12.

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Dopo dieci giorni finalmente posso uscire dall'ospedale, non ne potevo più.

Finalmente ero a casa.

Stavo bene, fisicamente.
Mentalmente stavo ancora pensando a Carl.
Come sta ora?
Nessuno vuole darmi risposte.

Scelgo di andare dai Gallagher.
Appena metto piede fuori di casa, la mia testa inizia a venire bombardata da domande: e se Carl avesse trovato un'altra ragazza? Se ha scelto di non vedermi più?

Scaccio via questi pensieri e finalmente mi decido ad incamminarmi.
Appena esco dal giardino di casa mia noto Ian in fondo al viale, e lo chiamo.

Appena mi vede, gli spunta un sorriso in faccia che arriva fino al cielo, e mi corre incontro.

Ian:"Sei viva! Keyla mi hai fatto preoccupare tantissimo cazzo, perché non mi hai detto niente di quel coglione?"
Non rispondo, l'unica cosa che faccio è abbracciarlo.
Io:"Rosso, ho bisogno che tu mi dica una cosa: Carl, dov'è? Come sta?"

Il suo sguardo passa dalla mia faccia a terra.
Perché nessuno mi vuole dire niente su Carl?
Magari è morto?

Io:"Ian cazzo, cosa è successo a Carl?"

A rispondermi, non è Ian, ma è una voce alle mie spalle.

"Non è qui" dice.

Mi giro e vedo Debs.
Le faccio uno sguardo confuso e lei riprende a parlare.

"Non è a casa, è in ospedale: hanno sparato anche a lui. È in coma, ma è in condizioni peggiori delle tue." dice tutto d'un fiato, cercando di coprire la tristezza.

Sento i miei occhi riempirsi di lacrime.
Per colpa mia, lui è in coma.
E se non ce la facesse?

"Comunque, sono felice che tu ora stai bene" aggiunge Debs con un lieve sorriso forzato.

Mi da un bacio sulla guancia e rientra, mentre Ian mi abbraccia notando che sono sul punto di crollare.

Non riesco nemmeno a tenere gli occhi aperti, sono letteralmente colmi di lacrime.

Ho così paura che lui non possa farcela, non me lo perdonerei mai.

• 3 giorni dopo •

Io:"Cosa? No, no no e no! No io non vado da nessuna parte. Jess ti prego di qualcosa! Mel anche tu, non sarete d'accordo con Papà vero?"

Mi guardano tutti con aria triste.
Com'è possibile che siano tutti d'accordo?
Si sono coalizzati per mettersi contro di me?
Come possono farmi questo?
È da quattro cazzo di giorni che piango per Carl, e loro adesso se ne escono con questa notizia?

Max:"mi dispiace Key"

Io continuo a guardarli, facendo respiri veloci.

Mi sta mancando l'aria.

Jess:"Key, dobbiamo farlo per forza, che tu voglia o no" dice passando una mano sulla mia spalla.

Io la respingo, facendo una smorfia.

Mi sento così debole, indifesa.
Perché mi va tutto così di merda?
Perché nemmeno la mia famiglia mi capisce?

Non ne posso più di stare qui a discutere con loro, così corro fuori di casa, e vado nella casa accanto: i gallagher.

Entro e per fortuna sono tutti in cucina.

Appena Fiona mi vede con le lacrime agli occhi, mi corre incontro preoccupata.

Fiona:"Key, cosa succede? Qualcuno ti ha fatto qualcosa?"

Anche Ian, Debs e Lip si avvicinano.

Ian sposta Fiona e, mettendomi le mani sulle spalle, mi guarda un minuto per poi abbracciarmi.
Un abbraccio che, nonostante non sia quello di Carl, mi fa stare bene.
È per questo che è il mio migliore amico.

Dopo circa 1 minuto, mi stacco decidendomi di parlare.

"M-mi... t-trasferisco...." mormoro, riscoppiando a piangere.

"A Miami, cazzo, dall'altra parte." questa volta urlo, cercando di liberarmi da tutta la rabbia che ho dentro.

Tutti mi guardano sbalorditi, e a Ian scende qualche lacrima.

"H-ho provato a-a convincerli, m-ma non c'è n-niente da fare..." aggiungo non riuscendo a parlare per via dei singhiozzi che mi provoca il pianto.

Da Los Angeles A ChicagoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora