CHAPTER 21🧡 libertà (da revisionare)

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Taehyung POV

Libertà.
Solo libertà sto respirando ora, i miei polmoni assorbono ogni sorta di sentimento positivo.
Le mie porte sono aperte, inseguirò i miei sogni, lavorerò e metterò su famiglia.
Dimenticherò ciò che devo dimenticare, e ciò che avrei voluto sapere che non mi è mai stato detto.
Con questo non vuol dire che tutti i ricordi usciranno completamente dalla mia mente, solo che faranno parte della mia vita, ma il passato.

Vivo nel futuro ora, un futuro sereno.
Tiro fuori dalla tasca dei jeans il biglietto di Jungkook.
Lo osservo per un ultima volta e lo stringo a me.
<mi mancherai mio piccolo Kookie>
Dico, prima di riposarlo nella tasca ed incamminarmi verso l'uscita dell'ospedale.

. . .

<Kim Taehyung,ci segua>
Seguo le guardie che mi guidano verso il carcere.
Una sola notte e sarò libero.
Oggi al telegiornale ho scoperto che Jeon è morto, era ciò che meritava.

Entro nel carcere, nel ritrovo collettivo.
Trovo molte persone lì.
C'è Bam, che mi corre incontro e mi abbraccia forte.
<campione! Sono fiero di te che esci da sta merda sai?>
<grazie Bam, quanto ti rimane?>
<con la buona condotta dieci mesi....>
<mi spiace, ti vengo a trovare ok?>
<ne sarei felice..mi mancherai frocetto>

Ben presto si fa notte ed io durante questa non faccio che pensare.
Pensare non mi fa bene, soprattutto se penso ad una persona in particolare.
Maledetto Jungkook.
Mi giro e rigiro nel duro letto della prigione, facendo anche del rumore con le coperte.

<Kim, sta fermo e che cazzo>
Sento dire dalla cella davanti.
Ma non lo ascolto, e continuo a muovermi come un lombrico in calore.

La notte è passata, è stato terribile, non me ne capacito di quanto Jungkook sia riuscito a prendere la mia testa cosi.
Cazzo se lo amo.
Ed è tutta colpa mia, a quest'ora magari saremo insieme, a mangiare una pizza, mentre ci teniamo per mano non curandoci degli sguardi degli altri.
Ma non possiamo, perché è tutta una merda.

Sono bipolare.
Ieri ero cosi contento, cosi contento di essere finalmente libero, mi ero deciso a mettere via i vari ricordi, ma ora, ora sono cosi triste, amareggiato e arrabbiato.
Un pezzo di me se n'è andato.
Alcune lacrime rigano le mie guance, ma le asciugo subito.
E sempre con un costante dolore al cuore, vado a fare colazione.

Mi siedo al primo tavolo che trovo e mi guardo intorno.
Non avevo mai notato che il carcere è diviso in gruppetti alquanto strani.

C'è prima di tutto quello delle ragazze.
Sono poche.

Poi quello dei vecchietti.
Sono tanti, ed hanno tutti dei tatuaggi, uno addirittura sulla testa calva.

Quello dei palestrati, quello degli stranieri e infine ci sono io, che siedo al tavolo da solo...
Oh no c'è Yoongi.

<che ci fai qui?>
<ti volevo salutare prima che andassi via>
<veramente?>
<si.>
<come va con Jimin?>
<non è più venuto a lavorare, ne mi ha chiamato, mi...mi manca>
<a chi lo dici, tu non sai quanto mi manca Jungkook>
<yah mi fai incazzare, potreste stare insieme e invece siete dei conigli>
Resto zitto alle sue parole, d'altronde ha ragione.

<ciao sugar baby!>
<non mi chiamare cosi testa di cazzo!>
<okay sughetto>

E me ne vado, vedendo con la coda dell'occhio lui che mi fa il medio, gli sorrido.

Mi mancherà, la sua incazzatura contro il mondo ed il suo modo strano di dimostrare il bene che vuole alle persone.

Mi dirigo verso l'ufficio del direttore per firmare gli ultimi documenti.

<signorino Kim, ora è libero>

<Nam!sei qui!>
<come potevo non salutarti>
<come va con Jin?>
<tutto bene, tra qualche settimana uscirà da qui>
<sono felice per voi. Hai il mio numero giusto? Dobbiamo assolutamente continuare a sentirci>

<si ce l'ho, ci vediamo in settimana?>
<certo, ti faccio sapere, ciao Nam!>
<ah e Tae, sai qualcosa di Jungkook e Jimin?>
<no perché?>
<non vengono da un po'...cioè Jungkook si è licenziato ma eravamo amici e non si fa sentire>
<strano..vedrai che non sarà niente>

<l'ho sempre saputo che eri innocente>
Mi limito a sorridergli.
<grazie di tutto Nam>

Saltellando, percorro il viale per casa mia.
Quando arrivo alla porta, suono, con il più bello dei sorrisi stampato in faccia.
Aspetto, un minuto, due, tre.
Ma nessuno mia apre.

Perciò decido di utilizzare le chiavi di riserva che mi hanno dato i miei genitori.

<mamma? Papa?>
Quando entro però, non c'è nessuno.
Ma perché spariscono le persone.


***********
SPAZIO MEEEE
Raga sto capitolo fa schifo.
Scusate se non ho pubblicato prima ma stavo male e non ne avevo voglia.
VVBBBBB

i love in spite of everithing [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora