♤ Capitolo 3 ♤

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Finito il turno di lavoro trovo il mio migliore amico aspettarmi fuori dalla struttura.
Lo adoro, lo conosco sin dalle elementari, non abbiamo mai discusso, è sempre stato al mio fianco ed io al suo.

Lo trovo sorridente come sempre, appena si accorge della mia presenza mi stringe forte in un caloroso abbraccio che ricambio immediatamente abbandonando tutti i pensieri quotidiani, siamo solo io e lui adesso.

Io e Jimin.

«Ehi Jeon, tutto bene?» mi rivolge un sorriso stupendo che mi riscalda il cuore, sorrido a mia volta dicendogli che va tutto bene, poi gli cirocondo le spalle con un braccio e comincio a camminare tirandomelo dietro.

Jimin mi accarezza la schiena mentre camminiamo, questo gesto mi rilassa completamente e libera la mia mente dai pensieri «Allora principe di Busan, cosa vuoi vedere oggi?» il nanerottolo inizia a pensarci su un bel po' per poi darmi una risposta «Continuiamo a vedere Attack On Titan?» annuisco velocemente mentre saliamo sul pullman e ci accomodiamo sui primi due posti liberi.
Poggio la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi, poco dopo sento che ha preso il mio cellulare, lo lascio fare, mi fido di lui non è la prima volta che lo fa.
Solitamente non fa altro che riempirmi la memoria di suoi stupidi selfie che ovviamente mi conservo, non si sa mai che possano tornare utili.

«Dio santo che ricerca insolita. Da quando ti interessi di ballerini di danza classica? Soprattutto così vecchi...»
Apro gli occhi di scatto nel sentire il mio migliore amico pronunciare quelle parole, mi sollevo dalla sua spalla e osservo il mio telefono nelle sue mani provando a cercare subito una giustificazione a quella pagina.
Dannazione perché sono quasi impanicato e voglio trovargli una scusa? Non è mica una pagina porno lasciata aperta!

«Em...sono capitato lì per caso, stavo cercando ben altro...» Jimin spegne lo schermo del mio telefono mettendomelo nella tasca dei jeans scuri «Amico, quella storia è inquietante però.»
«Hai ragione, cosa più inquietante è che quel ballerino assomiglia a quello del carillon di mia madre.»
Jimin porta una mano sotto al proprio mento per riflettere assumento una buffa espressione «Non me lo ricordo il carillon, ma sarà sicuramente una coincidenza! Dai forza, abbiamo ancora quindici minuti, riposati un po' prima di arrivare a casa tua.»

E cosi faccio. Poggio nuovamente la mia testa sulla sua spalla addormentandomi di colpo, iniziando a sognare la libreria in cui lavoro con Namjoon, Seokjin e il carillon.

Jimin mi sveglia dicendomi che siamo giunti a destinazione, apro gli occhi protestando con mugolii abbracciando il mio migliore amico subito dopo.
Non appena il pullman si ferma alla fermata ci alziamo e scendiamo dal mezzo di trasporto dirigendoci verso la mia casa attualmente vuota.

Passiamo la serata accoccolati sul divano mentre vediamo Attack On Titan, amo questo anime, il mio personaggio preferito è il capitano Levi, Jimin ama molto Eren invece e lo "shippa" con il capitano più sexy del mondo. Forse sotto sotto anche io li shippo un po'...
Alla fine ci addormentiamo sul divano senza che ce ne rendiamo conto.

La mattina mi sveglio di soprassalto, io e Jimin ci troviamo sotto le coperte del mio letto, entrambi siamo in pigiama. Ma cosa cavolo... Non ricordo assolutamente nulla di tutto questo!
Scuoto il mio migliore amico, lui emette mugolii dolci
«Mmh Kookie cosa vuoi? Non mi va di alzarmi...»
«Jimin svegliati, come siamo finiti a letto?»
«F-finiti a letto?» Jimin spalanca subito gli occhi guardandomi e tastandosi controllando di aver ancora i vestiti addosso, roteo gli occhi in aria scuotendo succesivamente il capo, lo colpisco forte con un cuscino «PERVERTITO MAIALE!»

Scoppiamo a ridere insieme ignorando completamente la questione anche se qualcosa sicuramente era successo. Noi dal divano non ci siamo alzati minimamente.

Rabbrividisco pensando a cose strane rendendomi conto che dopotutto io non abito da solo, ma con mio padre.
Sì, probabilmente ci ha messo lui nel letto, anche se è abbastanza improbabile... Insomma ci ha anche spogliati e messo il pigiama?
Assurdo.
Troppo.
Decido di non pensarci.

Facciamo colazione, mio padre è già andato a lavoro, mi ha solo lasciato un bigliettino con la spesa da fare oggi, c'erano scritte poche cose essenziali, noto sotto al centrotavola anche due banconote, le afferro mettendomele in tasca concentrandomi sul mio pasto «Chim Chim, questa mattina facciamo compere!»
Jimin sorrise come un bambino battendo succesivamente le mani «Bene diamoci da fare allora, alle tre inizi a lavorare o mi sbaglio?»
Mi passo una mano tra i capelli rispondendo «No, non ti sbagli affatto. » Jimin addentò il suo pasto «Appena finisci ti vengo a prendere, oggi è sabato, ti porto a ballare un po', ti va?»
Osservo la tazza che ho sotto ai miei occhi pensieroso, alla fine decido di accettare la sua proposta «Perché no? Un po' di svago diverso dal guardare anime ci vuole! Però un giorno dobbiamo assolutamente andare ad una di quelle fiere del fumetto, sono sicuro essere divertente!»
Jimin annuì «Oh sì! Va bene allora, però voglio fare il cosplay di Eren!» scoppio a ridargli in faccia, lui mi guarda stranito così gli dico «Sei basso, potresti fare Levi.» Jimin si finge offeso portando le braccia strette al petto, assume un'espressione maledettamente adorabile «Gno, fallo tu Levi, altezza a parte saresti perfetto...»
Faccio un lungo sospiro chiudendo gli occhi «Va bene, farò Levi, ma solo se mi porterai a questi dannati eventi!!»

Fatta la spesa per la casa ci concentriamo ora sugli acquisti personali, Jimin si sta provando mezzo negozio completamente indeciso su cosa acquistare, si osserva agli specchi, fa sfilate avanti e indietro per i corridoi, mi guarda con espressione incerta ed innocente e...dio è così bello, sembra davvero un modello in questo momento.
Sorrido come un imbecille, lui alla fine si imbarazza completamente «Uff non mi sta bene nulla, non compro nulla!» faccio un grosso sospiro «Sei completamente idiota! Stai bene con qualsiasi cosa, anche con un sacco in testa!» Jimin si avvicina a me togliendosi la giacca elegante «Questo solo perché con un sacco in testa la mia faccia non è visibile.»
Scoppio a ridere e lui con me.

Gli voglio un mondo di bene, è il fratello maggiore che non ho mai avuto.

Carillon||Vkook(Taekook)|| BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora