Begin

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Un giorno di parecchi anni fa mia madre si presentò nella mia modesta camera tenendo tra le dita affusolate una piccola scatola di vecchio legno scuro; avevo forse sei anni quando questo accadde.
La mia mamma sorridente mi porse questo oggetto dicendomi quanto esso fosse speciale per lei, poiché era la cosa più preziosa al mondo che avesse oltre me.

Mi raccontò che era un antico cimelio di famiglia, datole da sua madre che a sua volta lo ebbe dalla sua mamma, la mia bisnonna, e così via indietro nel tempo.

Da piccolo trovavo questo oggetto molto bello e misterioso, mi ricordo lo stupore di quando aprii la scatoletta comprendendo finalmente di cosa si trattasse: un vecchio carillon.

Non era un carillon qualunque, non aveva una ballerina come era solito vedere, ma un ragazzo vestito con candidi abiti rinchiuso in una sfera circondato da fiori rosa; se ne stava immobile, con lo sguardo rivolto verso l'alto che guardava dentro il palmo della sua mano formando una posa di danza classica di cui non ne conosco il nome.
Sembrava così dannatamente realistico.
Il carillon inoltre al suo interno aveva un piccolo specchio ovale ed era imbottito con un tessuto prezioso color panna.

Ricordo il mio entusiasmo la prima volta che udii la sua melodia, era cosi bella e ipnotizzante.
Essa divenne una vera e propria dipendenza, passavo intere ore ad ascoltarla, soprattutto prima di andare a dormire incantandomi ad osservare il ballerino dai lineamenti delicati.

Ascoltai quella melodia fino ai miei 13 anni, poiché dopo mia madre morì.
Non accettavo la sua morte, in realtà non l'accetterò mai.
Mi aveva lasciato solo.

Non aprii più il carillon da quel giorno.
Lo abbandonai totalmente su una mensola facendolo impolverare col passare dei giorni, settimane, mesi ed anni. Volevo provare a dimenticare la sua dannata musichetta e il suo dannato ballerino imprigionato nella sfera.

Non so esattamente il perché di queste mie azioni, forse mi ricordava molto lei che avevo amato più di ogni altra cosa al mondo.

Amavo ed amo molto la mia mamma.

Nonostante non ci fosse più, ogni notte inspiegabilmente la avvertivo mentre dormivo, o almeno mi auguro fosse lei.
Dal giorno della sua morte ogni notte mi sento protetto e non faccio più incubi.

«Mi raccomando Jungkook, abbi molta cura di questo carillon, ti darà tanta gioia per il resto della tua vita. Ricordati di darlo anche ai tuoi figli quando giungerà il momento. È molto speciale e un giorno, figlio mio, capirai il perché...»

Queste sono le ultime parole che ricordo di mia madre.

Ma ahimè a quel maledetto carillon non ci pensai più minimamente e forse questo è stato uno degli errori più grandi della mia vita.

Non avrei mai dovuto ritenerlo una cosa insignificante e stupida.

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Angolo autrice: Zaooo, benvenuti in questa nuova Vkook!  Spero possa essere di vostro gradimento 💜. Il prossimo capitolo sarà molto più lungo, questo è solo un "prologo".
Mi raccomando di visualizzare il video ad inizio capitolo per udire la melodia!

-Haruka

Carillon||Vkook(Taekook)|| BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora