~scoperte~

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Prendo fiato e gli tiro un pugno al braccio, Erwin nn si muove di un millimetro, poi con uno scatto mi blocca mettendomi il suo unico braccio intorno ai fianchi, sento il suo respiro sul collo, mi rendo conto che ha un profumo buonissimo, potrei rimanere per ore in quell'abbraccio. VERONICA! NN LO CONOSCI NEMMENO!
E: io nn posso insegnarti a combattere corpo a corpo per via della mia situazione, sarà poi Mikasa ad aiutarti
V: d'accordo
E: ora continua a lavorare sull'equilibrio
V: okay
Mi avvicino a quella strana altalena, aggancio i moschettoni e continuo a provare a mantenere l'equilibrio, finché nn avrò imparato anche a dondolarci su.
La giornata passa in un baleno ed ho iniziato già ad esercitarmi nell'uccisione dei titani con dei modelli di legno in misura reale.
Rientriamo alla base ed io sono più stanca che viva, prima di scendere in mensa a mangiare mi faccio una doccia.
Mi siedo allo stesso posto della sera prima: accanto ad Erwin; durante la cena nn parlo, sono troppo stanca per poter parlare, tra racconti di vecchie missioni, di antiche leggende le mie palpebre si appesantiscono finché nn si chiudono definitivamente.
X: io la lascerei qui
X2: nn posso farlo, insomma se nn fosse per lei il mio braccio nn avrebbe possibilità di tornare com'era
X: appunto, nn puoi portarla nella sua stanza con solo un braccio
X2: mi tocca svegliarla...Veronica!
Sento che qualcuno mi chiama e mi smuove lentamente, poi più velocemente infine un nome: "Voldemort"
Mi sveglio di soprassalto e punto la bacchetta in aria, al nulla;
E: ben sveglia
V: dove sono tutti?
Dico notando che ormai la stanza è deserta se nn fosse per me, Erwin e Levi.
E: a dormire, e dovresti andare anche tu, nn credo vorrai dormire sul tavolo
V: ah...giusto, vado
Mi alzo lentamente e salgo le scale barcollante:
E: domani mattina passa nel mio ufficio
V: si...
Rispondo sbadigliando, appena raggiungo la mia stanza, entro e mi butto sul letto, levo le scarpe e subito mi addormento.
Sento qualcosa che picchietta sul vetro della finestra, apro gli occhi e sul davanzale esterno della finestra vedo una colomba bianca picchiare il becco sul vetro; mi alzo e apro la finestra sperando vada via ma quella nn si sposta anzi si avvicina più a me; avvicino la mano e la colomba ci sale sopra:
V: carina, se rimani con me ti chiamo Lucy
Manco a farlo apposta la colomba vola via, mi ricordo che Erwin mi ha detto si raggiungerlo nel suo ufficio...il punto é trovarlo l'ufficio.
Durante il tragitto verso l'ufficio di Erwin incontro Jean:
V: Jean! Mi chiedevo se sai dove si trovi l'ufficio di Erwin?
J: mo vi chiamate anche per nome, comunque se vuoi ti ci accompagno
V: ? Cosa c'è di male nel chiamarci per nome?
J: solo che ora sei ufficialmente una cadetta e lui un tuo diretto superiore
V: uh...va beh sarei felice mi accompagnassi, sai nn voglio perdermi
J: va bene, seguimi
Faccio cenno di si col capo e lo seguo, a metà strada passa Armin che dice a Jean di seguirlo e prepararsi per pulire, mi lasciano sola, l'unica cosa che spero é che passi qualcuno.
Mi siedo su un divanetto nel corridoio e aspetto il miracolo.
Dopo svariati minuti vedo Erwin uscire da una stanza davanti a me, appena si volta mi guarda con occhi di rimprovero e speranza:
E: finalmente, pensavo ti fossi persa
V: anch'io lo credevo, ora che dovevi dirmi? Hai preso la pozione?
E: vieni dentro e si ho preso la pozione.
Dice invitandomi ad entrare nel suo ufficio: ad un paio di metri di distanza dal camino c'è una grande scrivania di legno con tanti fogli accatastati l'uno sull'altro, la sedia foderata di rosso si intona perfettamente al colore scuro del legno della scrivania. Accanto al camino stava una grande poltrona morbida.
E: tra poco dovrebbe arrivare anche Hanji
V: un piccolo indizio su cosa devi dirmi?
E: no, aspettiamo Hanji
V: va bene
E: intanto siediti, hai fatto colazione?
V: no
Dico sedendomi su una sedia davanti alla scrivania, Erwin mi passa una tazza di tè e le zollette di zucchero.
