Capitolo 6*

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Ethan

Dopo la nostra discussione in bagno e la scoperta che Travis in realtà è Adam, Rebecca ha deciso di volerlo incontrare. Non mi aspettavo sarebbe stato così semplice, invece quella ragazza mi ha sorpreso. Ora devo solo trovare il modo giusto per dirlo ad Adam, che tra l'altro non sa neanche che lei è a conoscenza della verità. L'unica cosa che mi sono dimenticato di dire a Rebecca è il mio numero di telefono, quindi penso che passeremo da casa sua, per permettere che lei e Adam si mettano d'accordo per il loro incontro. Magari potremmo passare quando non c'è Jenna, così non rischia di essere tormentata da Adam ancora. E dovremmo dire la verità anche a lei e Jason, o forse toccherebbe a Rebecca dirla. In questo momento però non ha molto importanza, ci possiamo pensare anche in seguito. Mi ero messo d'accordo con Adam per incontrarci giù nella hall dell'hotel per fare colazione. Un'altra cosa di cui dobbiamo parlare è il nostro soggiorno in hotel, penso rimarremo ancora a lungo qui a Boston e per quanto io possa essere ricco, sono anche cosciente del fatto che non ci conviene spendere un patrimonio alloggiando qui, ma piuttosto potremmo prenderci un appartamento. Sento di essermi preso troppe responsabilità in un solo giorno e non ci sono per nulla abituato.

Arrivato nella hall, noto Adam seduto ad aspettarmi, appena mi vede si alza e usciamo fuori per andare a fare colazione. Una volta chiusi dentro un bar, inizio a raccontargli una piccola parte della discussione con Rebecca di ieri.

"Quindi ora sa che sono suo fratello" afferma riflettendo.

"Esatto e vuole anche vederti"

"Perché? Dopo due anni le è bastato parlare con te per cambiare idea?" Ora il suo sguardo è duro e impassibile, questo perché non sa tutto ciò che ci siamo detti lei e io ieri.

"Non saprei. sembrava confusa anche lei. Però ci ha semplificato il lavoro, le risposte che volevi le avrai prima di quanto ti aspettassi. "

"L'unico problema è che dobbiamo passare da casa sua per mettervi d'accordo sull'incontro, non ci siamo scambiati i numeri ieri" aggiungo.

"E come faremo a trovare l'indirizzo di casa sua?"

"Sta nel fascicolo che ci diede l'investigatore"

"Va bene. Ma mettiamo in chiaro una cosa. Sarai anche ciò che più si avvicina ad una famiglia per me e io non avrò nessun rapporto con mia sorella, ma lei è off-limits. Non voglio che ci sia niente tra voi, per rischiare in futuro che a causa di qualche vostro litigio, io perda entrambi."

"Mi conosci Adam, niente più di una scopata per me e lo sai. Certo tua sorella è sexy da morire, ma non avrei mai pensato a nulla di serio" dico conscio del fatto che lei e io siamo legati da prima che lui nascesse e non posso farci nulla.

"Nessun apprezzamento sessuale in mia presenza, anzi in assoluto."

"Tua sorella diventerà una suora per me" chiudo il discorso.

____________

Mai promessa mi fu più difficile da mantenere. E non perché non fossi un uomo di parola, ma perché è stata lei a provocarmi. Avrei volentieri evitato in presenza di Adam, quanto Becca abbia potere su di me, ma mi è impossibile così. Non di proposito, ma l'ha fatto. Sono pur sempre un uomo e davanti certe, immagini il mio cervello si trasferisce dove non dovrebbe, o meglio non dovrebbe in presenza di Rebecca.

Una volta arrivati al suo palazzo, troviamo il portone aperto, quindi entriamo subito senza suonare il citofono e prendiamo l'ascensore per arrivare all'ottavo piano, dove sappiamo abitano lei e Jenna. Dopo l'indecisione iniziale su chi dovesse bussare, Adam si fa coraggio e bussa, mettendosi poi leggermente dietro di me. Dopo qualche minuto la porta viene aperta proprio da lei e subito penso che siamo stati fortunati a non incontrare Jenna o ci avrebbe preso per degli stalker. Ma tutti questi pensieri vanno a farsi benedire quando abbasso lo sguardo sul suo corpo. Ed è da questo momento che so che non riuscirò a mantenere le distanze, se già mi sembrava impensabile prima, dopo questa visione lo è sicuramente.

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