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Camila

Sono distesa nel mio letto, a guardare il soffitto, mentre Victoria prepara la colazione per tutte e due. Mi sento strana, quasi felice nonostante tutto. Mi è piaciuto fare sesso con quella ragazza, mi è piaciuto stare con lei, e non lo credevo possibile. Io non sono lesbica, non credo almeno, allora perché mi è piaciuto così tanto stare con lei? Vorrei parlarne con Victoria, oppure con Troye, e decido all'ultimo di mandare un sms al ragazzo.

Prendo il cellulare e gli scrivo.

"Puoi venire a casa di Victoria stamattina?"

Lui mi risponde poco dopo.

"Certo"

Sono contenta, posso parlarne soltanto con lui, anche se Victoria vorrà ascoltare di sicuro, me la sento. Non so neppure da dove cominciare, e capisco che devo dire la verità.

Quando Victoria entra nella stanza con la tazza di caffè tra le mani le dico che Troye verrà da noi, perché devo parlare con lui. La ragazza annuisce, sorridendo, e non mi fa alcuna domanda.

<< Vuoi parlare soltanto con lui?>> mi chiede. Io annuisco e lei comprende, e poco dopo suonano al campanello. Io mi alzo per correre in bagno e lavarmi la faccia e i denti, poi torno in camera da letto e trovo Troye seduto sulla sedia della scrivania. Gli sorrido e mi metto comoda sul letto, guardandolo accendersi una sigaretta. Ripenso a Lauren e mi chiedo come stia, che cosa stia facendo.

<< Devi dirmi qualcosa?>> mi chiede Troye. Io annuisco.

<< Ieri notte ho fatto sesso con una donna>> dico guardandolo. Lui mi scruta con attenzione, poi annuisce, facendomi capire che mi sta ascoltando.

<< Ho fatto sesso con una ragazza e sono stata bene. Sono sicura di essere etero, al cento per cento, ma...>>

<< Ma con lei sei stata bene, meglio che con un uomo>> finisce la frase per me. Io annuisco, diventando rossa poi Troye sorride, fumando la sua sigaretta.

<< Forse sei bisessuale. Forse non sapevi di esserlo e con questa ragazza l'hai capito>> ipotizza.

Forse ha ragione, ma ammetterlo a me stessa è difficile. Resto in silenzio, e Troye lo prende come un'ammissione, perché sorride. Non so che cosa dire, così mi alzo dal letto per dire << vado a farmi un altro po' di caffè. Ne vuoi?>> chiedo.

Lui annuisce, poi mi ringrazia e spegne la sigaretta nel posacenere. È di Victoria, non mio.

Entro in cucina e sotto lo sguardo incuriosito di Victoria inizio a preparare il caffè per me e Troye. Quando è pronto ne verso un po' in due tazze e ne porto una al ragazzo che è ancora in camera mia, seduto alla scrivania. Prende la tazza e sorride, bevendo un sorso di caffè.

<< Devi dirmi altro?>> mi chiede. Io scuoto la testa, anche se ci sono tante cose che vorrei dirgli. Ma decido di tenerle per me, perché ho un po' paura. Non so nemmeno da dove iniziare a raccontare, penso soltanto a Lauren. Lei è chiaramente lesbica, lo so per certo, perché ha esperienza, me l'ha dimostrato. Io ho fatto soltanto quello che mi sono sentita di fare, imitando lei e lasciandomi guidare. Non posso negare che quello che abbiamo fatto mi sia piaciuto. Ma non soltanto il sesso, mi è piaciuto stare con lei.

Persa come sono nei miei pensieri non mi rendo conto che Troye mi sta guardando con uno strano sorriso, ed io nascondo i miei occhi alla sua vista prendendo il cellulare e fingendo di guardare qualcosa. Il ragazzo poi si alza e mi dice che deve tornare a casa a fare le faccende.

Io annuisco, alzandomi a mia volta dal letto.

<< Grazie di essere venuto>> dico e lui sorride, abbracciandomi. Mi sento bene, in pace con me stessa e tutto sommato il fatto di essere bisessuale, forse, non mi spaventa.

Mon CheriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora