III

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Le affusolate dita di jungkook battevano ritmicamente sul legno scuro della scrivania, mentre l'orologio proponeva un suono metallico al passare dei secondi, schioccando tra i nervi poco saldi del ragazzo.

La sua pazienza si era trovata a fronteggiare un rivale assai abile, in un combattimento da film americano: il tempo; peggior avversario non si poteva manifestare davanti al bruno.

Osservava l'ambiente circostante mentre con l'estremità della mano destra si accarezzava delicatamente l'arco di cupido.
Questa situazione si prolungava per un arco di tempo fastidiosamente durevole, finchè una figura si sporse poco più avanti dell'entrata.

Il colore del capello che lo accompagnava non era della gradazione che Jungkook desiderava.
Difatti un selvatico Taehyung era penetrato dentro la stanza mentre gli insulti da parte del minore lo ricoprivano interamente.
Quest'ultimo era vestito della famigerata e acclamata marca targata Gucci.
Portava elegantemente una camicia a tema floreale con sfondo perla mentre appoggiata svogliatamente sulla spalla risiedeva una classica giacca nero grafite con motivo GG.
Morbidi erano i pantaloni che scivolavano sulla gamba questa volta di un pece intenso.

"Ti trituro." Minacciò con sguardo fulmineo il castano prima che l'altro potesse professare parola.

"Perdoni l'intrusione sua maestà, ma questo umile plebeo chiede clemenza" si inchinò Taehyung portando il mocassino in pelle avanti sulla punta.

"Quindi?" Secco domandò l'impaziente mentre tamburellava sul legno della scrivania con le dita, sperando di liberarsi quella distrazione che si era piazzata davanti a lui.

"Volevo sbatterti in faccia il fatto che parteciperò ad un servizio fotografico di Gucci" cantilenò Taehyung, posando davanti ad un irritato Jungkook.

"Parteciperai?" Domandò alzando un sopracciglio con comportamento scettico, incrociando le dita fra di loro.

"Io sapevo che un certo Harry Styles avrebbe fatto da modello per questo servizio" ghignò poi il bruno, stuzzicando il maggiore.

"Beh, in verità osserverò solo, MA IN FUTURO SARÒ IO IL LORO MODELLO E BATTERÒ QUEL TIZIO, FIDATI" smise di posare mentre un cambio drammatico portò un risplendente movimento bellico.

"Huh, si certo." Il cellulare richiamava l'attenzione del ragazzo seduto, ottenendola facilmente dato il suo disinteresse nelle frivolezze che il maggiore gli stava propinando.

"Basta, io me ne vado" Sbuffò il moro insoddisfatto della reazione che il minore stava mostrando; così con passo sfuggevole si voltò non dando alcun saluto, mentre velocemente si incamminava alla sua ambita meta.

Lo sguardo dell'unico rimasto nella stanza era impuntato sul suo orologio da polso, mentre intimava al tempo di correre per l'incontro che si sarebbe svolto ad una manciata di ore più tardi.

Hoseok's pov

"Fasciati stile involtino primavera e armati, non voglio che quella bestia tocchi la mia piccola patata ammaccata" con premura stringo le sue spalle con i palmi delle mani mentre il piccolo si aggiustava la giacca secondo i miei ordini.

"Ammaccata?" Con espressione confusa prese le scarpe e con cura scivola i piedi dentro l'indumento e rilasciò poi un piccolo sorriso, dato il mio commento precedente.

Annuisco rilasciando un piccolo mugolo in risposta mentre lo rilascio dalla presa avvicinandomi al letto e lanciando il mio corpo sulla massa morbida.
Sento un risolino provenire dall'altro.

"Sono pronto, andiamo?" Si voltò velocemente nella mia direzione, mostrandomi il risultato finale dell'accozzaglia di vestiti da lui indossati.

𝓓𝓪𝓭𝓭𝔂 → kookmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora