La prescelta di Lucifero

Il segreto sta per essere rivelato

Evelyne PVS
Finalmente è ora di uscire, sono veramente stanca ho la testa che sta per scoppiare, ho passato tutta la giornata a ignorare Alexia e Dylan.
Decido di tornare a casa a piedi ma prendo la strada più lunga ho bisogno di riflettere su quello che sto vivendo, non posso credere che Jackson mi ha baciata e non capisco perché il mio stupido corpo a contraccambiato quel bacio, mi suona il telefono e vedo che mi sta chiamando mamma, rifiuto la chiamata non voglio parlare con nessuno.
Arrivata a casa vedo mamma precipitarsi addosso a me preoccupata   <perché non hai risposto alle mie chiamate e hai miei messaggi mi sono preoccupata tantissimo ho chiamato anche Alexia ma mi ha detto che l'hai ignorata tutto il giorno e non ti ha più vista all'uscita> < sto bene non preoccuparti.> Rispondo fredda <c'è qualcosa che non va?>  Insiste mia mamma <ho detto che sto bene e ora se non ti dispiace vado in camera a studiare, non ho fame quindi non mi chiamare per pranzo>
Annuisce e mi lascia salire in camera.
Butto tutto sul letto e mi dirigo in bagno apro il getto della doccia e mi ci infilo dentro vestita, sembrerà stupido ma ho bisogno di pensare ad altro.
Quando esco sento un freddo terribile mi accorgo che la finestra della mia camera è aperta, strano non ci avevo fatto caso prima, la chiudo e mi tolgo i vestiti bagnati e mi infilo una tuta per stare più comoda, lascio i capelli bagnati e mi dirigo al letto con la coda dell'occhio noto un bigliettino, lo prendo e lo leggo.

Dolce Evelyn
Sei così bella, il tuo corpo è così perfetto.
Perché non vuoi essere mia? Se solo lo vorrai ti darò tutto in cambio ti chiedo solo di essere mia per l'eternità.
Anonimo.

Strappo via il biglietto e lo butto so a chi appartiene quindi decido di prendere il telefono è scrivergli un messaggio.

Caro Sconosciuto di sto cazzo so che il biglietto è tuo la devi smettere lasciami in pace non ti azzardare mai più ad entrare nella mia camera HAI CAPITO fallo un'altra volta e ti denuncio alla polizia. E smettila di perseguitarmi non sono e non sarò tua. Ficcatelo in quella mente malata che ti ritrovi.

Invio il messaggio e inizio a camminare nervosamente avanti e indietro nella camera aspettando una risposta che non tarda ad arrivare

Sconosciuto;
Evelyne stai molto attenta a come mi parli come ti ho già ripetuto tu mi appartieni.
Ho voluto scriverti un messaggio carino in anonimo per vedere se avresti indovinato chi fossi e a quanto pare ci sei riuscita ma non è la reazione che mi aspettavo da te.
Evelyne;
FANCULO VOGLIO LA VERITÀ SU CHI SONO VERAMENTE.
Non voglio stupidi bigliettini dove ci sono scritte cose assurde.
Anonimo;
Evelyne ripeto sta attenta a come rispondi.
Se vuoi saperne di più devi cercare nello studio di tuo papà e vedrai che troverai quello che cerchi.
Arrabbiata e in lacrime scaravento quasi tutto per terra e vado nello studio di papà inizio a cercare tra i fascicoli vecchi e trovo una cartella che mi incuriosisce, all'improvviso sento sbattere la porta di casa e mio papà che urla <sono tornato> in fretta e in furia metto tutto apposto e prendo il fascicolo e lo nascondo sotto il letto.
Scendo giù a salutare papà come se non fosse mai successo nulla.
Mi squilla il telefono ed è un messaggio di Dylan.

Dylan; Eii
Evelyne; Ciao
Dylan; tutto okay? Oggi eri strana a scuola hai praticamente ignorato me e Alexia tutto il giorno..
Evelyne; Scusami ma oggi non è proprio giornata volevo stare un po' sola
Dylan; Capisco.. qualsiasi cosa puoi contare su di noi lo sai vero?
Evelyne; Sisi lo so grazie :)
Dylan; Scema ahah
Evelyne; Puoi dire a Alexia che non sono arrabbiata ma devo stare un po'sola oggi non mi va di scrivergli sai com'è fatta.. quando attacca non la smette più ahah.
Dylan; Va bene ahahah
Passo la serata a pensare a cosa ci potrebbe essere in quel fascicolo, ma ho paura di saperlo aspetterò il momento giusto.