<<No, non pro e contro, io dico sul vivere per sempre, mangiare, respirare...voi respirate? >>
Gli chiedo poggiando il libro.
<<Non proprio, e il sangue che beviamo va nelle nostre vene non nel nostro stomaco, lì ci va il cibo normale, io ora sento il tuo cuore battere e il sangue che scorre nelle tue vene>>
Dice leccandosi le labbra.
<<Ma sai trattenerti, vero? >>
Dico un pò impaurita.
<<Non proprio, ho sempre ucciso, un pò per divertimento un pò per nutrirmi, è nella mia natura, controllarmi è difficile ma possibile>>
Dice guardandomi negli occhi.
<<Quante persone hai ucciso? >>
<<Non ne tengo il conto, anche perché sono troppe, tesoro, ma invento sempre modi nuovi>>
Dice come se fosse fiero.
<<Perfetto, sono nella stessa camera con un immortale pluri omicida, anzi, tutti i miei amici sono immortali pluri omicida! Perfetto!>>
Dico alzandomi.
<<Dove vai? >>
Mi chiede apparendomi davanti.
<<A casa, i tuoi fratelli mi hanno detto di stare con te fin quando resusciti, e per quanto vedo, sei più che resuscitato>>
Dico sorpassandolo, da dove ho preso questo coraggio non lo so.
<<Ma sono le 2 del mattino>>
Dice ricomparendo.
<<Ed io ho bisogno di una bottiglia molto forte, e so che a casa ne ho uno scaffale pieno quindi, prima bevo, poi la spacco e mi taglio la gola>>
Dico cominciando a scendere le scale.
<<È stato un piacere conoscervi, Mikaelson, ma devo prendere un pugno di pillole e ficcarmele in gola il più presto possibile>>
Kol mi affianca mentre esco dalla casa e cammino per il vialetto.
<<Perché mi segui? >>
Gli chiedo senza guardarlo.
<<Perché sei l'unica umana che è riuscita ad essere vulnerabile davanti a mio fratello senza essere uccisa, è una cosa intrigante>>
Dice pulendosi un pò di sangue che era rimasto vicino alla mascella.
<<Noi abbiamo sempre detto che provare affetto per gli umani ci rende deboli, e non possiamo permetterlo>>
<<Bel motto di famiglia>>
Dico ironica.
<<Già...ne abbiamo un'altro, forse te lo dirò più avanti>>
Dice mentre arriviamo a casa mia.
Apro la porta ed entro.
Vedo che aspetta sulla soglia della porta.
<<Ti dispiacerebbe se dassi un'occhiata in giro? >>
Chiede rimanendo la.
Faccio segno di no e mi giro, lasciando la porta aperta perché lui possa entrare.
Fa un finto colpo di tosse.
<<Che c'è? Le bottiglie sono qui a due passi, sento come mi chiamano, Kahya!Kahya! >>
Dico imitando delle vocine acute.
<<Non posso entrare se non mi inviti dentro, è una cosa da vampiri>>
Dice sorridendo divertito.
<<Oh, ok si, entra pure Kol>>
Dico andando a prendere un bottiglia di Jack Daniels.
Tolgo il tappo è me ne scolo metà mentre Kol chiude la porta.
<<Bella casa>>
<<Grazie, ma se vuoi uccidermi fallo in cucina, qui ho il tappeto e non voglio macchiarlo>>
Ok, forse mi serviva sapere che i vampiri esistevano e che ne ho decine intorno per avere confidenza con me stessa.
Kol trattiene una risata.
<<Rilassati, tesoro, non ti ucciderò, non rientra nei miei piani>>
Dice prendendomi la bottiglia di mano, prendendone un sorso e metterla sullo scaffale.
<<Ora tu andrai a letto e dormirai, perché ne hai bisogno, capito? >>
Dice guardandomi negli occhi.
Le mie gambe si muovono da sole su per le scale.
<<Mi hai soggiogata! Stronzo! >>
Urlo mentre salgo.
<<Scusa tesoro, è per il tuo bene, buona notte>>
Dice e mi stendo nel letto, chiudo gli occhi e mi addormento all'istante.
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⚜NEW⚜¹Kol Mikaelson
Fanfiction{IN REVISIONE, L'HO SCRITTA TANTISSIMO TEMPO FA, NON CONSIGLIO DI LEGGERLA} Kahya Carter, apparentemente una ragazza normale, timida ma anche socievole con le persone che ritiene giuste, si trasferisce a Mystic Falls per la scuola, e anche perché il...