La verità su Jackson.

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Evelyne PVS
Mi sveglio e dalla sveglia noto che sono già le 10:00 del mattino, mi accorgo che sul comodino c'è un bigliettino con scritto [Dobbiamo parlare] capisco subito che il bigliettino è di Jackson quindi lo accartoccio e lo lancio per terra.
Vado verso il bagno e riempio la vasca d'acqua calda e ci metto tanto sapone in modo che faccia tanta schiuma.
Quando vedo che è pronta mi lego i capelli in una coda alta e decido di entrare.
È così bello e rilassante.

Jackson PVS
Mi dirigo nella stanza di Evelyne e quando entro non c'è, noto il bigliettino accartocciato e buttato per terra, questa cosa mi fa arrabbiare è peggio di una bambina, vado verso il bagno convinto di trovare la porta chiusa ma quando mi avvicino noto la porta del bagno socchiusa, senza farmi sentire apro piano piano la porta e quello che mi si rivela davanti è una visione paradisiaca, vedo Evelyne coperta da quella poca schiuma che si scontra contro il suo corpo immersa nella vasca, non resisto e in meno di un minuto mi spoglio e piano mi avvicino per poi entrare nella vasca.

Evelyne PVS
Mi sveglio dai miei sogni quando la figura nuda di Jackson mi si para davanti a quel punto divento tutta rossa, mi alzo per uscire ma Jackson mi prende e mi fa appoggiare delicatamente al muro io cerco di divincolarmi ma lui stringe la sua presa sui miei fianchi.
Inizia a lasciare per tutto il mio collo umidi baci, lego le mie braccia al suo collo e i nostri occhi si incontrano, riesco a intravedere lo scintillio di passione che sta provando in questo momento, senza perdere tempo lo bacio, inizialmente è un bacio casto ma subito dopo diventa voglioso e passionale con delicatezza mi fa girare di schiena e sento la sua erezione appoggiarsi dietro di me, sento le mie guance avvampare nuovamente, Jackson inizia a percorrere una linea immaginaria sulla mia schiena, mi viene la pelle d'oca al suo tocco e lui accorgendosi inizia nuovamente a lasciare baci umidi su tutta la mia schiena.
Con la mano passa davanti iniziando a scendere sotto il basso ventre sento il suo dito che inizia stuzzicarmi il clitoride, inizio ad avere una piacevole sensazione li sotto, sento un dito che cerca di entrare ma a quel punto mi irrigidisco Jackson se ne accorge e con voce roca e sensuale mi dice vicino l'orecchio [Va tutto bene] non so perché ma la sua voce mi rassicura quando capisce che ha via libera si insinua dentro e sempre con voce roca e sensuale mi sussurra [Come sei stretta] , non resisto più e mi lascio uscire un gemito di piacere sento pompare sempre di più il dito dentro di me fino a farmi bagnare.
Mi gira verso di lui e lo vedo diverso ha gli occhi di nuovo Rossi ma stavolta un rosso accesso, sento il suo fiato affannato sul mio collo e quando gli sto per chiedere cosa c'è che non va esce dalla vasca lasciandomi lì da sola.

Jackson PVS
Non riesco a trattenermi è come una droga più cerco di stargli lontano e più la desidero.
Non posso toccarla lei non sa chi sono veramente non voglio spaventarla.
Sicuramente ora mi odierà ancora di più dato che lo lasciata così senza una spiegazione.

Evelyne PVS
Mi sento uno schifo come ho potuto lasciargli fare tutto questo, MI FACCIO SCHIFO lo odio lo odio per avermi fatto tutto questo lo odio per avermi fatta sentire così bene lo odio per avermi abbandonata qui.
Esco dalla vasca in lacrime prendo l'asciugamano e mi copro per poi sedermi nell'angolino del bagno e piangere.
Dopo un'ora mi alzo e vado verso lo specchio ho gli occhi gonfi e rossi ma non mi importa è colpa sua se sto così solo colpa sua.
Mi dirigo verso l'armadio e caccio

Una maglietta a maniche corte bianche un maglioncino aperto color panna un paio di jeans, metto le mie Vans lego i capelli in uno chignon un po'disordinato

