L'ennesima giornata fatta di ansie e paure era finalmente terminata, mi stendo sul mio letto morbido chiudendo gli occhi desideroso di un riposo che per il momento non sarebbe arrivato.
In un batter d'occhio giunse il momento della cena che da diversi anni era diventata silenziosa e priva di argomenti se non domande o richieste banali: "come è andata a scuola?" "ricordati di spolverare la tua camera e di mettere in ordine le tue cose."
Mio padre è l'unico familiare che mi è rimasto, anche lui è rimasto scosso dalla morte di mia madre. Per tutta la mia esistenza non è mai stato molto affettuoso con me, anche durante il lutto non ha mai mostrato un gesto di affetto nei miei riguardi, io vivevo il dolore per conto mio e lui per conto suo. Non è per niente un cattivo genitore, anzi gli voglio molto bene. Amava molto mia madre e nonostante siano passati anni non ha mai smesso di farlo. Lo ammiro molto per questo.
Come da routine la cena resta silenziosa fino a quando papà non tira fuori un nuovo argomento che a me ricorda molto la mia mamma: il carillon.
«Allora Jungkook, che fine ha fatto quell'aggeggio? Non lo vedo più nella tua camera da varie settimane.»
È vero, da qualche settimana avevo deciso di toglierlo dalla mia vista per dimenticarmelo.
«Stona nella mia camera, l'ho messo tra le cose che non usiamo più.» ho detto osservando il cibo suscitando in mio padre un sospiro «Dovresti tenerlo sempre con te invece, tua madre ci teneva troppo.»
Mi mordo l'interno guancia sentendo una morsa allo stomaco, chiudo gli occhi serrando le labbra restando poi in silenzio a lungo fin quando dico «So che ci teneva, ma non sono un bambino, non ho più bisogno di quel coso. La felicità che mamma diceva me l'ha già data durante la fanciulezza, ora sono un adulto.»Non parlammo più dopo, terminato il mio pasto salgo a passo svelto nella mia camera, mi stendo sul letto iniziando a riflettere su delle cose importanti al quale non ci avevo mai fatto caso sino a quel momento.
Da quando avevo "gettato" il carillon fuori dalla mia stanza, il senso di protezione durante la notte era svanito e gli incubi avevano iniziato a far breccia nella mia mente.
No, deve essere soltanto una coincidenza, non può esserci un nesso. O forse sì... Magari mia madre si è offesa per quel gesto decidendo di non vegliare più su di me; questa è l'unica risposta logica che al momento concepisco...
Sì, doveva essere assolutamente così.Così, spaventato di aver deluso mia madre rendendola triste, corro a recuperare il carrilon tra vecchi oggetti impolverati.
Quando trovo la scatola di legno scuro sul mio volto si forma un flebile sorriso, mentre dentro di me un'insolita ansia inizia a diventar protagonista.
Soffio sulla polvere per farla andare via, dopo porto il carillon nella mia camera poggiandolo sul comodino vicino al mio letto facendo spazio tra fumetti e cianfrusaglie varie.Il mio cuore batte a mille, il desiderio di aprilo è troppo, ma una parte di me si rifiuta categoricamente di compiere questo gesto.
Alla fine l'altra parte ha la meglio, non sono caduto alla tentazione di aprirlo infilandomi nel letto per riposare finalmente.
"Perdonami mamma..." penso prima di cadere tra le braccia di Morfeo.Quella notte mi sono sentito nuovamente protetto.
La mattina mi sveglio stordito guardandomi attorno, porto una mano stretta a pugno su un occhio strofinandomelo per poi alzarmi dal letto e osservare il carillon, decido di aprirlo nonostante il rifiuto della notte precedente, erano anni che non lo aprivo più, ma questa mattina sento il bisogno di farlo come se avessi nostalgia di qualcosa.
Osservo la sfera contente il ballerino con le labbra schiuse e gli occhi grandi così come quando ero un bambino, non c'è niente da fare, questo oggettino è davvero bellissimo.
Il ragazzo intrappolato nella sfera sembra una persona reale, non pare di plastica o di altri materiali, la sua pelle sembra pelle vera, i suoi capelli color salmone sembrano capelli reali.
Questa cosa mi ha sempre affascinato, come è possibile una cosa del genere? L'artigiano doveva essere stato proprio bravo.Vengo colto per la prima volta da un'improvvisa voglia di scoprire di più riguardo questo oggetto, mi sento come se fosse qualcuno a guidarmi in questa curiosità mattutina.
Richiudo la scatola girandomela per le dita alla ricerca di qualsiasi cosa per fare una ricerca su internet dettagliata, ma non sembra esserci niente di particolare, nessun marchio, nessuna firma...
Poi noto in piccolo qualcosa inciso ai piedi della sfera, sono delle lettere incise in un elegante corsivo che formano la parola "Taehyung".
Probabilmente è il nome dell'artigiano, chissà a quale epoca risale questo oggetto e soprattutto chissà se troverò qualcosa su internet.
Decido di far ugualmente un tentativo, stacco il cellulare dal caricabatterie sbloccandolo per poi andare su un browser e cercare "Taehyung carillon."
Non so esattamente il motivo, ma sono ansioso.
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Carillon||Vkook(Taekook)|| BTS
FanfictionUn regalo di infanzia ritenuto insignificante può diventare la cosa più importante della tua vita. !boyxboy¡ •Vkook •Namjin •Accenni Jikook •Sope [Aggiornamenti al momento lenti a causa di altre storie in corso]