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Sto andando ad iscrivermi nella nuova scuola, non sembra male a prima vista.

M:"figliola, io direi che per iscriversi bisogna entrare, e non stare fuori ad ammirare le pareti"  disse ridendo Max, mio padre.
Io:"S-si arrivo" rispondo schietta tornando coi piedi a terra.

*****

Le pareti sono pulite, bianche e blu, gli armadietti rossi sembrano quasi nuovi e i bagni integri, direi che è buono per una scuola del ghetto.

X:"Salve, lei è il signore Allison giusto?" domandó un signore rivolgendosi a Max, interrompendo il silenzio.
M:"Buon pomeriggio, si sono io, Max Allison"
X:"E voi dovreste essere Keyla e Jesslyn Allison presuppongo" chiese rivolgendosi a me e alla mia "nuova sorella" che nel frattempo aveva già ottenuto il cognome di mio padre.
"Esatto" risponde Jess sorridente.
X:" Bene, bene. Io sono il professore Johnson, nonché vicepreside e insegnante di matematica. Prego, il Preside Smith vi sta aspettando nel suo ufficio, seguitemi pure." disse sorridendo e facendoci strada per la presidenza.
Sembra simpatico per essere l'insegnante di matematica.

*****

Iscrizione finita, guardando il tabellone delle lezioni noto che ne ho molte in comune con Jess, non so se esserne felice o meno.

J:"a quanto pare Key staremo insieme anche a lezione" disse con una smorfia
Io:"Ho notato, Jess."

Vorrei cercare di andare d'accordo con lei, ma mi stuzzica sempre e non riesco a mantenere la calma.

M:"forza, è ora di tornare a casa, ci sta aspettando Melissa, avrà bisogno di un aiuto per sistemare casa"
J:"L'ho sentita poco fa, ha detto di andare a fare compere per i nuovi arredamenti, ho qui qualche bigliettone così da comprare più cose, me li ha lasciati lei." disse sfoggiando un sorriso, forse uno dei più sinceri da quando siamo partiti da Los Angeles, siccome non le è mai andata a genio la mia presenza e fare compere la rende felice.
M:"perfetto, in quale negozio vorreste andare?"
Io:"uhm...Ikea?" risposi insicura, dato che Jess sembra non avere idea di dove andare.
M:"Andata!"
La sua energia mi stupisce sempre di più.
A mio papà, che io chiamo più comunemente Max, va sempre a genio ogni idea che viene proposta e non si tira mai indietro, inoltre è sorridente in ogni situazione, e credo che questo sia ciò che io più amo di lui.

*****

Ormai sono le 19.45 e siamo appena usciti dall'Ikea, abbiamo fatto fuori quasi tutti i soldi, avremmo avanzato qualche centinaia, per comprare da mangiare e pagare le bollette.
J:"io ho fame, che ne dite di andare da subway?"
M:"ottimo! Porteremo qualcosa anche a tua mamma Melissa"
Io:"Okay okay, però muoviamoci sto morendo di fame!" risposi scatenando una risata generale.

Questi piccoli momenti mi rendono davvero felice, senza un vero motivo.

*****

Casa dolce casa.
O così è come si dice, per me non era proprio così.
Non fraintendete, mi sta piacendo sempre di più l'idea di vivere a Chicago (anche se nel South Side), però è meglio che stare con Maddie, mia mamma, la odio.
E forse, vivere con Melissa e Jess non sarà tanto male, prima o poi ci farò l'abitudine, e inoltre Melissa è tanto simpatica.
Nonostante abbia cresciuto una figlia come Jesslyn, lei è sempre disponibile e dolce.

Ora è meglio ritornare alla vita reale e sistemare il mio letto, a meno che io non voglia dormire sul pavimento.

Salgo le scale e con Jesslyn scegliamo le nostre camere.
Ce ne sono 4, una per ogni componente della mia nuova famiglia.
Le prime due, quelle più vicine alle scale, abbiamo scelto saranno di Max e Melissa, mentre le altre due saranno mia e di Jesslyn.

Per fortuna non avrò il muro in comune con lei, lo avrò in comune con la stanza di mio papà e il bagno, che divide la mia camera da quella della mia sorellastra.

Devo ammettere che Mel ha fatto proprio un ottimo lavoro, la camera è pulitissima.

Inizio prendendo lo scatolone che contiene il mio letto, e con l'aiuto di Max lo montiamo.
Dopo di che sistemiamo il materasso.

Ora è il momento di mettere le coperte, io le ho scelte di colore bianco gesso, come quelle di Jesslyn.

Finalmente all'una di notte, dopo aver montato tutti e 4 i letti andiamo a dormire.

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Mi scuso per eventuali errori o ripetizioni🙈🤷‍♀️
Mh questa storia non se la sta cagando nessuno, okay.

Da Los Angeles A ChicagoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora