Jimin's pov
Tremo davanti all'immensurabile piacere che avvolge il mio corpo coperto del mio medesimo sangue cremisi, il dolore misto alla passione mi fa cedere in ginocchio, mentre la mia spina dorsale incurvata viene perforata da vari brividi e fitte indescrivibili; i polsi macolati lasciano cadere il coltello in metallo sul pavimento candido, creando un contrasto di colore meraviglioso, osservo in affanno quest'ultimo con un lieve sorriso coperto da lacrime copiose che puliscono piano il mio volto rivestito da malizia estrema.
Afferro pigramente le bende poste accuratamente sul lavandino perla, con accanto una boccetta in plastica dura verde, contenente del liquido trasparente disinfettante; poggio delicatamente le bende bianche sul pavimento, macchiandole leggermente, prendo poi del cotone morbido ricoprendolo della sostanza della bottiglia. Prima di tamponare il braccio lo passo sulla fronte, facendo sgorgare il sangue da questo, che colando finisce sulle mie labbra carnose e rosee, leggermente rovinate dai morsi dati dagli attimi di piacere precedenti, le lecco lentamente assaporandone il delizioso tono; l'odore ed il tono ferroso del sangue pervade il mio corpo che rabbrividisce in risposta.
Finalmente passo il cotone sul braccio rossastro che, frizzando, mi porta altro piacere; gemo lievemente tappandomi la bocca con il dorso della mia mano, mentre spremo i miei occhi felini, la mia schiena si inarca contorcendomi in arda eccitazione, la passione traspare in ogni singolo movimento, vari scatti partono involontariamente dal mio corpo che piano si abitua al nuovo contatto estraneo.
Continuo a medicarmi con cura le ferite provocatemi dalla affilata lama, seguendo con l'udito quel silenzio riempiente, che mi estasia e calma in contemporanea; butto la testa all'indietro socchiudendo le mie due perle scure, sigillate dietro le palpebre; il respiro emanato dalla mia bocca affannata è l'unico suono che in quel momento spezzava l'infinito silenzio, che teneva l'atmosfera leggermente inquetante.
Un suono a me familiare mi porta a sbarrare gli occhi, con espressione di terrore realizzo che il suono proviene dall'inserimento delle chiavi nella toppa della porta in legno lucidato, all'entrata del confortevole appartamento.
'Merda' pensai, quell'unica parola in genere liberatoria stava riempiendo la mia mente in modo assordante, con delicatezza elefantesca rialzo quel corpo flebile e tremante che mi appartiene: completamente nudo, impuro, se non fosse coperto con gli stracci bucati e sgualciti trovati nella stanza in cui mi ritrovavo, lancio quest'ultimi impanicato mentre esploro il piccolo bagno con lo sguardo in cerca di un rifugio non raggiungibile, pochi secondi passarono mentre rimanevo bloccato, finchè la voce che tanto temevo in quel preciso istante non parlò.
"Puttana, sono a casa~" urlò con tono addolcito il mio compagno d'appartamento, sbattendo violentemente la porta ed accogliendo tutti raggi di sole che si porta col suo sorriso a cuore; a passo felpato si dirige verso varie stanze ispezionandole con occhi felini in cerca del sottoscritto.
Nel panico del momento buttai tutti i miei strumenti di piacere nei vari comodini di quercia in crema, chiudendo gli sportelli a fatica date le mie mani tremanti, frettolosamente lancio il coperchio della cesta dei panni corallo afferrando una camicia bianca, assicurandomi che i miei polsi fossero ben coperti, nel mentre lo stressante essere umano chiamato Jung Ho-seok inizia a sbattere, come sa fare solo lui, la mano stretta a pugno sull'unica protezione che di quel momento disponevo; esco con corsa scattante rovesciando qualsiasi cosa incrociasse il mio passaggio, afferro la dorata maniglia aprendo velocemente la soglia abbastanza per far passare il corpo sottile e superficialmente immacolato che fino a poco fa godeva contorcendosi.
"COSA VUOI?" la mia espressione cambia radicalmente: assottiglio gli occhi, chiudendo cautamente la porta dietro la mia schiena, quindi lanciai uno sguardo girandomi ad un confuso ed arrossato Hobi: la sua chioma rossa si muoveva vivacemente, i suoi occhi scuri e prima sorridenti ora erano leggermente aperti in segno di sorpresa, mentre il palmo della sua mano copriva le rosee labbra.
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𝓓𝓪𝓭𝓭𝔂 → kookmin
Fanfiction"Ho una proposta da farle." Continuò lui. "Diventi la mia puttana." "E se dicessi di no?" Con tono scontroso ribattè il biondo. "Allora dovrò costringerla." ☾ Ships: Kookmin Sope Namjin Taerry (Taehyung x Harry Styles)* ☾ THIS FANFICTION CONTAINS SE...