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Diana

Sono finalmente arrivata nel paesino in periferia in cui passerò questi altri tre mesi di scuola, l'aria non è molto fredda qui. Diciamo che è stabile. Però la temperatura dell'auto era molto più calda, avrei preferito non uscire da lì.

Mentre il venticello mi scosta i capelli, disordinandomeli, prendo la mia valigia piena di abiti dal portabagagli. Devo dire che non l'ho mai riempita così tanto, però sta volta ho dovuto.

Mia madre mi lascia le chiavi della nostra casa e cerca un modo per aprire il garage. Trascino la mia valigia alla porta principale, lasciandola cadere tra il vialetto e il giardino.

Recupero le chiavi per poi aprire la porta principale, trascino ancora la valigia, osservando quella che sarà la mia casetta.

"Ehi Dià, sei riuscita ad aprire?" chiede mia madre uscendo direttamente dalla cucina di casa

"Si, mamma. Ma perché eri già dentro?" chiedo confusa

"La cucina è collegata al garage, te l'ho detto trecento volte durante il viaggio" incrocia le braccia al petto

"Scusami, mi sono fatta prendere troppo dai panorami" le sorrido

"È okay, tranquilla. C'è un negozio di dischi qui vicino, cercano una commessa part-time, ti va di passare a vederla?" mi sorride per poi invitarmi ad uscire

"Va bene, magari faccio un giro per vedere dov'è la scuola" le lascio un bacio sulla guancia per poi andare fuori

Mi incammino con le cuffie nelle orecchie, con le canzoni a palla.

Tiro le maniche della mia felpa sulle mani, per poi metterle in tasca. Cammino lentamente sul marciapiede, guardandomi intorno. Poco dopo, noto un negozio, ornato da delle lucine spente.

«late for the Sky» c'è scritto sulla porta

"Cercasi commessa"

Entro, togliendomi le cuffie

"Salve" mi dice il signore dietro il bancone senza guardarmi

"Oh, sei Diana! Quanto sei cresciuta!" mi sorride

"Ehm..non pensavo mi conoscesse. Comunque ero qui per il lavoro, mi piacerebbe fare la commessa qui." sorrido

"Non c'è bisogno che mi dai del lei, dammi pure del tu e chiamami Liam. Certo! Mi fa piacere che ci sia qualcuno che capisca di musica" continua a sorridermi

"Quando posso iniziare?" sorrido gentilmente al mio "capo"

"Domani, con calma. Anzi facciamo così, inizia prima scuola, poi quando ti sarai messa al passo con tutto verrai qui." mi dice Liam osservandomi

"Per me non ci sono problemi, i programmi li ho già controllati e sono già a pari passo con i miei compagni. Quindi ci vediamo domani, a che ora posso venire?" chiedo

"Facciamo alle 16, poi vediamo di regolarci. A domani Diana!" mi saluta poi

"A domani Liam" sorrido per poi uscire dal negozio

Mi incammino e vedo che poco più distante si trova la mia scuola. Non è uno stabilimento molto grande ma è molto carino.

Dopodiché ritorno indietro, con le mie solite cuffiette e il passo lento.

Finché vedo da lontano l'edificio che sarà casa mia. Riesco a vedere mia madre che cucina qualcosa, e canticchia anche. Lo noto dal modo in cui muove le mani mentre prepara.

Entro in casa, lasciandole un bacio sulla guancia e controllando cosa stia preparando.

"Fantastico mamma, la carbonara la mia preferita" dico rubando un pezzetto di guanciale dal piatto

"Ehi, via con queste manacce!" mi dice ridendo

"Scusa mamma" rido per poi andare in camera mia

Intanto metto in ordine le mie cose nell'armadio, mentre la musica rimbomba nella stanza facendomi sentire come se stessi ad un concerto.

Poi, poso tutti i miei bagnoschiuma in bagno, nel mio bagno. E tutti gli asciugamani nell'armadietto sotto il lavandino.

Una volta sistemato tutto, prendo un panno bagnato e lo passo sulla mensola impolverata. E una volta tolta la polvere posiziono le mie foto.

Poi passo alla scrivania, dove poi dopo poggerò il Mac. Una volta finito con le varie mensole e il pavimento, passo al mio letto, che sarà coperto da almeno tre coperte oltre il lenzuolo e il copriletto.

Decido però di far arieggiare un po' la stanza, così apro la finestra ed esco dalla camera.

"Diana! È pronto, vieni a mangiare" mi chiama mia madre

La raggiungo in cucina e sciacquo le mani nel lavandino.

Mi metto a tavola raccontando ciò che ho fatto fuori e poi ciò che ho sistemato in camera.

Lei mi dice che mi avrebbe aiutata, se ci fosse stato bisogno di una mano con le pulizie. Ma mi sa che la aiuterò io, dato che lei domani parte per lavoro!

"Diana, le chiavi sono qui. Il garage lo lascio chiuso col catenaccio. Porte e finestre aperte quando sei dentro e antifurto sulle porte esterne. Quando esci chiudi tutto e assicurati che ci sia l'antifurto" mi raccomanda mia madre prima di mandarmi a letto

"Certo mamma, stai tranquilla. Sono grande adesso e poi questa strada è abitata. Quindi penso non ci siano problemi" sorrido

Mi abbraccia e mi lascia andare a dormire
Metto la sveglia, poggio il telefono sul comodino dopo aver impostato la sveglia. Speriamo che il mio primo giorno vada bene!


Spazio autrice!

Non riesco mai a finire le storie, perché non hanno mai successo. Non ho mai tanti commenti. Quindi mi passa la voglia di scrivere..

28/12/18 ; 01:03

Di nuovo noi? ||IRAMA PLUME||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora