8° / 9° LETTERA

700 33 7
                                    

POV ??

Sentì il campanello suonare, così mi alzai dalla poltrona in cui ero seduto, mi recai alla porta aprendola. Davanti la porta c'era un ragazzo, non molto alto, i capelli corvini gli ricadevano spettinati mentre gli occhi scuri  mi guardavo con dispiacere. Lentamente il ragazzo mi tese un foglio che presi. Mi spostai permettendo al ragazzo di entrare in casa, i suoi occhi tristi e velati di lacrime fissavano il pavimento. 

Presi il foglio girandolo e trovandoci una lettera. Aguzzai la vista riconoscendo così la scrittura di mia sorella.

Guardai il ragazzo con confusione e preoccupazione.

Io- Questa lettera... Dov'è mia sorella?!-

Il ragazzo negò col capo, facendo smuovere la sua chioma corvina.

Con uno scatto mi avvicinai al ragazzo prendendo il colletto della sua camicia, avvicinai il mio viso al suo incastrando i miei occhi nei suoi così tristi. Sentì la rabbia crescere in me.

Io- Dov'è mia sorella! Rispondi!-

Ragazzo- L-lei... è....-

Il ragazzo abbassò nuovamente il capo facendo cadere i suoi capelli davanti al viso.

Sentì le sirene della polizia avvicinarsi, poi notai 3 macchine sfrecciare nella strada per poi fermarsi nel vialetto di casa mia. Dalle auto scesero 6 poliziotti che subito presero la pistola puntandola al ragazzo che alzò le mani in segno di resa. 2 poliziotti gli fecero mettere le mani dietro la schiena per poi ammanettarlo. Il ragazzo si mise in ginocchio davanti  a me. Poco dopo i miei genitori scesero dalle scale trovandosi la casa piena di poliziotti. Mentre io rimasi fermo a guardare la lettera scritta da mia sorella. Mia madre chiese ai polizzioti cosa stesse succedendo e uno di loro rispose che quel ragazzo era Park Jimin , il famoso serial killer. Appena sentì il suo nome collegai tutto.

Con uno scatto mi scagliai sul ragazzo ammanettato. Gli presi il colletto della camicia tra le mani, stringendo la presa. Sentì gli occhi pizzicare mentre la rabbia aumentava. Iniziai a strattonarlo.

Io- Dov'è mia sorella! Bastardo cosa gli hai fatto!-

Il ragazzo mi guardò con occhi spenti, ma appena nominai mia sorella i suoi occhi furono animati da una luce. 

2 poliziotti mi si avvicinarono facendomi staccare dal ragazzo.

Io- Bastardo! Pagherai per ciò che gli hai fatto!-

Mi girai appena sentì un pianto straziante, e vidi mia madre in ginocchio a terra che teneva tra le mani la lettera lasciatoci da mia sorella. Il foglio bianco era leggermente spiegazzato, mentre mia madre piangeva disperata e mio padre teneva una mano sulla sua spalla cercando di confortarla, ma anche a lui scorrevano sul viso delle lacrime. Mi avvicinai a loro, presi la lettera e iniziai a leggerla. Ma da subito sentì gli occhi pizzicare a causa delle lacrime. Un dolore straziante mi invase il petto, mentre i miei occhi scrutavano riga per riga.

Cara mamma, caro papà, caro James.

Mi spiace non avervi potuto dire addio in un altro modo... eppure è andata così. So che in questo momento avete i cuori spezzati, ma anche il mio lo è stato. Ma poi... ho incontrato Jimin. per me lui è stato la luce dei miei occhi, il mio ossigeno. Il mio tutto. Mi è stato vicino. Non mi ha lasciato. Insieme abbiamo passato bei momenti. Io mi sono innamorata di lui, come lui si è innamorato di me. Per me il suo amore è stato fondamentale. La vita mi aveva maledetta, ma lui è stato in grado di farmi sorridere di cuore.

Mamma, volevo ringraziarti per avermi voluto bene anche se non ero una figlia normale, anche se avevo problemi, anche se ero malata. Anche se non ero più io. Ti ringrazio per tutte le volte che la sera sul tardi venivi in camera mia ad asciugarmi le lacrime a rimboccarmi le coperte  e a darmi un tenero bacio sulla testa sussurrandomi un " sei una guerriera, so che ce la farai".

Papà. Grazie anche a te. Per tutte quelle volte che mi sostenevi quando stavo cadendo. Sei stato il mio super eroe. Mi hai protetto quando qualcuno mi prendeva in giro, mi hai accudito quando magari cadevo e mi sbucciavo un ginocchio. Mi guardavi con gli occhi di chi soffre ma non ha mai smesso di crederci. Perché tu soffrivi, così come la mamma e James.

James... grazie per esser stato mio fratello. Grazie per aver dormito con me quando la notte avevo paura di non svegliarmi. Grazie per averi sorriso come un fratello avrebbe fatto. Mi spiace. Mi spiace che a causa mia tu abbia perso i contatti con i tuoi amici, mi spiace che tu abbia fatto a botte per me, perché io vedevo le tue nocche rosse, gonfie e sanguinanti. Io vedevo la tristezza nei vostri occhi. Grazie per avermi voluto bene anche se non ero più me stessa.

Vi voglio chiedere solamente di non odiare Jimin. Lui non ha fatto nulla. Mi ha salvato dalle tenebre in cui ero caduta. Mi ha salvato facendomi vivere nella luce, la sua luce. Non odiatelo, perché odiare lui sarebbe come odiare me. Mamma e papà, voi sapete come ci si sente quando incontrate l'amore della vostra vita no? Vi viene da sorridere appena pensi a lui, ti viene il batticuore appena vi sfiorate. Tutte queste emozioni le ho provate pure io con Jimin. Lui per me è stato il mio tutto. Quindi vi chiedo di non odiarlo. Soprattutto tu James. So che gli avrai urlato contro... ma non farlo. Pensa che è grazie a lui che io ho vissuto gli ultimi mesi della mia vita sorridendo. Pensa che finalmente tua sorella ha imparato ad amare, che ha imparato a sorridere nonostante la malattia mi avesse buttato giù, pensa che il mio cuore ha vissuto felice.

Grazie a tutti per avermi sorriso anche quando volevate piangere. I vostri sorrisi mi hanno fatto andare avanti, giorno per giorno.

Grazie di cuore. 

La vostra Lilith.

Le lacrime presero  a scorrere già dalla seconda riga, mentre il mio cuore non smetteva di far male. Portai il foglio all'altezza del cuore stringendolo tra le mani.

Caddi in ginocchio mentre gli occhi del ragazzo erano fissi su di me.

Mia madre si alzò da terra per poi avvicinarsi al ragazzo ammanettato. Mia madre gli si inginocchiò davanti, mentre le lacrime scorrevano ancora dai suoi occhi verdi smeraldo. Mia mamma guardò gli occhi scuri del ragazzo, per poi prendergli il viso tra le mani

Mamma- T-ti prego... D-Dimmi che ha sorriso....-

PRIGIONIERA DEL CUORE~PARK JIMIN~ BTS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora