𝓓𝓪𝓭𝓭𝔂 → kookmin

IV

Taehyung's pov

'Quel pischello non riesce a comprendere con chi ha la fortuna di respirare'
Portai una mano alla testa accarezzando i capelli e tirandoli nella direzione della schiena con aria superiore e sprezzate.
Ero ormai vicino al punto d'incontro lavorativo, dove giaceva una tranquillità quasi cadaverica e ciò non era proprio di mio gradimento.

Delle bianche pareti circondavano il mio esterno, così come il pavimento, anch'esso bianco immacolato; il silenzio regnava arrogante in quel corridoio, contornato solo dal suono fastidioso delle mie scarpe a contatto con la lucida lastra.

Il corridoio che stavo percorrendo era incredibilmente ampio e scarsamente decorato.

"Sono in un manicom-" non feci in tempo a formulare la frase completa che un assordante rumore di motori riempi la tranquillità costruita prima.

Con espressione interrogativa, mi bloccai.
Il mio istinto interruppe ogni mia azione, intrappolandomi sul posto.

D'improvviso una luce abbagliante colpì la mia retina, strinsi le palpebe fra di loro finchè non misi a fuoco la figura dietro quel fascio luminoso che rimembrava .

Quell'abbaglio non era divino, bensì erano fari, un bianco veicolo sfrecciava nella mia direzione sbandando contro ogni oggetto che si presentava.
Ma mentre si avvicinava realizzai.

'CHE CAZZO CI FA UN GOLF CAR QUI'

Ancora arrestato nella stessa posizione chiusi instintivamente gli occhi, preparandomi psicologicamente per l'impatto che sarebbe avvenuto di li a poco.
Un unico pensiero attraversò la mia mente in quel momento critico.

'Sonotroppobellopermorire
Sonotroppobellopermorire
Sonotroppobellopermorire
Sonotroppobellopermor-'

"Ehi, tutto ok?" Una dolce parlata mi interruppe

Uh?
Niente impatto?

I nervi iniziarono a pulsare velocemente portando ira nel mio sguardo, che si aprii rapidamente per linciare la figura che ha attentato al mio benessere.

E se fossi morto?
E se la mia faccia so fosse rovinata?
Perchè le persone non pensano a queste eventuali possibilità?

Incrociai finalmente lo sguardo contro quello dell'aggressore; feci per parlare: ero pronto a riversare tutta la mia frustrazione sul povero malcapitato creando una probabile situazione di odio reciproco, ma le parole improvvisamente si fermarono sulla punta della lingua e la mia gola si seccò, intrecciandosi in se stessa.

Setosi e numerosi ricci incorniciavano i tratti spezzati del latteo viso su cui erano dipinte delle curate labbra docili e dalle curvature morbide.

Deglutii

Un naso a patata si presentava di fianco alle guance dalle sfumature amaranto, creando amorevoli contrasti che lasciavano una tenera aurea.

E finalmente gli occhi.
Due smeraldi incastrati in un velluto macolato da piccoli nei, due isole così vive, frizzanti ma con un sottotono... triste?
Non riuscivo a distinguere le emozioni che trapassavano da quel verde brillante, coronato da folte e lunghe ciglia.

Nel momento in cui provai a raccogliere i miei sensi il ragazzo si piazzo di fronte a me.

"Senti tesoro, per quanto vorrei restare qui a guardare il tuo bel faccino ora vorrei che tu ti spostassi, e in fretta anche"

Ah, che voce divina, deliziose melodie fuoriuscivano e penetravano dentro la mia anima, lasciando una calorosa sensazione di piacere.

"Sto per venire"