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Una maglietta a maniche corte bianche un maglioncino aperto color panna un paio di jeans, metto le mie Vans lego i capelli in uno chignon un po'disordinato.
Mi siedo sul letto e inizio a pensare ad un modo per uscire da questa camera, subito dopo mi viene in mente il fermaglio che mi regalò Alexia al mio 11 esimo compleanno, lo tengo sempre nella tasca interna del mio zaino vado per controllare e BINGO trovata mi avvicino alla serratura della porta e infilo il lungo fermaio e provo ad aprire la serratura, dopo tre tentativi riesco finalmente ad aprila, apro la porta e mi affaccio per essere sicura che non ci sia nessuno.
Inizio a camminare per il lungo corridoio fino ad arrivare a un bivio ora devo decidere dove andare destra o sinistra, decido di andare a sinistra continuo a camminare fino a quando non mi trovo una porta davanti, non so che fare se la apro e c'è qualcuno? Ma potrebbe essere anche la via d'uscita, decido di aprirla ma davanti a me mi ritrovo una sala piena di libri deduco che sia una libreria ma dopo poco mi accorgo che c'è qualcuno e appena si gira rimaniamo tutte e due fermi a fissarci, non è possibile inizio a correre.

Jackson PVS
Sento la porta della biblioteca aprirsi mi giro per vedere chi c'è e quando la vedo rimango fermo.
La vedo che inizia a correre via e sento sempre di più la mia rabbia crescere la inizio a ricorrere, come cazzo ha fatto ad uscire e soprattutto dove voleva andare.
Inizio a urlargli contro di tutto e di più fino a quando mi stufo di giocare e in meno di un secondo la prendo e la carico a mo' di sacco di patate e la porto nella camera blindata.
La butto sul letto e la vedo indietreggiare, sono troppo arrabbiato e inizio a buttare tutto per l'aria, la vedo ferma e immobile che mi fissa con gli occhi pieni di lacrime.
[Perché cazzo, perché stavi scappando]
Non dice una parola
[Ti ho salvata dall'incidente, io ti ho fatto scoprire la verità sui tuoi genitori io ti ho fatto scoprire tutte le cazzte che ti hanno raccontato sennò a quest'ora ancora vivevi con gente che non faceva altro che mentirti, IO TI HO SALVATA DALLO STUPRO E MI RIPAGHI COSÌ?]
scoppia a piangere non posso vederla così che mi fa solo incazzare di più, devo uscire di qui o sarei capace di qualunque cosa.

Evelyne PVS
Mi trovo di nuovo a piangere per colpa sua tutto quello che ha detto è vero, ma non per questo mi può tenere prigioniera.
Dopo ore passate a piangere mi addormento.

Jackson PVS
Non può più aspettare deve sapere tutta la verità.
Entro nella stanza blindata e la vedo che dorme mi avvicino a lei per accarezzarla quando lo faccio la vedo svegliarsi e strofinarsi la mano negli occhi, vedo che c'è l'ha gonfi e rossi chissà per quanto tempo ha pianto.
Evelyne dobbiamo parlare dico serio lei fa un cenno con la testa.
[Ti sembrerà strano ma io non sono un uomo o per meglio dire io sono il padrone degli inferi sono Lucifero, non credere alle cazzate degli umani non esiste il bene o il male non esiste Dio esisto io però, non sono vere le leggende che dicono su di me, Io non porto all'inferno gente che ha commesso peccati io non porto all'inferno nessuno, la vera storia è che molti secoli fa ci fu una guerra e ci furono moltissimi morti di cui metà era il mio popolo eravamo tutti umani Anch'io lo ero fino a quando un'entità a me sconosciuta mi disse che dovevo scegliere tra la morte e la vita eterna, essendo in fin di vita scelsi la vita eterna ma solo a una condizione se avrebbe salvato anche il mio popolo e così fece Però una volta avvenuta la trasformazione mi disse che noi non saremmo stati più umani e che avremmo vissuto per l'eternità negli inferi e che io sarei stato il padrone di tutti e mi ribattezzò Lucifero ovvero portatore di Luce]
Lei mi guarda e con voce arrabbiata mi dice [Non è vero un cazzo tu sei solo un pazzo lasciami andare] ero sicuro che reagisse così.
[Evelyne mi devi ascoltare io non sono umano, penso che te ne sei accorta dalla mia velocità soprannaturale, i miei occhi che cambiano colore e tante altre cose che ora non ti sto a elencare]
La vedo guardarmi ancora non molto convinta, ma sa che ho ragione, [Perché hai scelto proprio me?]
Gli sorrido [Perché mi sei sempre appartenuta] e la bacio, delicatamente mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro con voce roca [Ben venuta all'inferno Evelyne.]

La prescelta di LuciferoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora