Adesso Lasciami Credere Che Questo Sia Reale. | Damiano

9 Capitolo.

~Devi aprí ll'occhi!

Damiano:-"Te do così fastidio tesó?"

Taccio. Non sono mai stata brava a mentire.

Damiano:-"C'hai bisogno de distratte n'attimo Mà, te se vede dall'occhi che c'è qualcuno che te stressa, che te sta addosso peggio de n'avvoltoio. Te passi na sera co' me te passa tutti' pensieri che c'hai."

E chi te lo dice che L'avvoltoio non sia tu, Damià? Tu che mi vuoi strappare dalla mia realtà?

Maya:-"Damià, ci conosciamo da 2 Giorni, ma che vuoi conoscere di me!?"

Mi spara il suo solito sorrisino strafottente in piena faccia, e prima di continuare a parlare si passa la lingua sulle labbra un po' secche dal freddo.

Damiano:-"Mà, 'e ragazzette come te, nun so' capaci de nasconde l'emozioni. Me bastano du giorni pe' legge dentro a' testa tua."

Zoey ed Ethan non stanno ascoltando nemmeno una parola di quello che ci stiamo dicendo io e "so tutto io", sono nel loro mondo e io non m'intrometto, sembrano aver trovato un certo feeling.
Ritorno a guardare Damiano.
Mi porge la sua mano spigolosa e mi guarda, mi guarda con quello sguardo da tentatore.

Damiano:-"Annamo a facce n'giro, prometto che n'te tocco. Nun avè paura de me."

Guardo Zoey con un certo timore, lei sembra essersi accorta del mio stato d'animo completamente insicuro, ma mi guarda e mi fa un cenno con la testa come per dirmi di andare.

Piccola Zoey, so bene perché vuoi che me ne vada, tu vuoi fare le cose losche cara mia.

Mi volto anche verso Ethan, anche lui fa lo stesso identico cenno.
Vogliono restare soli i piccioni quà.

Mi tengo con una mano il vestito rosso per evitare che mi si alzi mentre mi tirò in piedi, con l'altra mano prendo la mano fredda e spigolosa di Damiano e anche se per poco sento come una sorta di strana energia attraversarmi le dita, percorre il polso, il braccio fino a diffondersi in tutta la spina d'orsale.

Damiano:-"Annamo bimba."

Lui mi tira delicatamente e mi porta vicino al bagnasciuga,
I miei piedi scalzi toccano la sabbia morbida e l'acqua che profuma di salsedine mi solletica l'epidermide.

Damiano:-"Raccontame n'po', com'è che c'hai tutta sta paura de me?"

Lo guardo dal basso verso l'alto, sono talmente piccina senza tacchi che potrei sembrare sua figlia in questo momento.

Maya:-"Paura di te? Non ho paura di nessuno."

Lui si ferma e si piazza di fronte costringendomi a fermare il passo.

Damiano:-"Te stai sempre su 'e tue, c'hai paura de 'nnamoratte?"

Sorrido al suono di quelle parole guardando in basso e scrollando la testa come per volermi scrollare di dosso pure il pensiero di potermi innamorare di un soggetto così.

Maya:-"Sono fidanzata."

Damiano guarda in alto facendo sporgere il suo pomo d'adamo già tanto pronunciato, socchiude le labbra e tira fuori la lingua leccandosi solamente un lato della bocca.

Damiano:-" 'O vedi che Damiano n'ce sbaglia? Come se chiama er fidanzatino tuo?"

Maya:-"T'importa così tanto?"

Damiano posa nuovamente lo sguardo su di me.

Damiano:-"Me 'mporta, si."

Il mio cellulare interrompe la conversazione.
Ah parli del diavolo e spuntano le corna,
Che tempismo Ben!

Da Ben:
Amore mio, mi manchi.

Ma perché spunti adesso eh?
Perchè prima sembra che non t'importa e poi me ne esci con questi messaggi?

Damiano:-"È er tipetto tuo?"

Annuisco in silenzio guardando il telefono, successivamente lo metto via senza rispondere a Ben, che non so più se mi fa bene o se mi fa male.

Damiano:-"Che fai, non glie rispondi? C'hai paura che te scopra che sei co' me co' a telepatia?"

Maya:-"Non sto facendo nulla di male se anche scoprisse che sono qui con te."

Damiano:-"Me stai solo a entrà dentro ll'occhi miei."

Inclino la testa da un lato provando ad imitare quel suo sorrisetto strafottente e fastidioso ma così maledettamente sexy.

Maya:-"Mh?"

Damiano:-"'nsomma nun me voi dí er nome der tipo che te opprime."

Io mi volto seccata, faccio per tornare indietro a passo svelto.

Maya:-"Non mi opprime, sono libera di fare ciò che voglio, quando voglio e come voglio!"

Damiano mi raggiunge, gli bastano tre passi per avvicinarsi a me, con la mano mi affetta prontamente il polso e mi gira verso di lui, costringendo i miei occhi a posarsi immediatamente su quelle labbra secche dannatamente bella da togliermi il fiato.

Damiano:-"Allora com'è che c'hai st'aspetto tanto triste quanno er telefono squilla cor nome suo?"