—-why are you crying?—
"Papa, stai piangendo?" Taehyung osserva il padre, seduto in lacrime.
Ma forse è il caso di spiegarvi meglio.Kim Taehyung è figlio di un uomo potente, che odia la famiglia Jeon.
Da quando è nato, tutti sanno che i Kim e i Jeon si odiano.
A tutti è sconosciuto il perchè, nonostante al piccolo Taehyung avrebbe tanto fatto piacere esserne a conoscenza.Ne moglie, ne parenti.
quell'uomo era un fottuto mistero per il grigio che, dal canto suo, odiava i misteri.
Cresciuto tra menzogne e segreti.
Per tutte le volte che ha visto piangere i miei genitori, per colpa loro, senza però saperne il motivo, potrebbe scriverci un libro."Niente figliolo, stai tranquillo" un menzogna.
Taehyung era molto frustrato dalle risposte insufficienti del padre, era molto chiuso in se stesso.Disegnare, disegnare mi rilassa.
Pensa il grigio, estraendo un blocchetto di carta e una matita.Molte volte Taehyung ha delle crisi di nervi, è così brutto non sapere.
Vedere le persone a cui tieni, che soffrono, senza che tu puoi fare niente, è straziante.
In più sapere che sono proprio queste che non te lo vogliono dire, fa stare ancora peggio.Quand'era bambino, ingenuamente, chiedeva per il compleanno di poter invitare i Jeon, così da poterli vedere e giocare con il piccolo jungkook, ma Taehyung questo piccolo particolare non lo ricordava, come se gli si fossero cancellate alcune parti della sua vita che, ora come ora gli sarebbero tornate davvero utili.
La sfortuna gioca a favore del grigio, ed è sempre stato così.La felicità era un opzione non pervenuta.
Era chiuso in una gabbia, dalla quale non sarebbe uscito così facilmente.
Si sentiva in prigione."Taehyung! È pronta la cena!"
Scrolla la resta e ritorna alla realtà.
Sbuffa, per poi decidersi a scendere.
Un'altra delle tante cene a casa Kim, il peggio.
A tavola non parlano.
Si limitano a fissare il loro piatto quasi fosse interessante, e nessuno osa proferire parola.
il grigio fa il suo ingresso in cucina, osservando tristemente i maggiordomi che svolgono un compio elementare come quello di apparecchiare una tavola, con così pereciusione e armonia che a volte pensa siano robot.Una volta seduti, cominciano a mangiare. E come previsto, tutti muti.
Finita la cena, non aiuta neanche a sparecchiare, corre subito in camera sua e chiude a chiave la porta."Cosa vuoi che abbia! Quel bastardo ha scoperto dove abitiamo.."
Delle urls provengono dal piano di sotto.
"Cosa facciamo?" Chiede la madre.
"Aspettiamo."Dopo questo, silenzio per tutta la notte.
Troppi pensieri, fanno scoppiare il cervello.
Avendo il balcone in camera, spesso Taehyung osserva la luna.
L'unica cosa di cui non gli si è mai privato.Non ha amici, non ha un ragazzo, ne dei genitori decenti.
Ma proprio nel silenzio della notte, un tonfo attira l'attenzione del ragazzo.
Passi sempre più vicini verso la sua camera fino a quando sfondano la sua porta.Entrano gli uomini vestiti di scuro, e uno di loro copre subito gli occhi al grigio.
Un colpo secco alla testa, Taehyung sviene.
"Prendetelo."
Infine il buio.
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Spazio me <3
Ayo, ho revisionato il primo capitolo e mi sembra più carino, se vi piace passo a revisionare il secondo..
Ciauuu

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i love in spite of everithing [in revisione]
FanficTrascinati ingiustamente nei fallimenti dei loro genitori. Ma non tutto il male vien per nuocere. (IN REVISIONE)