Una settimana e un giorno
Non riuscivo a capire perché.
Non sapevo cosa fosse successo, era tutto così strano.
Non riuscivo a capire cosa ci fosse di male in me.
Non sapevo cosa avessi detto di sbagliato, non sapevo proprio niente.
Non capivo perché mi meritassi quella sensazione di vuoto che era ormai insita dentro di me da ormai 24 ore, 30 minuti e 20 secondi.
Ero forse destinata a questo, al rimpianto delle azioni che compievo, al disastro che ormai viveva e sopravviveva dentro il mio cuore.
Ero sdraiata nel mio letto sotto le coperte, nonostante facesse caldo io sentivo un freddo immenso, ero ghiacciata. Non avevo pianto, non l'avrei più fatto, non me lo potevo permettere.. almeno per lui..
La luce calda del pomeriggio era coperta dalle nuvole grigie fuori dalla finestra, che rispecchiavano a pieno il mio essere. Fissavo un punto della stanza, la sedia, su cui era poggiata la felpa di Alexander. L'aveva lasciata giù, la notte precedente.
''Scarlett..'' mi chiamò Lexie da fuori dalla porta. ''Mi sto preoccupando, puoi aprire per favore?'' Mi chiese dolcemente facendomi chiudere gli occhi. Non avevo la forza, ne di parlare, ne di sentire qualcuno parlare.
Mi rannicchiai ancora un po' e nella mia mente si susseguirono le immagini di ciò che era successo, di come il mio cuore fosse stato strappato via.FLASHBACK
Mi svegliai tutta intorpidita, ero rannicchiata sul divano e addosso avevo l'intimo della sera precedente e una coperta che mi scaldava al punto giusto.
Alzai le braccia in alto e mi stiracchiai con un gran sorriso sulle labbra, poi mi voltai alla mia destra, dove si era addormentato Alex e non lo trovai.
Mi misi seduta tenendomi la coperta al petto e poggiai i piedi a terra, il pavimento era tiepido.
Poi mi guardai attorno e notai che stavano ancora tutti dormendo, sentii delle voci al piano di sopra, mi infilai le scarpe e raggiunsi gli altri. Erano tutti in una stanza, precisamente quella di Alexander. C'erano tutti tranne lui.
''Ehi'' richiamai la loro attenzione, il sorriso che avevo in volto era stato sostituito dalla mia preoccupazione. ''Ma è successo qualcosa?'' Chiesi guardando Maggie che non mi degnava di uno sguardo. Dietro a lei c'era Nicholas che le cingeva i fianchi con le braccia. Poi c'era Lexie con le gambe su quelle di Lucas, erano seduti sul letto di Alexander.
Il cuore mi cominciò a battere più veloce del solito. Tutti rimasero in silenzio. ''Allora?'' Chiesi iniziando a perdere la pazienza. ''Dove è Alexander?'' Chiesi guardando Lexie.
''Se ne è andato..'' rispose la mia migliore amica alzandosi, io arretrai di un passo e sbattei all'anta della porta. ''È partito questa notte, senza dire niente a nessuno, a te ha detto qualcosa?'' Mi chiese mentre io non riuscivo a dire una parola. Scossi la testa. ''Mi dispiace Scar..'' la bloccai con una mano e feci un passo di lato, poi uno indietro e poi fuggii in camera mia, mi ci chiusi dentro e mi rifugiai nel mio letto.FINE FLASHBACK
Neanche una lettera, neanche un messaggio, niente. Questo ero per lui, questi erano i suoi sentimenti per me: nessuno.
''Ti ho portato da mangiare'' mi disse Lexie ancora dietro alla mia porta. Io presi un lungo sospiro che mi si bloccò in gola e presi il piccolo telecomando per abbassare le serrande.
''Quando sarà pronta uscirà di qui Lex, dalle qualche ora..'' mormorò Lucas.
''Ok..'' rispose la mia migliore amica sospirando, poi sentii i loro passi andare verso il corridoio e poi sparire.
Ancora una volta ero stata abbandonata, ma questa volta era stata una decisione sua, per quanto riguarda il mio migliore amico.. non lo avrebbe mai fatto. Non se ne sarebbe mai andato senza che lo decidessimo insieme, ne avremmo parlato. Misi la faccia sul cuscino e pregai che le lacrime non uscissero dai miei occhi, ma nessuno mi diede ascolto. Riversai tutto il mio odio, dispiacere e tristezza su quel cuscino che attutì anche il mio grido di sofferenza.Solo dopo altre cinque ore decisi che era arrivato il momento di farmi vedere dai miei amici, infondo loro non mi avevano fatto niente, erano solo preoccupati.
Mi tolsi la coperta di dosso e mi specchiai, facevo paura. Mi erano spuntate due occhiaie viola, i capelli erano arruffati, il poco trucco era colato e non potei fare a meno di provare un immenso schifo. Poi feci passare lo sguardo sul corpo, indossavo ancora l'intimo che mi aveva regalato Jacob.
Me lo tolsi e mi diressi verso il bagno, feci scorrere l'acqua nella vasca e nel frattempo presi le salviette struccanti dalla mia pochette.
Mi immersi nell'acqua e tolsi gli ultimi residui di trucco dal mio viso, lo sciacquai, mi lavai i capelli e il corpo per poi rimanere rannicchiata sotto al getto d'acqua per forse un'ora.
Volevo lavare via tutte le mie tristezze, purtroppo lo shampoo non poteva penetrare dalla mia pelle fino al cuore e alla mente.
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Parlami d'amore
ChickLitScarlett e Alexander. Lei è una ragazza dolce, ama la vita e si imbatte in un ragazzo buio, che ama il pericolo e odia l'amore. Lui è il solito menefreghista che non sa cosa significhi amare. Si sono incontrati, conosciuti, persi e lei lo ha amat...