accogliente.
Ricette deliziose, vero?
Sei sempre stato attento quando si trattava della tua cucina. Non ammettevi alcun errore.
Il fatto che la gente apprezzi le tue ricette mi rende davvero fiero di te.
Ricordo ancora la lucentezza che caratterizzava il tuo sguardo ogni qualvolta preparavi la colazione per tutti noi o il pranzo di Jimin assicurandoti che mangiasse.
Ora è davvero scrupoloso riguardo alla sua salute. Si assicura di mangiare tre volte al giorno affinché al tuo ritorno, tu non ti possa preoccupare inutilmente.
In tutte queste lettere non ti ho mai accennato a cosa fosse accaduto a tutti noi dopo di te.
Che ne dici se iniziamo a parlare di una persona alla volta?
Sono successe e cambiate così tante cose, Seokjin.
Pensi che i Bangtan esistano ancora?
A dir la verità, Seokjin-ah, non saprei risponderti..
I Bangtan sono sempre stati sette, lo sono e lo rimarranno.
Ma, non posso di certo negare che la tua assenza abbia comportato dei cambiamenti.
Che ne dici se inizio a parlarti della peste?
Penso sia meglio iniziare proprio da lui.Jungkook in seguito alla performance al fianco di Charlie Puth, fu ricercato da una vasta gamma di artisti.
Inevitabilmente, divenne un solista di fama mondiale.
Sul piano sentimentale, dici?
Beh, con chi poteva mai finire?
Con chi spariva ad ogni evento importante per poi spuntare con dei marchi ben visibili sul collo?Taehyung-shi, ovviamente.
La loro relazione si potrebbe definire quasi una.. Montagna russa. Esattamente. Non potrei trovare una definizione migliore.
Sappiamo entrambi quanti i due siano completamente differenti.
Si potrebbe dire quasi che non abbiano nulla in comune.
Il Golden Maknae è sempre stato la classica persona competitiva pronta a superare ogni sfida, mentre Taehyung era sempre stato lo stravagante del gruppo, le sue idee sembravano galleggiare sù tra le nuvole, forse per questo finimmo per definirlo un alieno.
Sono costretto ad interrompere bruscamente questa lettera.
Presto ne saprai le motivazioni, Seokjin.
Fino ad allora..
Tuo, Kim Namjoon.
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ℒ ᵉ ᵗ ᵗ ᵉ ᴿ ⓢ ⋆ namjin. [In revisione.]
FanfictionNamjoon iniziò a scrivere delle lettere per Seokjin dopo quella notte. Una notte dove furono lontani dalla realtà mondana. Dove poterono essere semplicemente se stessi.