Lacrime passarono la soglia delle lunghe ciglia, del biondo, che in quel momento si toccavano, marcando le guance paffute e tinte di un color ciliegia caldo, distruggendosi sul pavimento sottostante.
Il suo corpo flebile era paralizzato, schiena contro le multiple casse le erano leggermente piegate e aperte, dando una piena prospettiva della sua parte inferiore, ora rovinata e coperta da una sostanza quasi calcina, che fluiva verso le gelate piastrelle su cui giaceva il biondo inerme."Perchè sto piangendo..." era l'unica frase che riusciva a ripetersi continuamente.
Ancora.
Ancora.
Ed ancora.
Alla fine era ciò che aveva sempre sognato ed ora che aveva la sua occasione li davanti non si capacitava del fatto che non gli piacesse.
Dando una veloce analisi del posto in cui si ritrovava sembrava fosse rimasto nel luogo prima dell''evento' che aveva traumatizzato il maggiore fino allo svenimento.
Fuori dalla porta si poteva ancora intravedere degli spicchi di sole che trapassavano dalla porta a vetri, segnando il fatto che non era passato troppo tempo.Lo sguardo che teneva era piazzato sul pavimento, era vuoto e spento, i mille pensieri che prima fluivano interrottamente erano ora bloccati, morsi indietro dalla lingua stretta fra i denti.
Un freddo tagliente avvolse il collo del più grande, facendolo schizzare di qualche centimetro.
Una voce rimbombò contro il suo orecchio risvegliandolo dalla sua trance."Hey" il bruno, con un sorriso soddisfatto, tirò con due dita l'orlo dell'oggetto che aveva messo sul collo della sua "proprietà", avvicinandolo a lui.
Jimin osservò ciò che sembrava un collare: era come un piccolo cinturino in velluto mattone dal quale pendeva una medaglia placcata in oro con inciso sul retro un numero quasi illeggibile.
"23"
"Perchè non facciamo un giretto?" Dalla tasca posteriore sputò un guinzaglio, perfettamente intonato all'indumento che fasciava la trachea di Jimin.
Jin's Pov
Scostai con la mano i rosati capelli dalle mie vispe mandorle mentre osservavo il mio circondario, annoiato.
Ero ancora rinchiuso in quell'odioso bar gestito da una mandria di vecchi, che in genere erano piazzati in un tavolino rotondeggiante in ferro ad affrontare partite interminabili di Paduk o qualche altro gioco stavolta di tipo cartaceo che coinvolga bestemmie e regole improbabili.
I miei occhi vagano fino all'entrata del luogo, trovando un interessante coppia entrare indisturbata.
"Ma quello è un collare?-"
"Un caffè" una voce roca ordinò, un ragazzo alquanto alto e bruno si parava davanti al sottoscritto mentre dietro di lui si celava un minuto biondo, nascosto per l'evidente imbarazzo, con appunto un collare attorcigliato sul collo.
"Allora?" Il tono cambiò vistosamente in una sfumatura scocciata e con una punta di irritazione.
"S-si subito" mi risvegliai girandomi con un movimento repentino e preparando l'ordine velocemente, ancora con le parole masticate in bocca, mentre con un attento udito sentivo il ragazzo bruno sussurrare parole incomprensibili dalla mia posizione.
Mi voltai nuovamente nella loro direzione, notando un cambiamento quasi impercettibile nel ragazzo basso.
Posai un piattino di porcellana in perla sul bancone, con sopra la tazza con la bevanda calda e scura.
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𝓓𝓪𝓭𝓭𝔂 → kookmin
Fanfiction"Ho una proposta da farle." Continuò lui. "Diventi la mia puttana." "E se dicessi di no?" Con tono scontroso ribattè il biondo. "Allora dovrò costringerla." ☾ Ships: Kookmin Sope Namjin Taerry (Taehyung x Harry Styles)* ☾ THIS FANFICTION CONTAINS SE...