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Ho un sogno, come il resto delle persone. Ho un sogno particolare definito da molti anormale, il mio sogno è smettere di avere questa sensazione.
Ciao, mi chiamo Leni, ho 15 anni e soffro di fobia sociale, molto rara e se non ne hai mai sentito parlare te la spiego ora. Questa fobia su ognuno che ne soffre è diversa ma ha sempre lo stesso effetto: solitudine. Su me l'effetto è  la paura di non piacere agli altri per quello che sono infatti ogni volta che parlo con diversi al di fuori di me stessa divento l'ansia. Forse è meglio chiudersi in se stessi, non hai problemi detti "da adolescenti", non litighi con nessuno a te caro, non soffri perché ti ha mollato il ragazzo e non trovi praticamente casino. È  semplice, se si parla di amici sono sempre io la prima a perdere, anzi, non vengo proprio ricordata di esistere è diverso. A scuola non vengo bullizzata vengo solo isolata che per me è  meglio.
Oggi sarebbe successo una cosa diversa, non andrò  più alla solita scuola, mi sono trasferita. Ho parlato inizialmente con il mio vicino Zen, era un ragazzo veramente giovane che abitava con i suoi genitori. Zen era il classico ragazzo modello 17enne, simpatico ma stronzo. Non ci parlai più di tanto ma devo amettere che ci tenevamo alla nostra amicizia nonostante ci conosciavamo poco.
Mi alzai dal letto svogliata, nuovo, ansioso, inizio scolastico. Dovevo ammettere che mi ero svegliata abbastanza bene. Andai verso il salotto dove la colazione mi aspettava "buongiorno" non ricevevo risposta, tipico, i miei genitori non mi parlavano molto a causa del loro lavoro che gli portava via gran parte della giornata quindi tutti i pomeriggi e raramente anche sere stavo da sola in casa. Presi il biscotto e vidi che le mie mani tremavano brutalmente, Dio mio devo stare calma farò nuove amicizie niente di ché. Guardai per qualche minuto  il biscotto intensamente , il biscotto deve essere il mio esempio da seguire, il mio idolo: devo mischiarmi tra i miei simili e andarci d'accordo essendo me stessa senza lamentarmi e niente, devo comportarmi come gli altri e soprattutto non devo essere presa dalla disperazione  (in questo caso il mio stomaco) che mi ucciderà. Smisi di fissarlo e andai verso il bagno sistemandomi. Misi solo il mascara, mi lavai i denti e mi misi una maglietta leggermente attillata bianca con un paio di Jeans azzurri strappati,larghi e a vita appena alta. Mi sciolsi i capelli. All'inizio ero un po incredula della maglietta, avevo il "problema" di avere sin dalle medie il seno estremamente grande e le curve sempre più visibili che delle altre, avevo praticamente delle coscie enormi e la vita piccola per poi ritornare alla immensa grandezza del mio seno, inoltre ero una nana, solo un metro e 57 cm. Spazzolai i miei lunghi capelli marroni con le punte bionde e me li feci ricadere dietro la schiena, presi lo zaino e uscii di casa "Oi Leni!" Mi voltai verso la voce, era Zen "Ciao Zen" ricambiai con un sorriso "oggi è il tuo primo giorno di scuola vero?" "Sì..." "stai tranquilla andrà tutto bene, vai a piedi?" "Sì è vicina no?" "Senti...vado anche io nella tua stessa scuola...vuoi che ti dò un passaggio?" Guardai il motorino dietro di lui imbarazzato "Non ti preoccupare tranquillo" "dai faremo prima!" Insistette "o-ok g-grazie" dissi imbarazzata. Fece un risatina e andai verso di lui, mi sedei sul motorino dopo di lui "abbracciami" cinsi i suoi fianchi muscolosi e appoggiai la testa sulla sua schiena incredula. Partì e dopo un paio di minuti per me interminabili pieni di chiacchiere arrivammo. Scesi e mi incominciarono a tremare le mani "stai tranquilla" mi prese le mani trimolanti tra le sue strette e decise, lo guardai, mi sorrise e mi fece l'occhiolino. Gli sorrisi imbarazzata e lui lasciò la presa, ricordate quando lo avevo definito stronzo? Ecco, così si era dimostrato, ci prova e ci scommetto che poi ti cerca di evitare. Mai illudervi di persone appena conosciute.
Andò via e mi lasciò sola, deglutii e entrai nella nuova scuola incerta 2 A, 2 A, 2 A. Camminai velocemente e mi fermai di colpo, sopra una porta c'era scritto 2 A. ODDIO E ORA CHE FACCIO NON POSSO ENTRARE FARÒ UNA FIGURA DI MERDA INCIAMPO E AVRÒ SUBITO UNA PESSIMA REPUTAZIONE SIA SUI MIEI NUOVI COMPAGNI DI CLASSE SIA SUI PROFESSORI FARANNO UNA VERIFICA A SORPRESA CI SARANNO QUELLI CHE MI PRENDONO IN GIRO E QUELLI CHE MI BULLIZANO CI SCOMMETTO "ci vediamo dopo a ricreazione se vuoi, buona fortuna" era un altra volta il mio vicino di casa con alcuni suoi amici, si allontanò da me e sentii alcuni dei suoi compagni parlargli "rimorchi eh?" "Bellaaa" "che corpo" "che seno e che culo" "era veramente carina" mi piazzai davanti alla porta ignorando le voci, toccai la maniglia ma la tolsi subito, forse è meglio bussare...? Busso? Si dai forse è meglio bussare. Bussai "avanti" presi la maniglia e la tirai giù aprendo la porta, mi sentii tutti gli occhi del mondo addosso esaminandomi su ogni cosa. Prendi un bel respiro, non è niente, non ti uccideranno mica. "Buongiorno" "ah sei la nuova arrivata!" Disse la professoressa con un sorriso. Oddio ora cosa dico "presentati gentilmente" "mi chiamo Leni e ho 15, mi sono trasferita in questa città pochi giorni fa, mi piacerebbe fare nuove amicizie" ho parlato troppo? Mi sono espressa male? "Va bene, siediti pure lì" mi indicò un posto libero di fianco a un ragazzo. Mi avviai verso il banco ripetendomi nella mente "Non inciampare" alla velocità di Eminem. Mi sedei "ciao" mi sorrise, ricambiai imitandolo "sono Rin" lo esaminai. Era un ragazzo veramente bello; era muscoloso, aveva i capelli di un rosso scuro come il sangue (forse tinti), gli occhi erano quasi neri e era abbastanza alto. Si era messo veramente seduto in modo strano, aveva un braccio dietro lo schienale della sedia e l'altro stava sul banco, era messo veramente largo, stava sprofondando leggermente, aveva le gambe allargate, il suo torso era rivolto verso la mia direzione, la testa era abbassata cercando di seguire lezione senza successo con una penna nella bocca che muoveva su e giù per le sue labbra rosa. Dopo circa un'ora non ce la facevo più, alzai la mano mentre Rin spostando solo gli occhi fece uno "Hm?" Aspettai che la prof mi desse il permesso. Mi avviai verso il bagno con passo svelto e mi rinchiusi in uno dei 5 respirando velocemente. Ce la farò? Un inizio nuovo è  come capovolgere la vita, è difficile.




Spero che il capitolo sia piaciuto e bo
Una foto di come dovrebbe essere più o meno Rin:

Spero che il capitolo sia piaciuto e boUna foto di come dovrebbe essere più o meno Rin:

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Questo invece Zen (se non vi piacciono gli anime li fate come volete):

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