Prima che possa iniziare a bere Hanji si precipita preoccupata nella stanza:
E: Hanji che succede?
Chiede calmo, Hanji col respiro affannoso risponde:
H: il reverendo Nick ...é morto! Più precisamente é stato ucciso
E: COME?!
V: chi?!
E: da chi é stato ucciso?
H: credo siano stati quelli della gendarmeria centrale, ho visto le nocche di un soldato, erano sbucciate ed il reverendo é stato preso a pugni in faccia
V: pover uomo
H: probabilmente vogliono farci fuori
V: intendi tutto il corpo di ricerca?
H: si
V: ecco! Proprio appena entro io nel corpo!
E: nn é colpa tua, al reverendo ci penseremo dopo. Ora, Hanji hai portato il libro che ti avevo chiesto?
H: sì
Dice tirando fuori da una borsa un grosso libro rivestito di cuoio con i bordi dorati, lo passa ad Erwin:
E: Veronica, ricordi la prima volta che ti ho vista?
V: certo!
E: bene, io ti avevo chiesto se in un libro saresti riuscita a trovare qualcosa che ti è familiare
V: si quindi?
E: questo è il libro, sappi che ogni cosa che ci dici è importantissima. Al punto che se ciò che c'è in questo libro é vero, nn dovrai parlarne a nessuno, per salvare la pelle.
V: va bene
Mi passa il libro, lo apro e inizio a leggere: ci sono scritte le cose più ovvie che una persona deve sapere ovvero: che la Terra é rotonda, che gira intorno al Sole, che esiste il mare, il deserto, il polo Nord e Sud; insomma cose ovvie e leggermente mi stupisco che Erwin sia così speranzoso che ciò che é scritto qui sia vero. Il punto é come ha detto l'ultima frase: "per salvare la pelle" l'ha detto come se volesse proteggermi a costo della vita...
V: qualcosa di più ovvio no?! Nn vi biasimo, vivete chiusi dentro delle mura, mi sembra logico che vogliate trovare la libertà e la certezza si un mondo all'esterno delle mura
E: stai dicendo che é tutto vero?
V: certo!
H: ...TU SEI LA NOSTRA SALVEZAAA!!!
Grida saltandomi addosso per abbracciarmi, mi stringe fortissimo, tra un po nn respiro più; guardo Erwin e con gli occhi gli chiedo pietà e di levarmela di dosso se mi vuole ancora viva. Erwin sembra capire, mi sorride dolcemente e quel sorriso basta a farmi sciogliere, il punto è: PERCHÉ?
-tu sei cotta!-
-nn é vero!-
-invece sì!-
-TACI IMBECILLE!-
-ti stai insultando da sola-
-nn rompere!-
-va bene vado, tu comunque sei innamorata di lui-
E: Hanji così la soffochi
H: ah si si giusto scusa
Si allontana e si aggiusta la giacca continuando a chiedere scusa
E: nn potevamo fare scoperta migliore...
H: AAAHHH SONO FELICISSIMAAA!!!
Erwin si alza e si avvicina a me, si abbassa per guardarmi bene negli occhi; lo seguo con lo sguardo, mi mette la mano sulla spalla ed un brivido mi percorre tutto il corpo; poi con uno sguardo preoccupato e protettivo:
E: giura che nn ne farai parola con nessuno!
V: giuro!
Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e già mi sento bollire e sicuramente sono più rossa della sedia dove era seduto.
H: dobbiamo dirlo a Levi e la sua squadra?
E: si devono saperlo, manda un soldato da loro con un messaggio, bada che lo brucino dopo averlo letto
H: vado!
Esclama uscendo frettolosamente dalla stanza, cala il silenzio, che é alquanto imbarazzante, se solo nn fosse per lo scoppiettare del fuoco sarei ancora più in imbarazzo. Hei ma sono due giorni che nn controllo il suo braccio:
V: Erwin, devo controllare il braccio
E: ah si giusto
Si rialza e io faccio lo stesso, poi lo guardo male:
V: senti, sono alta un metro e sessanta, e tu quanto? Sicuro più di me
E: per tua informazione 1.88
V: ecco sei più alto perciò siediti
E: sisignora!
Si siede al mio posto, volgo lo sguardo al braccio e vedo che sta crescendo sempre più in fretta, tra poco dovrà iniziare ad usare la fascia così che il braccio prenda la forma giusta
V: tutto procede liscio come l'olio, tra poco inizierai a portare la fascia.
E: sarà bellissimo poter riusare il braccio!
V: già.
E: dimenticavo, devi continuare l'addestramento
V: oh? Uff...

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