Capitolo 3: I nuovi vicini

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Sofia

Dopo aver pranzato decido di prendere una boccata d'aria e di andare nel parco vicino casa per rilassarmi.
Trovo subito l'albero perfetto, così mi siedo appoggiata alla corteccia.
Fuori fa caldo, ma all'ombra della sua chioma si sta benissimo.

Inoltre il parco a quest'ora è praticamente vuoto perché è da poco passata l'ora di pranzo, quindi è perfetto.
Approfitto della tranquillità e inizio a leggere un romanzo rosa.

Io amo i romanzi, sono un'inguaribile romantica, mi piace pensare che esiste l'anima gemella, anche se nella nostra epoca le persone preferiscono avere storie di una notte, ed è una cosa che a me fa venire la nausea.
Io amo le relazioni stabili, quelle in cui puoi sempre contare su una persona perché sai che non ti lascerà neanche se glielo chiedi in ginocchio.

È per questo che leggo, visto che non esistono storie così nella realtà, le cerco nei libri.

Verso le 17 decido di tornare a casa per studiare, tornerò domani a leggere in questo posto.
Purtroppo sento la musica dei vicini già dalla strada, inizio a pensare che non riuscirò a studiare oggi.

Una volta arrivata a casa non riesco a concentrarmi, come avevo previsto.
Fortunatamente i compiti che avevo intenzione di fare erano per dopodomani e non per domani, pazienza.
Così decido di andare a comprare una torta al cioccolato e alla panna per i nuovi arrivati.

Suono al campanello, mi apre una signora, deduco sia la mamma della ragazza che ho visto oggi e mi ritrovo in una vera e propria festa per il trasferimento.. ecco spiegato il rumore.

"Ciao, abito nell'appartamento sopra al vostro, vi ho comprato una torta per darvi il benvenuto, spero sia di vostro gradimento, è al cioccolato e alla panna" le dico mentre le porgo la torta.

"Grazie mille cara, che pensiero gentile" mi risponde lei sorridendo.

"Di niente, è stato un piacere, spero che vi troverete bene in questo condominio"

"Grazie mille, e scusa per la musica, di solito non siamo così rumorosi, ma volevamo festeggiare il trasferimento. se diamo fastidio ditemelo così abbassiamo." dice lei.

"No, stia tranquilla, è giusto che festeggiate, godetevi la festa!"

"Grazie mille, vuoi unirti a noi?
Ci farebbe piacere conoscerti.
Non abbiamo ancora avuto il tempo di conoscere nessuno in questo palazzo."

"Ora devo andare a studiare, ma grazie comunque per l'invito, magari uno di questi giorni potremo andare a pranzo tutti insieme." dico io.

"Che splendida idea! Allora ci vediamo presto!" risponde lei con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

Poi ci salutiamo e torno a casa.
So che ho mentito dicendole che non potevo fermarmi ma anche solo l'idea di stare in una festa con totali sconosciuti mi fa venire un attacco di panico.

Dopo cena chiamo becca su facetime, le racconto quello che è successo con Alex oggi e lei non riesce a smettere di ripetere frasi come "COSA? DAVVERO? O CAVOLO".

Parliamo fino alla 23.30, dopodiché la saluto, mi preparo per andare a dormire.
Mi rigiro nel letto provando a dormire da ore ma non ci riesco, i vicini stanno ancora con la musica..
Ma ormai sono le 2 del mattino.

Così mi alzo e decido di andare a chiedergli gentilmente di abbassare un po' la musica.
Suono il campanello e, mentre aprono la porta inizio dire "scusate potete abbas...".

Ma non riesco neanche a finire la frase perché, appena alzo lo sguardo, mi trovo davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere oggi.

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Anche il terzo capitolo è finito, spero vi sia piaciuto, fatemi sapere che ne pensate.💘🧸

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Avete un buon rapporto con i vostri vicini?💘

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ps. Mi scuso in anticipo per eventuali errori, sono un adolescente e non sono un robot, quindi può capitare😊

IL NUOVO VICINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora