La tortuosa questione di Amleto (Simone)

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Essere o non essere, questo è il dilemma

Se è più nobile per il pensiero soffrire

Le pene di un'oltraggiosa fortuna

O opporsi ad un mare di problemi,

E opporsi fino a farli cessare? Morire; dormire nient'altro.

E nel sonno possiamo dire che termina il male del cuore e delle centinaia di traumi naturali

ai quali il corpo è soggetto: questa è una condizione ampiamente desiderata.

Morire, dormire; dormire: forse sognare: ma qui è l'ostacolo

perché in quel sonno di morte non sappiamo ciò che ci attende.

Questo ci deve far fermare a riflettere:

è ciò che rende i nostri tormenti tanto lunghi.

chi sopporterebbe, altrimenti, le sfide del tempo, il male che

crea l'oppressione, il disprezzo dell'uomo borioso,

il dolore di un amore non corrisposto, il malfunzionamento delle leggi,

l'insolenza dei burocrati e gli insulti che ricevono i giusti dagli indegni

quando tutto si potrebbe fermare con la punta di un pugnale?

Chi vorrebbe grandi responsabilità e faticare sotto il peso di una vita stancante se non

Per un qualcosa dopo la morte ,

La valle inesplorata dal cui confine nessun viaggiatore ha fatto ritorno,

spegne la curiosità e ci fa sopportare questi mali

anziché di cercarne di nuovi a noi sconosciuti

così la coscienza ci rende tutti codardi e così

il colore naturale della risolutezza è reso malsano dalla nostra coscienza.

È cosi grandi intenzioni cambiano il loro corso per diventare nulla di concreto.

TRADUZIONE ED INTERPRETAZIONE DELL'AMLETODove le storie prendono vita. Scoprilo ora