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Jimin's Pov

Ripresi conoscenza della mia esistenza su questo luogo orribile, chiamato Terra, quando dei raggi solari si abbatterono violentemente contro le mie palpebre ancora sigillate, i miei capelli dorati si spostarono dolcemente, scappando dalla luce che risplendeva su di loro.

Un altro giorno ha finalmente inizio.

Alzai la testa lasciando le mie pupille vagare per la stanza, in cerca del ragazzo dalla chioma rossa, non trovandolo nel mio campo visivo.

Dopo il confronto avuto con Hobi la sera prima realizzai fin troppe cose.
La mia mente iniziò a vagare per mille fantasie, prevalentemente di natura poco innocente.

Il colpevole non era altri che Jeon Jungkook.

Per quanto continuassi a negarlo, con quei tocchi il minore mi aveva conquistato sessualmente.
Solo ed esclusivamente sessualmente.

Passai l'indice sull'offesa ematica che il minore mi aveva creato il giorno precedente, ricordando l'ebbrezza del quel momento.
Mi morsi le labbra, ricordando il profumo pungente che annabbiava le mie capacità corporali, e la mia volontà.

Ricordai anche il tono di voce che teneva stretto tra i denti: caldo, profondo e impertinente.
La sua stretta possessiva sui miei arti.
La perfetta posizione per far sentire chiunque impotente e vulnerabile.

Avevo bisogno di essere preso da lui,
Ferito da lui,
Deriso, umiliato.

Anche se un costante pensiero tormentava la mia virilità, assieme alla mia mentalità.

Mi sono fatto dominare da un ragazzino.

E in quel punto sentìì i pantaloni stringersi nella zona del bacino.

[...]

Masochista

/ma·ṣo·chì·sta/

aggettivo e sostantivo maschile e femminile

Affetto da masochismo.

Chi sembra trovare un certo compiacimento nell'avvilire sé stesso o nel subire umiliazioni.

"Cristo" ripetei a me stesso, chiudendo velocemente il computer argenteo e bloccandomi, tenendo la mano sul portatile ancora attivo, sentendo dopo poco lo spegnimento temporaneo sotto le mie dita.

Quella descrizione non mi apparteneva di sicuro.
Un atteggiamento così disgustoso non era degno del mio nome.

Ho solo metodi differenti di... piacere.

Mi appoggiai allo schienale, chiudendo gli occhi, rilassando tutto il corpo.
Quei pensieri erano ancora vividi e pulsanti nella mia scatola cranica, ritornano sempre il soggetto delle mie attenzioni.
Prima che potessi perdermi negli abissi della mia perversa immaginazione, un altro sole abbattè improvvisamente e nuovamente i miei occhi.

"JIMINIE" la sprizzante voce di Hoseok rimbombò dentro il mio timpano destro, portando un fischio continuo dentro di questo, mentre un sobbalzo mi portò in posizione eretta.

"Che cristo Hobi" mi accarezzai l'orecchio con una smorfia dipinta sul volto, siedendomi poi svogliatamente sulla superficie morbida del mio letto, colorato di turchese.

Il maggiore sorrise, lasciandomi un amaro senso di colpa quasi soffocante, stavo per ripensare a quel tizio arrogante e questa patata qui presente mi ha chiesto più volte di stargli lontano!

𝓓𝓪𝓭𝓭𝔂 → kookmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora