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La giornata scolastica finì e ero pronta a lasciarmi trasportare dalla mia meravigliosa solitudine a casa finché sentii il mio nome, mi girai facendo volteggiare i miei capelli per il veloce scatto "Oh ciao Momo" gli sorrisi mentre l'ansia mi divorava internamente "ciao Leni, ti volevo chiedere se verso le 3 di pomeriggio ti piacerebbe uscire con noi in piazza domani!" Cazzo, non ora ti prego, non sono pronta "si va bene, grazie per l'invito!" "Perfetto!" Sfoggiò un'enorme sorriso e continuò "siamo noi e l'intera classe!" Non so perché tirava sempre dei acuti stridoli e sopratutto non so tutta questa confidenza da dove compare. Rimasi un attimo ferma pensierosa con aria seria nella parte opposta della folla che camminava in gruppi tutti appiccicati "oi" mi risvegliai a causa di una spallata, il ragazzo corvino si voltò verso di me con aria inizialmente furiosa, poi quando mi vide sembrò tutto l'opposto "Oh scusami" cosa mi scuso se era lui ad andarmi incontro? "Haha no scusami te" si grattò la nuca. Aspetta, quel ragazzo lo riconosco, era quello del primo giorno di scuola che era andato con Zen in classe. "Ti sei fatta male?" "Mi hai dato solo una spallata, stai tranquillo non sono così fragile haha" risi nervosamente, oddio mio che figura di merda. "Cosa fai qua tutta sola?" "Oh niente stavo per andare a ca-" non mi fece finire "da sola?" Cosa vuole? "N-no io in teo-" "ti accompagno io" "no veramente non ce né bisogn-" "dai fai la brava ragazza e vieni con me'' cos'è un pedofilo??? Mi prese il polso, me lo strinse forte, cercò  di trascinarmi fuori dalla folla "lasciami!" "Sì contaci" "brutto stronzo-" tra me e il probabile pedofilo in un millisecondo si sparò una figura alta familiare che ci separò. Massaggiai il polso e poi alzai lo sguardo verso Zen "Cosa ti è venuto in mente??" "Dai su Zen" "dai su Zen te lo inficco su per il culo se non te ne vai ORA" "ma" "Non toccarla mai più o ti mando a calci nel sedere nella tua casa (una frase simile me l'aveva detta la mia allenatrice di tennis ieri, sono letteralmente sclerata)" il ragazzo si voltò e ritornò indietro brontolando. "Non stargli vicino" ringhiò, io rimasi a guardarlo confusa.

La giornata passò in fretta, mi preparai velocemente la mattina seguente e andai a scuola con le cuffie, oggi non avevo visto Zen. Svoltai l'ultimo angolo ma subito sentendo nominato il mio nome mi ritirai subito ascoltando la conversazione, non dovevo farlo per educazione ma non mi importava minimamente "ma secondo me è  un'altra troia" "non so...beh a differenza delle troie si trucca pochissimo e non è tutta rifatta" "Si però ci proverà con tutti, ogni mattina va a scuola insieme a Zen e già ha fatto amicizia con Rin, Victor e , vabbeh, Ochako, Momo, Emilia e ADDIRITTURA CON KATSUKI BAKUGOU!" beh se parlano che ho fatto amicizia con Katzo non lo sapevo neanche io "KATSUKI BAKUGOU??" Cosa c'era di tanto stimolante? "SII" "Dio mio...secondo me dovremo aspettare...ma che ne pensi di fare un bello scherzo?" "Si, ci sto" fecero un risatina e io strinsi i pugni. Gli passai davanti non guardandoli/e e mi dirigei in classe preparandomi al peggio che avrebbero potuto fare. "Oi Leni!" Rin come al suo solito mi salutò contento mentre Katsuki mi guardò solo per pochi secondi scocciato, anche lui, come al suo solito. Dalla porta apparirono due gemelli, prima di quel giorno non le avevo viste, erano arrivati 5 minuti di ritardo rispetto l'orario scolastico "scusateci per il ritardo professore!" Sospirai, chissà, forse erano quei due a parlare...
Non gli diedi peso e continuai a seguire la lezione.
Finita la lezione uscimmo e Momo mi cercò "Cara! Questo pomeriggio ci sarai?" ...cara?
Volevo semplicemente rispondergli con un 'nah...preferisco deprimermi a casa da sola' ma non sapevo se ci fossi stata si o no; se sì mi sarei autoinvitata a un mio interno omicidio di sentimenti e probabilmente sarei impazzita a scoppiare in lacrime; se no non mi sarei aiutata a distruggere la mia ansia sociale e sarei sembrata asociale, cosa che sono veramente.
"Sinceramente non lo so..." "ah! Comunque ti dovevo dire che c'è stato un cambio di programma, un gruppetto della classe andrà in discoteca, se vuoi puoi venire anche te!"
Discoteca?
Seriamente?
Ti sembro una persona per le discoteche?
Ma che ne sa lei se non sa i miei problemi in fondo... "non mi piacciono molto le discoteche Momo, mi dispiace, magari un'altra volta vengo con voi in un altro posto, ok?" Abbassò delusa lo sguardo e la sua espressione
"Ok...però la prossima volta vieni, vero?" "Se riesco sì" sorrise "allora ci vediamo domani! Ciao!" "Ciao, divertiti stasera!" Corse via. Rimasi impalata qualche secondo immersa nei miei pensieri ma una mano mi toccò la spalla facendomi prendere un mezzo infarto "ehi ciao!" Mi voltai, erano i due gemelli che erano entrati in ritardo oggi "ciao" "sei la nuova compagna di classe giusto?" Si sono svegliati ora o cosa? "Sì" sorrisi. La nostra conversazione però fu interrotta, qualcuno mi chiamava, era Zen "scusatemi tanto, ma ora devo andare" sinceramente quando parlarono di quel piano la mia ansia quando parlavo con loro raggiungeva picchi superiori alla mia attuale media.
Come al solito Zen mi riportò a casa e la giornata fu più noiosa del solito, nessuna novità, niente.
Si fece tardi e andai su instagram, molti postavano foto o storie in discoteca. Sospirai. E io per essere come loro quando ce la farò? Solo vedere le immagini mi sento terribilmente a disagio...perché non posso stare con gli amici o tra la folla normalmente, senza problemi?









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