8.

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Diana

E così, un'altra giornata di scuola è andata. Il mese prossimo c'è una gita all'estero. Ed io sono gasata all'idea di andare fuori dalle solite quattro mura.

Metto a posto in camera e poi mi metto a studiare. Dopo aver anticipato tutti i compiti, mi metto davanti alla tv ed ordino una pizza.

Sono passati più o meno cinque minuti da quando ho ordinato la pizza, ed io non sto aspettando visite.

Mi avvicino alla porta e cerco di vedere dallo spioncino di chi si tratta.

"Chi è?" chiedo poi non riuscendo a vedere nulla

"Io" risponde semplicemente

Apro la porta leggermente, in modo far sbucare solo il mio viso.

Osservo Filippo, che oggi mi sembra più strafatto del solito, quindi lo trascino dentro per poi farlo stendere sul mio divano.

Mi inginocchio accanto a lui, accarezzandogli il viso. Lui socchiude gli occhi e si rilassa.

"Come devo fare con te, eh Fil?" sussurro passandogli una mano tra i capelli

Quasi dimenticavo di aver ordinato la pizza, così una volta che il fattorino me l'ha portata l'ho mangiata accanto a Filippo, che è mezzo crollato sul mio divano

"Ti va di venire di sopra? Così dormi in un letto, come ogni persona normale" chiedo a voce bassa accarezzandogli il viso

Lui emette un suono come un lamento, poi cerca di mettersi seduto.

Io lo aiuto, finché non arriviamo in camera mia. Lo faccio stendere sul mio letto, per farlo riposare decentemente.

"Adesso dormi Filippo" gli lascio un bacio sulla guancia per poi infilarmi sotto le coperte

***

'Stamattina mi sono svegliata presto, dato che Filippo non smetteva di muoversi e di buttarmi giù dal letto.

Così sono scesa in cucina e ho riordinato il casino che ho combinato ieri sera.

Poco dopo sento Filippo chiamarmi, così corro di sopra per vedere cosa vuole

"Fil, mi hai chiamato?" entro in camera

"Si" si gira verso di me

"Dimmi pure" sorrido mettendomi a sedere accanto a lui

"Niente, volevo solo che tu fossi qui" dice tirandomi accanto a lui.

"E va bene. Resterò qui" dico mettendomi in una posizione comoda

Lui mi accarezza il viso e i capelli, mentre io mi rilasso così tanto che mi riaddormento.

Al mio risveglio Filippo non è qui, mi alzo lentamente e cerco il mio cellulare.

Poco dopo Filippo entra in camera mia, e ritorna a letto. Stavolta si attacca a me, poggiando la testa sulle mie tette.

"Filippo, so di essere comoda ma dai, scollati" dico passandogli la mano più volte nei capelli

Lui fa un verso strano ma rimane lì.

Di nuovo noi? ||IRAMA PLUME||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora